Gli attivisti di Survival International hanno proiettato il volto di una donna indigena sfrattata illegalmente dalla sua terra ancestrale sull’ambasciata indiana a Berlino. Quest’azione ha voluto mandare un messaggio al governo indiano rispetto al problema degli sfratti dei popoli tribali dalle riserve delle tigri, effettuati nel nome della conservazione. Il Primo Ministro Narendra Modi sarebbe arrivato in Germania il giorno stesso, in vista del summit del G20. Così i manifestanti hanno deciso di richiamare l’attenzione sulla sofferenza di decine di migliaia di indigeni dell’India, che sono stati sfrattati illegalmente dai loro villaggi all’interno delle... leggi tutto
Perché l’Europa rifiuta di aprire gli occhi? È possibile che non ci siano politiche migratorie intelligenti per gestire la mobilità umana in modo sano e lungimirante, per chi accoglie e chi riceve accoglienza? Una fila chilometrica di giovani scorreva davanti all’ambasciata Usa di Nairobi, in Kenya. Era la fine del secolo scorso, e quel Paese era ancora “povero”. Un’altra fila, seppur più contenuta, guidava all’ambasciata dell’Australia e del Regno Unito. Tanti e tante giovani, con il futuro negli occhi, attendevano con pazienza la “carta verde”, quel prezioso documento che apriva le porte di altri Paesi, fo... leggi tutto
Dopo oltre 3 anni i richiedenti asilo tornano a protestare. Nel dicembre 2013 scesero in lotta in migliaia, dopo che all'interno del Cara di Mineo, si era ucciso il ventunenne eritreo Mulue Ghirmay per protestare contro i lunghi tempi d’attesa per l'audizione in commissione, per i troppi ed ingiustificati dinieghi, per il sovraffollamento nelle case, per la corresponsione del pocket money in sigarette anziché in denaro. Da allora la situazione all'interno del Cara si è incancrenita, ma le reali condizioni in cui sono costretti a vivere migliaia di richiedenti asilo non hanno più trovato spazio nei mezzi di informazione. Nei giorni scorsi in Prefettura si è... leggi tutto
Una delle donne più amate e rispettate di Francia per la sua propensione alla speranza e la sua attenzione ai diritti umani, Simone Veil (Nizza, 13 luglio 1927) si è spenta lo scorso venerdì, a 89 anni. La sua vita straordinaria, che l’ha portata a diventare più volte ministra e l’unica donna fino ad ora ad essere eletta alla presidenza del Parlamento europeo, può in parte essere letta alla luce di quel che accadeva da bambina in quel piccolo appartamento di rue Cluvier. Il padre André Jacob, quando aveva sposato la madre Yvonne, aveva subito chiesto alla moglie di abbandonare gli studi di chimica per dedicarsi alla famiglia. «&Egr... leggi tutto
È inutile cercare, con lo sguardo, qualcosa di conosciuto e vicino nell’accumulo di detriti che si trovano dietro alla GSB, la stazione ferroviaria di Belgrado. Per mesi e anni, gli edifici abbandonati dietro alla stazione -soprannominati barracks dai migranti- sono stati un rifugio per chi percorreva, o almeno tentava, la rotta balcanica. Ai primi di maggio sono stati sgomberati e distrutti, per lasciare posto ai lavori del Belgrade Waterfront: un imponente progetto di ricostruzione del quartiere Savamala, finanziato dai petrodollari di Eagle Hills. Lo sgombero era stato annunciato da mesi: doveva cominciare in marzo, poi in aprile, infine è arrivato in maggio. Questo ... leggi tutto
Provengono da Sudafrica, Camerun, Costa d’Avorio, Kenya, Nigeria, Uganda e Senegal, in totale sono circa 3.544. Sono le donne africane che hanno partecipato a una recente indagine di mercato condotta da Ipsos. L’istituto francese di ricerca, dopo averne esaminato i modelli di consumo, le speranze, le preoccupazioni e le abitudini di acquisto, ha messo in evidenza come esse siano attivamente impegnate nella creazione di ricchezza, di benessere familiare e dell'istruzione. Che le donne fossero la spina dorsale dell’Africa, avremmo dovuto saperlo, ora però, l’istituto di ricerca francese (Ipsos) ha confermato che esse svolgono un ruolo davvero vitale per lo svilu... leggi tutto
Il 21 maggio si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo. La giornata, istituita nel dicembre 2002 dall’assemblea generale delle Nazioni Unite, ha l’obiettivo di incrementare la consapevolezza dell’importanza tanto del dialogo fra culture differenti, quanto di quello all’interno di una stessa cultura. Irina Bokova, direttore generale dell’Unesco, ha dichiarato che la diversità culturale stimola la creatività e ha suggerito di investire in questo tipo di creatività come unico strumento per trasformare le società creando un dialogo pacifico tra lingue, culture e religi... leggi tutto
Nel 2012, la giovane pakistana Malala Yousafzai è diventata molto conosciuta nel mondo per aver ricevuto un attacco da parte dei talebani, sull’autobus con cui tornava da scuola, solo per aver parlato pubblicamente del diritto all’istruzione per le ragazze. Invece di metterla a tacere, l’attacco talebano non ha fatto altro che incoraggiare le giovani pachistane a parlare ancora di più del diritto allo studio.UN News l’ha intervistata per saperne di più a proposito del suo nuovo ruolo. Messaggero di pace è una carica importante. Come ti vedi in questo ruolo?Sono molto onorata di avere ricevuto questo titolo di Messaggera di pace. Per me &eg... leggi tutto
Oggi Nawres Chriti, studentessa in psicologia alla facoltà di scienze sociali dell'università di Tunisi, a ventiquattro anni, è co-Coordinatrice di un progetto di inserimento sociale lanciato da Equitas: un centro internazionale di educazione ai diritti umani con sede a Montreal. La sua attività inizia nel 2011. Attraverso un programma di volontariato avviato tramite l'università, Nawres entra in contatto, e si riconosce, nei valori di un movimento di giovani universitari impegnati a diventare cittadini attivi. L’obiettivo è quello di avviare una vera e propria transizione del paese verso la democrazia. Ma affinché il cambiamento sia ve... leggi tutto
Quest’anno la Giornata internazionale della donna è stata vissuta con molteplici iniziative, all’insegna della creatività: conferenze, incontri, marce, eventi culturali, e anche un’astensione dal lavoro produttivo e riproduttivo proclamata in ben quaranta Paesi. In Italia l’iniziativa è stata raccolta e rilanciata da “Non una di meno”, con lo slogan “Se le nostre vite non valgono, noi ci fermiamo”. Pareri discordi sull’opportunità dello sciopero, cui hanno aderito alcune sigle sindacali. Gli effetti non sono stati avvertiti in molte parti d’Italia, ma il carattere internazionale dell’iniziativa &eg... leggi tutto
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Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

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Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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