Dicembre è da sempre il mese in cui si spende in acquisti : addobbi, regali, illuminazioni. Il Natale che dovrebbe scaldare i cuori scalda anche i portafogli e i consumi. Ma quest’anno i rincari delle bollette e i problemi alle catene globali di approvvigionamento sembrano richiedere una riduzione del denaro speso dagli italiani.
Secondo Assoutenti, nel dicembre 2021 si stima un calo degli acquisti pari in media a -230 euro a famiglia e una contrazione di spesa complessiva di 4,6 miliardi di euro. Oltre a spendere meno, è fondamentale che tra le italiane e gli italiani sorga la necessità di spendere bene, per beni che si prendono cura di chi li produce. A questo p...
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Se di fronte abbiamo uno scenario, quello televisivo, in cui le donne vengono ancora scelte per la loro bellezza e il loro saper “stare un passo indietro”, oltre a questo ci sono moltissime donne che riescono a fare delle loro capacità fatti di vera rilevanza per il proprio Paese o la propria popolazione.
In India, per esempio, c’è una giovane – e bellissima - surfista indiana che ha insegnato a una intera comunità ad amare l’oceano, proteggendolo e facendolo diventare un luogo di lavoro sostenibile.
Ishita Malaviya ed è stata inserita da Forbes nella classifica dei talenti più influenti dell’Asia “30 Under 30&rdq...
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L'agricoltura è la principale fonte di occupazione in Africa. Le donne vi contribuiscono per quasi l'80% della fornitura alimentare, ma al contempo hanno accesso solo al 15% della terra.
"Noi - spiega Josefa Leonel Correia Sacko, commissario all'Economia e all'Agricoltura dell'Unione africana - vogliamo incoraggiare le donne a fare agricoltura come impresa, e non solo come forma di sussistenza. Vogliamo cambiare il paradigma e dare loro la possibilità di modernizzare l'agricoltura in modo che possano aumentare la produttività e anche il reddito delle famiglie".
Una soluzione innovativa in discussione al forum è la coltivazione verticale: un metodo che non utiliz...
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Dal 2008, in Italia la recessione ha colpito in particolare il comparto manifatturiero ed edilizio, causando la chiusura di numerose imprese.Come precisa il Censis,* «dal 2010 titolari e soci di imprese sono passati da 4 milioni e 475mila a 4 milioni e 192mila del 2015, registrando una riduzione di oltre 205mila unità, pari al 6,3%. Tra le donne, però, le perdite sono state inferiori, sia in termini assoluti (-69mila imprenditrici tra 2010 e 2015) che relativi (-5,1%). Si è peraltro riscontrata una crescita del livello di femminilizzazione dell’imprenditoria, passata dal 29,9% del 2010 al 30,3% del 2015».
Grande resilienzaDistinguendo tra le imprese co...
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