Sabato, 07 Aprile 2018 14:02

Hamidah, la forza del riscatto

Una storia di miseria e riscatto che ha portato una donna ad uscire dallo schema di una società malata, diventando un punto di riferimento per l’intera comunità.

Un padre poligamo e un esercito di fratelli cresciuti in un paesino alle porte di Kampala, in Uganda. I genitori morti di Ads quando era ancora piccola e una giovinezza passata sulla strada.

Inizia così la storia di Hamidah Nambajjwe, la trentaseienne ugandese che da sette anni rappresenta il partito di governo nella circoscrizione più povera di Kampala. A cambiare la sua vita, ancora una volta, Amref, che in quella zona organizzava un apprendistato per sarte. Un corso lungo un anno, durante il quale le partecipanti venivano anche pagate.

«Ero brava, dopo un po’ mi sono messa in proprio; ho preso a lavorare con me prima cinque, poi dieci, quindici ragazze». Mi sono salvata, ha raccontato al La Stampa, adesso devo ricambiare.

La causa della prostituzione dilagante, spesso, sono famiglie troppo numerose, con poche risorse da investire nell’educazione. Donne impegnate a far figli, che non contribuiscono allo sviluppo dell’economia di un Paese che ad oggi risulta tra i più poveri dell’Africa, e del mondo.

Così Hamidah ha deciso di agire. Su due diversi fronti: quello economico e quello educativo.

Per aumentare l’occupazione delle giovani, ne ha assunte, ad oggi, circa una ventina nella sua sartoria, dando loro una seconda possibilità nella vita, oltre che una formazione lavorativa. Ma influire sull’economia del Paese l’ha portata presto ad essere un punto di riferimento per la sua comunità; così ha iniziato ad impegnarsi in politica. Nel 2011 si è candidata, vincendo con il 98% delle preferenze, alla circoscrizione di Kawempe, il quartiere più povero e più vasto di Kampala, per rappresentare il partito di governo.

«Mi è stata affidata la presidenza del comitato responsabile del sistema educativo», racconta ancora a La Stampa. Con una valanga di voti è stata confermata nel 2016. La sua priorità è far sì che aumentino le iscrizioni e le frequentazioni delle scuole. Attualmente, solo il 16% dei ragazzi completa il ciclo di studi. Uno stimolo concreto, in questo senso, potrebbe portare miglioramenti dal punto di vista economico per tutto il Paese.

Last modified on Sabato, 07 Aprile 2018 14:16

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