Apartheid di genere. Non c’è altro modo di chiamare quello che sta succedendo in Afghanistan sotto gli occhi chiusi di tutti. Un genere spazzato via. Cancellato. Se le avessero uccise, le donne tutte insieme, il mondo avrebbe sollevato gli scudi, invece i talebani, e chi con loro, hanno trovato un modo più subdolo per liberarsi delle donne, pur continuando a costringerle a procreare piccoli altri uomini dall’ideologia primitiva e i modi brutali. Perché primitivo non significa stupido, gli sciocchi sono altri, sono quelli che hanno i soldi, le idee liberali di cui si riempiono la bocca ma non sanno applicarle. Oggi le donne in Afghanistan non possono uscire di... leggi tutto
Giornata mondiale della libertà di stampa 2022: un po’ di numeriDa 5 anni, l’ONG Reporters without Borders si occupa di stilare un rapporto sulla libertà di stampa mondiale.Secondo l’ultimo rapporto, pubblicato nel 2022, la situazione è preoccupante.Attualmente, sono 478 i giornalisti reclusi in carcere in diversi Paesi del mondo.53 sono in Myanmar (nel 2020 erano solo 2), 43 in Vietnam, 32 in Bielorussia e 31 in Arabia Saudita.Inoltre, tra questi 478, 60 sono donne. I Paesi più pericolosi per i giornalisti sono Messico e Afghanistan, con rispettivamente 7 e 6 morti durante il 2021. A pari merito l’Ucraina, che conta 7 morti dall’ini... leggi tutto
Nessuno conosce il numero preciso di africani che stanno morendo, senza che neppure si conosca il loro nome, nel tentativo di attraversare il Mar Mediterraneo. Quelli che non ce la fanno di solito non sono riportati nelle statistiche, ma le stime, che si basano sul conteggio delle persone salvate dalle guardie costiere dell’Europa meridionale e del Nord Africa, suggeriscono che i migranti africani – donne, uomini e bambini – che affogano ogni anno in mare siano nell’ordine delle migliaia. E, come ultimo anello di questa catena di disperazione umana, ci sono le persone che seppelliscono i corpi di questi migranti, o i loro resti disfatti, dopo che le crudeli correnti l... leggi tutto
Il Sabato Santo è, tradizionalmente il giorno del Grande Silenzio. Il dramma si è consumato, si muovono intorno al corpo morto di Gesù le poche persone che l’hanno amato di un amore così personale, che non si lascia spostare dalle dispute teologiche che si sono accese intorno al suo corpo vivente. Donne, per lo più, a incominciare dalla Madre: dopo che l’abbiamo vista raccogliere l’ultimo respiro del figlio ai piedi della croce, la identifichiamo al centro del gruppo dei Discepoli, rinchiusi in preghiera, nella sala nella quale sta per irrompere lo Spirito Santo (Atti 1, 14). Sabato Santo, dunque. Giuseppe di Arimatea ha provveduto all&rs... leggi tutto
“La riforma serve perché non sono i soldi a fare un italiano“Eva Aihanuwa Ugiagbe ha 25 anni, è di Verona e studia lingue a Venezia. La sua citazione preferita è “Adorava gli aeroporti: le piacevano l’odore, il rumore, l’atmosfera, la gente che correva qua e là con le valigie, felice di partire” di Cecilia Ahern, perché Eva gli aeroporti ce li ha nel cuore e il suo sogno è diventare una hostess. «Io sono riuscita a prendere la cittadinanza abbastanza facilmente a diciotto anni» racconta. «Prima di compierli avevo preparato tutta la documentazione necessaria. Ero molto in ansia, avevo paura che me... leggi tutto
È stato solo l’ultimo in ordine di tempo degli impegni presi e traditi dall’autoproclamato Emirato islamico dell’Afghanistan, guidato dai talebani, che aveva annunciato la riapertura di tutte le scuole nel Paese. E invece no, la possibilità di frequentare le scuole secondarie di secondo grado per le giovani afghane è l’ennesima opportunità negata. Prima ancora era stato deciso che le donne che si spostano oltre i 72 chilometri devono essere accompagnate da un uomo della famiglia e gli autisti non possono accettare sui loro veicoli quelle che non indossano il velo islamico. I loro visi poi sono scomparsi dai manifesti pubblicitari. Nel Paes... leggi tutto
Le immagini delle vittime, dei bambini terrorizzati o degli anziani spaesati che ci giungono dall’Ucraina e da tutte le altre zone di guerra spesso dimenticate, dilaniano le nostre coscienze. La guerra è una follia, è il cancro della convivenza tra le nazioni e la negazione dell’umanità. Nel chiedere che si proclami immediatamente il cessate il fuoco, che si dia spazio alla diplomazia internazionale e alle Nazioni Unite per la risoluzione della controversia e che si consenta subito alle organizzazioni umanitarie internazionali di intervenire, ognuno di noi può fare qualcosa di più e di concreto per fermare questo scempio. Non c’è ... leggi tutto
Come se la pandemia non avesse evidenziato i fallimenti del mercato e la necessità di una radicale inversione di rotta, il governo Draghi accelera nell'approvazione del disegno di legge sulla concorrenza e il mercato, riforma messa in campo per poter accedere ai fondi europei del PNRR. Si tratta di un manifesto ideologico che, dietro la riproposizione del mantra "crescita, competitività, concorrenza" si prefigge una nuova ondata di privatizzazioni di beni comuni fondamentali, dall'acqua all'energia, dai rifiuti al trasporto pubblico locale, dalla sanità ai servizi sociali e culturali. Si tratta di un attacco senza precedenti, che espropria le comunità locali dei... leggi tutto
All’interno del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), oltre 300 milioni di euro sono stati stanziati per la forestazione dei principali centri urbani italiani. Si tratta di un progetto che prevede realizzazione di boschi nelle aree vaste delle 14 città metropolitane del paese, per un’area totale pari a 6.600 ettari. L’investimento è relativo alla componente 4 della missione 2 del piano nazionale, e segue la linea di intervento 3: “Salvaguardare la qualità dell’aria e la biodiversità del territorio attraverso la tutela delle aree verdi, del suolo e delle aree marine”. I boschi nelle città italiane e il ruolo de... leggi tutto
Il mio Trionfo durò finché i Tamburi Ebbero lasciato soli i Morti E allora abbandonai la mia Vittoria E mortificata fuggii Lì dove i Volti estinti Conclusione mi tornarono E allora odiai la Gloria E desiderai essere Loro. Quello che sarà è scoperto benissimo Quando sarà anche stato – Se la Prospettiva potesse sapere di Retrospettiva Le Tirannie degli Uomini Sarebbero più Tenere, più divine Verso il Transitivo – Una contrizione di baionetta Non è niente per i Morti – (Emily Dickinson, 1212, María Milagros Rivera Garretas, Vita d’amore e poesía, VandA Edizioni 2021) Non devi c... leggi tutto
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CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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