Giovedì, 30 Agosto 2018 19:49

Vari modi di essere “socialmente responsabili”

L’European Sustainable Investment Forum (Eurosif), organizzazione paneuropea nata allo scopo di promuovere la sostenibilità degli investimenti nei mercati finanziari attraverso attività di advocacy e di politica pubblica per le iniziative della Commissione Europea, identifica sette principali strategie per selezionare i destinatari del finanziamento, ovvero i cosidetti “emittenti” di azioni o titoli di Stato.

1. Esclusione di settori o attività controverse
Dai possibili destinatari dell’investimento sono esclusi, totalmente o sulla base di una soglia massima di ricavi realizzati da operazioni controverse, gli emittenti (principalmente imprese) coinvolti in attività ritenute dannose per la società, come la produzione di alcol, tabacco, armi, coinvolgimento nel gioco d’azzardo e pornografia, o per l’ambiente, come la produzione di organismi geneticamente modificati, l’energia fossile e nucleare.

2. Rispetto di norme e standard internazionali
Vengono esclusi dai possibili investimenti gli emittenti (imprese e Stati) accusati da fonti autorevoli di gravi violazioni di norme internazionali legate a temi ambientali, sociali e di governo (Environment Society Governance - Esg), quali il rispetto dei diritti umani, delle convenzioni internazionali sulla biodiversità o la corruzione. Tra le principali norme cui si fa riferimento vi sono le Convenzioni, quali la Convenzione internazionale dei diritti civili e politici o quella sull’abolizione del lavoro forzato, e i progetti definiti in sede Onu o presso le sue Agenzie (tra cui Ilo, Unep, Unicef, Unhcr, Global Compact).

3. Selezione Best-in-Class Esg
Un voto Esg, attribuito agli emittenti (imprese o Stati), ne riassume l’esposizione a rischi di natura ambientale, sociale e di governo e la capacità di gestirli in modo tempestivo ed efficace. Vengono privilegiati gli emittenti con un voto più alto all’interno di un gruppo omogeneo, secondo l’approccio Best-in-Class. A differenza delle strategie precedenti, questo approccio non esclude a priori uno specifico settore, un’attività o un Paese, ma privilegia gli emittenti che soddisfano al meglio determinati criteri Esg ritenuti importanti dai gestori degli investimenti.

4. Investimenti tematici
Gli investimenti vengono indirizzati verso aree o attività legate allo sviluppo della sostenibilità. Gli investimenti tematici si focalizzano su cambiamenti climatici, efficienza energetica, gestione delle risorse idriche, salute e altro.

5. Integrazione
Questa strategia prevede che i gestori del risparmio, quali Etica Sgr, svolgano un’analisi esplicita, sistemica e costante degli emittenti secondo le variabili Esg, che risultano parte integrante dell’analisi e della decisione di investimento. Questa strategia occupa un posto centrale nella definizione degli investimenti sostenibili e responsabili.

6. Engagement
Questa strategia prevede che l’investitore crei e sviluppi un rapporto strutturato, costante e di lungo periodo con il management delle imprese oggetto di investimento al fine di portare all’attenzione eventuali fattori di rischio Esg e spronarla nel migliorare il profilo socio-ambientale. L’engagement si può concretizzare attraverso attività di dialogo con le imprese o di voto in assemblea degli azionisti (azionariato attivo) aventi ad oggetto questioni Esg. Anche questo approccio, come la selezione Best-in-Class, non esclude a priori uno specifico settore, attività o azienda.

7. Impact investing
Questa strategia prevede l’investimento in imprese, organizzazioni o fondi ideati con l’obiettivo principale di realizzare un impatto ambientale e/o sociale positivo e il vincolo di ricercare un ritorno finanziario sostenibile, tendenzialmente almeno superiore all’inflazione. Fanno parte di questa strategia, per esempio, gli investimenti in imprese sociali, operanti nel campo dell’assistenza sociale, della sanità, della cultura, della tutela ambientale, del sostegno alle fasce sociali a rischio o in istituzioni di microfinanza o in progetti di social housing. Dal momento che i target di questa strategia non sono mai imprese quotate su borse regolamentate, raramente gli strumenti più idonei per realizzarla sono fondi comuni d’investimento.

Fondi etici in Italia
I principali gestori sono:
• urizon Capital (Gruppo Intesa San Paolo)
• tica Sgr (Gruppo Banca Etica)
• np Paribas
• ruppo Deutsche Bank
• ruppo Ubi Banca

Last modified on Lunedì, 03 Settembre 2018 07:54

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