Anche quest’anno siamo a coronare insieme passi di condivisione. Li abbiamo compiuti per 12 mesi, con donne e uomini migranti, con le popolazioni indigene e con le donne che non hanno ancora adeguato riconoscimento. Lo abbiamo fatto con i tanti e le tante che operano fattivamente per tessere reciproca conoscenza e rispetto. E continueremo a farlo. A gennaio vi attendiamo, per altri passi, che siano, per tutti e tutte, passi aperti al futuro. Passi di PACE! Buon Natale e auguri per un 2020 di feconda responsabilità... leggi tutto
Mentre andiamo in stampa si sta concludendo a Roma il Sinodo sull’Amazzonia, Nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale, iniziato ufficialmente il 6 ottobre 2019, in realtà avviato come processo di ascolto e riflessione nell’ottobre 2017. Nel gennaio 2018 papa Francesco sosta in Perù, nell’area amazzonica di Puerto Maldonado, per incontrare i “popoli originari”, quelli che da millenni abitano e custodiscono il “polmone del mondo”. L’accoglienza che gli riservano è festosa, l’appello che gli rivolgono è chiaro: «Difendi la nostra dignità!».Da secoli, e in modo ancor più vi... leggi tutto
Egregio signor presidente della Repubblica Sergio Mattarella,Egregio signor presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, siamo sorelle di alcuni monasteri di clarisse e carmelitane scalze, accomunate dall’unico desiderio di esprimere preoccupazione per il diffondersi in Italia di sentimenti di intolleranza, rifiuto e violenta discriminazione nei confronti dei migranti e rifugiati che cercano nelle nostre terre accoglienza e protezione. Non ci è stato possibile contattare tutte le fraternità monastiche esistenti sul territorio nazionale, ma sappiamo di essere in comunione con quante di loro condividono le stesse nostre preoccupazioni e il nostro stesso desiderio ... leggi tutto
«Dispiace a tutti, ma è colpa nostra? Sapeva cosa rischiava. Se stava a casa sua sarebbe stata ancora viva!!! Dovete farci sentire responsabili delle libere scelte e rischi di qualcuno che non gli sta bene [sic] come e dove è nato?» La storia di Josefa, salvata dal naufragio lo scorso anno e ripresa dall’editoriale Combonifem, ha raccolto uno sfogo inatteso: «… è colpa nostra? Dovete farci sentire responsabili…?». L’intento dell’editoriale, in realtà, non è “colpevolizzare” bensì “responsabilizzare”, ovvero renderci tutti e tutte capaci di risposte adeguate per affronta... leggi tutto
Luglio e agosto sono ancora per molti e molte un’occasione per uscire dalla routine e raggiungere altri luoghi. La vacanza, senza l’assillo delle incombenze quotidiane, permette di trascorrere più tempo con le persone care: offre incontri che nutrono la vita.Luglio e agosto, però, sono anche mesi densi di altre partenze, perché le favorevoli condizioni meteorologiche inducono a solcare il mare. E non si tratta di crociere: li chiamano “viaggi della speranza”. Eufemismo amaro. L’anno scorso, la mattina del 17 luglio, la nave Astral dell’ong spagnola Proactiva Open Arms recuperava nel Mediterraneo tre corpi appesi ai resti di un gommone... leggi tutto
Noi Missionari Comboniani in Italia siamo schierati. Portiamo nel cuore il Vangelo che si fa strada con le Afriche della storia. Che non scende a compromessi e strategie di marketing. Né elettorali né di svendita becera dei piccoli in nome del denaro. Ci indigna profondamente l’utilizzo strumentale del rosario, baciato sabato scorso in piazza Duomo a Milano dal ministro dell’interno, chiedendo voti alla Madonna. Rosario che è segno della tenerezza di Dio, macchiato dal sangue dei migranti che ancora muoiono nel Mediterraneo: 60 la settimana scorsa, nel silenzio dell’indifferenza dei caini del mondo. Ci rivolta dentro il richiamo ai papi del passato pe... leggi tutto
Questo numero è popolato di giovani che marciano a difesa del clima.A loro è dedicato il dossier, che apre con una parola della scienza e continua con tante esperienze di impegno giovanile, fattivo da anni ben oltre gli scioperi globali. Particolare attenzione è dedicata all’Africa, le cui aree tropicali sono particolarmente esposte agli effetti del riscaldamento. Nel 2050 sono previsti 50 milioni di profughi ambientali da quelle terre, ma è ancora possibile arginare il degrado del suolo e l’insicurezza alimentare che ne deriva.C’è speranza! Lo ha dimostrato Wangari Maathai, pioniera della mobilitazione contro il cambiamen... leggi tutto
Gli insulti che volano fra i “rappresentati” dei popoli europei sanno di amaro. Che il primo ministro italiano, Giuseppe Conte, svolga il ruolo di “grande mediatore” fra i due vice-premier che controllano le scelte del governo, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, è ben noto a chi, in Italia, segue con interesse le vicende politiche. Ma l’appellativo di “burattino” lanciatogli dal belga Guy Verhostadt, leader dei liberali del Parlamento europeo, non riconosce la sua persistente fatica di “mediatore”: «Ce l’avevano con Di Maio e Salvini. Ma sono io ad averci messo la faccia, a fare da parafulmine». Anche l’inve... leggi tutto
Iniziamo un nuovo anno con l’invito a guardare indietro! Per orientare meglio i nostri passi è essenziale ricordarci da dove veniamo.Lo scorso 10 dicembre abbiamo celebrato i 70 anni della Dichiarazione universale dei diritti umani, ma pochi giovani quel giorno a Verona ne conoscevano i 30 articoli, e il penultimo in particolare, che indica i “doveri”. Tanto meno sapevano da quali ferite profonde fossero scaturiti: due tragiche guerre mondiali. Il preambolo della Dichiarazione recita: «Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali e inalienabili, costituisce il fondamento della... leggi tutto
Asia Bibi è una giovane mamma pachistana. Da nove anni è in carcere per aver pronunciato parole offensive contro il profeta Maometto. La sua condanna a morte per blasfemia, decretata nel 2010, è stata sospesa grazie a insistenti pressioni internazionali e il verdetto è atteso a giorni. Una credente cattolica non ha vita facile nella Repubblica islamica del Pakistan, ma neppure un credente musulmano come l’avvocato Salmaan Taseer: aver preso le difese di Asia e aver sollecitato la revisione della legge contro la blasfemia gli è costato la vita. È stato ucciso all’inizio del 2011 dalla sua guardia del corpo. Nima è un giovane irania... leggi tutto
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CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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