Dieci giorni attraccati alla costa. Tutti “irregolari”. Tutti da rimandare in Libia, secondo Matteo Salvini e il governo italiano. Tutto, per ottenere risposte, sostegno e soccorsi dall’Europa intera. Ammirevole, se non fosse che la maggior parte delle persone bloccate per 10 giorni sul ponte della nave Diciotti avrebbe avuto diritto all’asilo politico immediato.
Ad affermalo, è Daniela de Robert, delegata del garante per le persone detenute e private della libertà personale. Delle 192 persone che il 26 agosto sono finalmente scese dalla nave, a colpirci sono le donne. Undici. Tutte con meno di vent’anni. Molte partite dall’Eritrea quando er...
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