Risorse che scompaionoSul piano delle risorse, un tempo quelle energetiche destavano maggiore preoccupazione, ma, da quando abbiamo capito che dobbiamo tagliare il cordone ombelicale con i combustibili fossili, il petrolio non è più un assillo. Altre risorse ci mettono in fibrillazione. In particolare l’acqua, che non è importante solo per bere e tenerci puliti, ma per tutti i settori produttivi. Quello agricolo prima di tutto: esso assorbe il 70% di tutta l’acqua utilizzata a livello planetario, mentre il settore industriale ne assorbe il 22%. Per stessa ammissione della Banca Mondiale, l’acqua sarà la risorsa che metterà fine ai sogni di... leggi tutto
Terra di grandi numeriEstesa per sette milioni di chilometri quadrati, l’Amazzonia contiene il 34% delle foreste primarie e fornisce l’habitat al 30% della flora e della fauna del mondo. In essa vivono 33 milioni di persone, alcune delle quali non hanno ancora ricevuto l’annuncio cristiano. Per questi motivi è nel cuore dei papi da molti anni, tanto che san Giovanni Paolo II, rivolgendosi alle popolazioni indigene nel 1980 a Manaus, già esprimeva la sua preoccupazione per questa terra. L’attenzione si è mantenuta viva anche durante il pontificato di Benedetto XVI e ha portato Francesco, dopo le indicazioni da lui espresse nell’enciclica Laud... leggi tutto
Il 3 dicembre 2018 non era certo iniziata sotto i migliori auspici, con il padrone di casa, la Polonia, a difendere le proprie centrali a carbone altamente inquinanti. Ma gli ostacoli più insidiosi sono stati frapposti dai grandi produttori di petrolio e gas: Stati Uniti, Arabia Saudita, Kuwait e Russia. Hanno svalutato l’ultimo rapporto del Comitato intergovernativo sui cambiamenti climatici dell’Onu (Ipcc), il consesso scientifico internazionale che studia gli effetti del cambiamento climatico, perché indicava la necessità di limitare il riscaldamento globale entro 1,5 °C per contenere al meglio i disastri ambientali già in atto. Anche il Brasile... leggi tutto
Un giorno, in risposta a un giornalista che lo incalzava sulla necessità di consumare, Pepe Mujica, presidente dell’Uruguay dal 2010 al 2015, disse: «Quando compri credi di farlo col denaro, ma ti sbagli. Non si compra con i soldi, ma col tempo che abbiamo usato per guadagnare quel denaro. In altre parole, quando si consuma si paga con la vita che se ne va». Famiglie “non luogo”Per consumare molto, bisogna disporre di molto denaro, che abitualmente si ottiene con molto lavoro. Il problema è che, se si passa tutto il tempo a lavorare per far soldi, non ne rimane per le altre dimensioni. Una ricerca condotta in Inghilterra nel 2010 su 4000 famiglie ... leggi tutto
Nel 1929 nella colonia e protettorato inglese del Kenya, venne approvato il primo sistema di permessi sulle risorse idriche nazionali per l’irrigazione. L’ordinanza dichiarava esplicitamente “l'acqua di ogni corpo idrico è proprietà della Corona britannica e il suo controllo conferito al governatore in loco”. L’espressione corpo idrico si riferiva sia all'acqua di superficie sia alle falde sotterranee. Qualsiasi utilizzo, deviazione, interruzione di queste acque, richiedeva un’apposita autorizzazione. Solo le paludi o le sorgenti che si trovavano all’interno di terreni di proprietà, quasi sempre essenzialmente di coloni, erano es... leggi tutto
In media in Italia ogni persona percorre 35 chilometri al giorno per un totale di 12.500 all’anno; negli Usa, addirittura 45 chilometri al giorno, per un totale di 16.000 all’anno. Automobile: locomozione e altroIl ventaglio dei mezzi a motore a nostra disposizione è molto ampio, ma l’auto fa senz’altro la parte del leone. Non a caso, due delle prime dieci multinazionali sono case automobilistiche: Toyota, che si colloca al 5° posto della graduatoria mondiale con 255 miliardi di dollari di fatturato, e Volkswagen, che si colloca al 6° posto con 240 miliardi di incasso. Le imprese automobilistiche sono ai primi posti anche per pubblicità, e le st... leggi tutto
Consumi al vaglioEsaminando la situazione un po’ più nel dettaglio, ci si rende conto che i consumi finali all’interno delle abitazioni possono variare molto in relazione a: varietà di abitudini di ciascun utente, numero di componenti, dotazioni informatiche e altri apparecchi elettronici ricaricabili. Ci sono situazioni in cui la condizione economica consente di lasciar passare qualche spreco in più o permette semplicemente maggiori condizioni di comfort rispetto a chi, magari, fa fatica anche solo a mantenere 17 gradi d’inverno. Per questo non è facile proporre dei dati rappresentativi di tutte le realtà, ma i numeri forniti dall’U... leggi tutto
Il 62% di tutti i filati da cui si ottengono i tessuti sono di tipo sintetico. Con l’espansione dell’industria della moda, la domanda di fibre sintetiche, e in particolare di poliestere, è quasi raddoppiata negli ultimi 15 anni. Il poliestere e gli altri filati sintetici provengono dal petrolio, perciò non deve sorprendere se a ogni tonnellata di filato corrispondono 9,52 chilogrammi di anidride carbonica. Oltre i “gas serra”…Ma la CO2 è solo una parte del problema, le emissioni comprendono anche polveri sottili e acidi gassosi dannosi per l’apparato respiratorio. Senza contare i solventi e le altre sostanze chimiche che finiscono ne... leggi tutto
Fa il giro del mondo la decisione del presidente Trump di uscire dagli accordi di Parigi firmati da Obama nel 2015. La disposizione potrebbe avere gravi implicazioni per l'accordo, che si basa prevalentemente sull'impegno dei grandi inquinatori per ridurre le emissioni di gas serra che gli scienziati affermano essere alla base dello scioglimento dei ghiacciai, con conseguente innalzamento dei mari, delle siccità e delle violente tempeste. Secondo l'accordo gli Usa, i secondi produttori di Co2 dopo la Cina, si erano impegnati a ridurre entro il 2025 le proprie emissioni tra il 26 e il 28 per cento rispetto ai livelli del 2005. L'intesa verrà abbandonata con un ritiro formale, ... leggi tutto
La mobilità oggi prevalente determina quattro effetti deleteri:• ambientale, perché l’auto a benzina, a diesel e a gas provoca l’aumento di due grandi inquinanti: le polveri sottili e il biossido di carbonio;• umano, perché genera grande stress, soprattutto quando ci troviamo imprigionati dentro a un traffico infernale;• economico, perché il combustibile costa caro e consuma risorse che potrebbero essere destinate ad altro;• culturale, perché l’uso dell’auto, rispetto alle altre mobilità, inquina anche il rapporto tra le persone. Lo ha sostenuto la Pastorale sociale e del lavoro di Trento, che nel 2008-2009... leggi tutto
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Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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