150 anni sono tanti, o forse no. Così anche i miei 56 mi sembrano un sogno passato troppo in fretta, un attimo… e ti ritrovi già a questa età. Che strano!Eppure ben 27 di questi anni li ho spesi come missionaria comboniana, alla ricerca del “Dio della Vita” presente nei popoli e nelle situazioni. Come descrivere questi anni di missione se non partendo da un profondo senso di ringraziamento, di stupore e, forse, anche di timore di fronte al “Mistero della Vita” che si è lentamente dipanato, con momenti di fatica, di deserto, di perdita, e molti di più di grazia, di desiderio, di ricerca, di servizio e di gioia? La “missi... leggi tutto
Mi chiamo Brigid, sono nata a Kabernet (Nakuru) in una famiglia cattolica. Nella scuola secondaria, che era residenziale e protestante, avvertivo che la mia spiritualità era trascurata e come leader della gioventù cristiana (ecumenica) ho chiesto che un prete venisse a celebrare la messa prefestiva. Uno di loro lascia un’agenda di contatti e io comincio a cercare come diventare missionaria. Inizialmente incontro padre Romeo De Berti, un comboniano ospite nella mia parrocchia, ma poco dopo suor André Rothschild, comboniana, visita la gioventù cristiana della mia scuola e mi invita a seguire dei corsi vocazionali: lì scopro l’amore di Daniele Com... leggi tutto
A Padova ho frequentato il Gim (Giovani Impegno Missionario), il percorso per giovani della Famiglia Comboniana, e dopo un orientamento vocazionale di due anni sentivo il desiderio di spendere la mia vita per condividere la “rigenerazione” donata da Dio e dalla sua Parola con gli impoveriti e con chi ancora non la conosce. Attraverso incontri, persone e situazioni, mi sono sentita incoraggiata a vivere la spiritualità e il carisma comboniani e il 23 settembre 2020 sono partita per Granada, in Spagna. Là ho iniziato il “postulato”, ovvero «il primo periodo di formazione, che dura due anni, per giungere poi, dopo un’ulteriore formazione nel nov... leggi tutto
Atterro in Kenya nel 1975 e dopo tre mesi raggiungo Sololo. Nel viaggio faccio tappa a Laisamis: il luogo mi spaventa per il caldo, le zanzare e i serpenti; ma proprio lì vado a finire poco dopo, e la vita diventa splendida grazie alla relazione con la gente. Nel 1986 sono inviata ad Amakuriat, tra i Pokot: sono sempre in armi per le razzie di bestiame con i popoli vicini. La missione, aperta nel 1984, è su una montagna e la si raggiunge dopo ore di salti su una strada pietrosa che attraversa centinaia di piccoli torrenti: nella stagione delle piogge si aspetta che l’acqua scenda, ma alcuni pastorelli li guadano comunque attaccandosi alla coda delle mucche. Le prime comb... leggi tutto
All’aeroporto di Nairobi mi aspettano suor Giuseppina Vecchi e don Venturino, missionario della diocesi di Alba. Su una vecchia Land Rover, polverosa e carica all’inverosimile, partiamo il giorno seguente. Tappa obbligatoria, Nanyuki, piccola città sull’equatore che ospita gli uffici della remota diocesi di Marsabit. Al posto di blocco di Isiolo ci controllano i documenti; la barriera si alza e inizia l’interminabile strada sterrata nella savana. Dopo varie tappe, al tramonto arriviamo a Marsabit, un’oasi di foresta nel deserto. Con il parroco di Alba, Giovanni Asteggiano, ci attendono le comboniane: Felicina Cremona, Alberta Tonon, Trinidad Rodríg... leggi tutto
Più di mezzo secolo di presenza delle comboniane in Kenya rivela una particolare attenzione alle zone più insicure del Paese, abitate da popoli che per decenni sono vissuti ai margini della “civiltà”; ma nel tempo alcune priorità sono cambiate. Nel 1976 inizia la presenza a Kariobangi (Valle della droga), una baraccopoli di Nairobi, e nel 1996 una collaborazione qualificata nell’educazione terziaria al Tangaza College di Langata, una delle zone residenziali della capitale originariamente riservate ai coloni europei. Le comunità religiose internazionali che vi hanno preso dimora ne hanno reso il volto sempre più meticcio. Le combonia... leggi tutto
Nel mese di novembre 1973 parto dall’Italia con Pierina Mazzoleni e la delegata del Kenya, Adriana Squarzon. Dopo qualche giorno raggiungo Ngandu, dove Prassede Zamperini della comunità di Marsabit passa a prendermi con don Redento, un sacerdote che lavora tra i Rendille ed è “in Kenya” per spese. A Isiolo la polizia ispeziona con cura l’auto, alza la sbarra e augura: «Safari njema!» (Buon viaggio!). La “frontiera” del NordCon una scia di polvere rossa alle spalle, lasciamo il Kenya “civilizzato” per avventurarci nel deserto e nella savana adibita a pascolo di popoli somali che spesso diventano predoni. Prassede annun... leggi tutto
Il crollo del muro di Berlino e il successivo collasso dell’Unione Sovietica si riflettono anche sul continente africano. All’inizio degli anni Novanta, Paesi ben poco democratici ma corteggiati per decenni dall’Occidente in funzione antisovietica perdono il loro peso strategico e vengono sollecitati ad abbandonare la politica del partito unico e i media di Stato: il Kenya non fa eccezione. Il presidente Daniel arap Moi deve legittimare il multipartitismo e indire elezioni democratiche nel 1992. Pochi mesi prima, però, il Paese è travolto da sanguinosi scontri etnici. Lo stesso scenario “tribale” si ripete prima delle elezioni del 1997: così... leggi tutto
Mi chiamo Laura e dal 2000 sono Suora missionaria comboniana. Originaria di Marnate, un paesino nella provincia di Varese, dopo un periodo in Ciad e in Germania vivo da undici anni in Sudafrica, nel quartiere di Mamelodi, a circa 26 chilometri dal centro di Pretoria.Tre giorni la settimana svolgo servizio come coordinatrice del Sinodo diocesano, iniziato lo scorso anno; altri due lavoro come persona di riferimento al campus di Mamelodi dell’Università di Pretoria. È un’iniziativa della facoltà teologica dell’ateneo per accompagnare le organizzazioni e le Chiese cristiane che operano in questa periferia per il bene e lo sviluppo integrale della comunit&a... leggi tutto
È una storia un po’ arzigogolata, la cui unica costante è sempre stata la fede, unita al desiderio di “essere utile” e di vivere in mezzo ad altre lingue e culture.Niente male come punti di partenza! Alla ricerca di séSono Linda, “laica missionaria comboniana”; da poco tempo, ma così contenta di poter definire in qualche modo, in questo modo, la mia identità.Ho vissuto in diversi Paesi, in cerca di qualcosa. Eppure, come in una delle trame più scontate, era me che cercavo. Non mi sono mai amata, non sapevo farlo, mi ritenevo incapace di vivere; inutile, profondamente sola. Ho alcune esperienze di missione alle spalle. Q... leggi tutto
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CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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