Descrizione evento: Quale università per un “rinascimento” africano? Come formare le giovani generazioni del continente ad un nuovo spirito scientifico? L’incontro online del 25 febbraio 2021, dalle 17.30 alle 19.00, organizzato dalla Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium» di Roma, in diretta streaming sul canale YouTube, approfondisce l’attualità e la pertinenza della riflessione di Jean-Marc Ela, teologo, sociologo e intellettuale camerunense, riguardo al processo di riforma universitaria attualmente in corso nel continente africano. Ne discutono Mahougnon Venance Sinsin, docente di Logica ed Epistemologia all’Università Pontificia Salesiana di Roma, e don Alphonse Owoudou, salesiano, Consigliere Regionale per l’Africa-Madagascar. La moderazione è affidata a Martha Séïde, docente di Teologia dell’Educazione alla Facoltà «Auxilium». I lavori sono introdotti dal saluto della Preside della Facoltà «Auxilium», Piera Ruffinatto. L’incontro è l’occasione per la presentazione del volume, curato da Silvia Melandri, Quale formazione scientifica per un rinascimento africano? Orientamenti per le Università del XXI secolo alla luce del pensiero di Jean-Marc Ela, edito dalla LAS di Roma. Il volume colma una “lacuna” rispetto agli studi esistenti su Jean-Marc Ela che, a suo tempo, aveva avanzato criticità riguardo le istituzioni scolastiche e, in particolare l’istruzione superiore, individuando gli ostacoli da superare e offrendo orientamenti importanti affinché la finalità principale di queste istituzioni torni ad essere l’educazione, intesa come cammino personale e collettivo di liberazione e coscientizzazione socio-politica e culturale. «Jean Marc Ela - precisa Melandri - invita ad una riconciliazione tra le conoscenze accademiche e la sapienza millenaria delle comunità locali, ad una collaborazione tra il ricercatore e “la gente dal basso”, che, a differenza di ciò che comunemente si pensa, non è affatto priva di risorse, ma possiede ingegnosità, creatività e spirito di iniziativa». Ed è proprio questa attitudine di apertura mentale che, secondo Ela, renderà i giovani laureati capaci di lavoro in rete, in un’ottica inclusiva, interculturale e transdisciplinare, mentre il senso etico li spingerà a porre la loro attività scientifica al servizio del bene comune. |
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