«Dove Dio è maschio, i maschi si credono dei». Sotto questo titolo si trovavano le parole pronunciate dalla ministra protestante Judith van Osdol in un incontro regionale di donne svoltosi a Buenos Aires. «Le Chiese che immaginano o rappresentano Dio come un maschio devono farsi carico di questa immagine come un’eresia. Perché là dove Dio è maschio, il maschio è Dio». Nell’iconografia cristiana, nelle immagini che abbiamo visto da bambini, Dio è un vecchio con la barba. 
È pure un Re con corona e scettro seduto su un trono. È un Giudice inappellabile, dalle decisioni imperscrutabili. È anche... leggi tutto
La sessualità umana è una preziosa eredità che l’evoluzione ci ha trasmesso in funzione della riproduzione della specie. Noi umani abbiamo arricchito questo importante modello generale della vita con una ricca creatività relazionale e un potente vincolo amoroso. Il modello biologico della sessualità umana è dominato, come in tutti i mammiferi, da una forte asimmetria. Gli ovuli umani sono circa 80.000 volte più grandi degli spermatozoi. Ovuli e spermatozoi contengono un nucleo simile, nel quale si trovano i cromosomi che formeranno il nuovo individuo. Tuttavia gli ovuli contengono inoltre un complesso citoplasma organizzato, così... leggi tutto
Non esiste qualcosa di simile a “un’ideologia di genere”, si tratta di uno spettro. Esiste, sì, uno strumento concettuale, utile e necessario nelle scienze sociali, che è la “teoria di genere”. A partire da ignoranza, timori e fobie, viene costruito un nemico che bisogna combattere e allontanare il più possibile per evitarne il contagio: l’ideologia di genere… Nella seconda metà del XX secolo si propone, a livello delle scienze sociali, a partire inizialmente dalla storia, il concetto di genere, con il quale si vuole comprendere meglio il modo in cui uomini e donne sviluppano la loro sessualità secondo le diverse c... leggi tutto
È un ventaglio di prospettive diverse – teologica, economica, socio-politica, biologica – che offre provocazioni, proposte e domande. Un invito a non banalizzare il fardello culturale che grava sulla relazione fra uomini e donne e a osare, con responsabilità liberante, “nuove visioni”. L’Agenda latinoamericana è una pubblicazione diffusa in tutto il mondo da più di 25 anni. Nasce nel 1992 da un’idea di Pedro Casaldáliga, attualmente vescovo emerito di São Félix do Araguaia, e di José María Vigil, teologo e coordinatore della Commissione teologica dell’Eatwot (Associazione ecumenica dei T... leggi tutto
Il rapporto “Impegno all’azione” (Commitment to Action: Public Policies to Eradicate violence against women in Latin America and the Caribbean), pubblicato il 22 novembre 2017 da due agenzie Onu, Undp e Unwomen, evidenzia che America Latina e Caraibi hanno il più alto indice di violenza ai danni di donne e ragazze: sono al primo posto per violenza esterna alla coppia e al secondo posto per violenza commessa dal partner o dall’ex partner. L’America centrale, in particolare, registra una ricorrenza devastante di femminicidi: due donne su tre sono uccise perché donne.Sebbene 31 Stati della regione America Latina-Caraibi abbiano promulgato leggi per p... leggi tutto
Il Telefono Rosa di Verona è un’associazione di volontariato nata nel 1990, affiliata anche a Iris, il Coordinamento centri antiviolenza del Veneto. Da cinque anni promuove interventi educativi nelle scuole medie. Gli approcci differiscono in relazione all’età dei partecipanti, ma le tematiche sono comuni: bullismo, cyberbullismo e violenza di genere, analizzati dal punto di vista legale e psicologico.I sussidi video si sono dimostrati particolarmente efficaci nel presentare le questioni da molteplici punti di vista. Per assicurare la buona riuscita degli interventi viene privilegiata la fattiva collaborazione degli insegnanti: hanno una forte responsabilità ... leggi tutto
«Quando soffia il vento del cambiamento, alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento», recita un proverbio cinese, che ci aiuta a capire il significato del termine resilienza. Le donne che chiamano il Telefono Rosa sono molto diverse tra loro per età, cultura, istruzione e occupazione, ma sono tutte donne coraggiose, che trovano la forza di dire basta all’umiliazione, alla paura, alla mortificazione, alla violenza.Scappare via da una brutta situazione sembra la cosa più facile del mondo, invece non lo è, soprattutto quando chi abusa di te è l’uomo che pensavi di amare, che aveva promesso di rispettarti e con il quale hai iniziato a costr... leggi tutto
Io sono sociologa, e per vocazione mi sono concentrata più sull’analisi delle situazioni che sugli interventi per trasformarle.All’inizio ho studiato i legami intergenerazionali, ma quando ho notato una grande differenza fra nonne e nonni, ho cominciato a dare maggiore attenzione allo sguardo di genere, ovvero ai “generi”, come preferisco dire. Nel 2012 abbiamo condotto una ricerca su maschile e femminile, che intendevamo circoscritta all’educazione. Invece è stata ben più lunga del previsto e ha prospettato conclusioni ben più ampie: noi, uomini e donne, siamo intessuti di relazioni violente. Sebbene fisicamente e statisticamente pr... leggi tutto
Molte culture mitizzano la forza, che spesso diventa sopraffazione, e plasmano la società su modelli gerarchici: modi mortiferi di “organizzare” famiglie e comunità. Ma le culture evolvono, e anche noi contribuiamo al loro cambiamento, mettendo serenamente in discussione i modelli che ci sfigurano. Questo dossier approfondisce il valore dell’educazione, formale e informale, nel liberare uomini e donne dalla gabbia di stereotipi fuorvianti. In continuità con il dossier di marzo 2017, propone riflessioni e buone prassi volte a trasformare le culture, orientandole al rispetto della dignità di ogni persona. La violenza pervade molte societ&agr... leggi tutto

CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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