Celebriamo la mamma dei desaparecidos Miriam Rodriguez Martinez
Domenica, 14 Maggio 2017 08:18

Celebriamo la mamma dei desaparecidos

Perché non passi inosservato il coraggio delle donne e delle mamme, che tutti i giorni, nel mondo, combattono affinché i diritti dei propri figli e figlie vengano rispettati.

Ieri, in tutta Italia, si è festeggiata la festa della mamma¸ un’occasione per riflettere sulla situazione di tante mamme nel mondo. Oggi ricordiamo le mamme che non si rassegnano davanti alla violenza contro la vita che hanno generato.

In Venezuela, migliaia di mamme sono scese in piazza, lo scorso 6 maggio, per protestare contro la detenzione forzata dei propri familiari. In Messico il 10 maggio, giorno in cui nel Paese si è festeggiata la festa della mamma, Miriam Rodriguez Martinez è stata uccisa con un colpo alla testa.

La donna, attivista messicana conosciuta come “la mamma dei desaparecidos”, da anni si batteva con tenacia per far luce sulla scomparsa di tante persone: bambini, ragazze o, vagamente, oppositori politici. Sua figlia scomparve nel 2012. Lei riuscì a ritrovarne i resti in una fossa comune e a far arrestare alcuni dei responsabili, membri del cartello della droga degli Zetas.

Da allora, era diventata leader dell'organizzazione Comunidad Ciudadana che cerca i dispersi e denuncia i mandanti degli omicidi. Probabilmente è questo il motivo per cui è stata definitivamente messa a tacere.

Diverse organizzazioni, tra cui l'ufficio messicano dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, hanno chiesto alle autorità di indagare su questo omicidio, perché non resti impunito. È una storia che vede coinvolto direttamente lo stato messicano.

Il dramma dei desaparecidos, però, ha messo in movimento le mamme di tutta l’America latina. Tra queste c’è Ana Griceldes Enamorado, una donna dell'Honduras che nel 2010 ha perso le tracce del figlio emigrato in Messico. Due amici, con cui il giovane aveva condiviso abitazione e lavoro, sono stati sequestrati ed uccisi in quell’anno ed Ana ha fornito alle autorità messicane tutti i dati in suo possesso chiedendo loro di indagare. Non è successo nulla.

Ora Ana vive in Messico e lavora con il Movimiento Migrante Mesoamericano. Continua a cercare il figlio e aiuta tutti gli altri familiari a cercare i loro cari scomparsi. Secondo il governo messicano, ad oggi i desaparecidos risultano ufficialmente 27.000 e tra questi anche molti migranti, ma ilIl loro numero è certamente superiore, considerando che la maggior parte dei familiari non denuncia le scomparse alle autorità.

Gli sforzi di Ana sono arrivati fino in Italia grazie ad una mostra internazionale dal titolo "Orme della memoria". Un’esposizione che è arte e denuncia insieme, per raccontare la tragica realtà dei desaparecidos messicani, per portare alla luce le quotidiane violazioni dei diritti umani perpetrate in America latina e per ricordare tutti i figli e le figlie scomparsi nel silenzio.

Da lunedì 15 maggio, fino alla fine del mese, l'esposizione sarà a Venezia: tante scarpe con i nomi dei troppi giovani scomparsi. Un crimine contro l'umanità, un delitto che si ripete giorno dopo giorno. Per non rassegnarsi, è importante ricordare mamma Miriam Rodriguez Martinez.

Last modified on Lunedì, 15 Maggio 2017 06:33

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