Anche quest’anno San Valentino fa parlare di sé. Giornali e telegiornali, mercati ed eventi. Tutti si mobilitano per la festa degli innamorati. Per la festa dell’amore. Ma quale tipo di amore stiamo festeggiando? Oggi più che mai penso a chi l’amore viene negato. E al suo posto sperimenta solo violenza e vergona. Sono tanti i paesi del mondo dove si pensa ancora che l’amore sia, più che un comandamento, un comando, al quale la donna deve sottostare senza possibilità di scelta. In Kirghizistan, ad esempio, 1 matrimonio su 5 avviene attraverso il rapimento della sposa. Nel 2016 (ultimi dati disponibili) il Fondo delle Nazioni Unite per la... leggi tutto
Mutilata è la storia di Khady, una bambina senegalese di sette anni. Una storia che accomuna molte donne e racconta di una delle più violente tradizioni africane. Una pratica che dovrebbe aumentare la fertilità femminile, garantire la purezza e la verginità delle ragazze e delle spose, che in Africa prende il nome di Salindè: ‘’purificazione per accedere alla preghiera” ma che in Italia è meglio conosciuta sotto il nome di infibulazione. Il libro, uscito da poco in Italia, racconta la convivenza con il dolore e il percorso verso la consapevolezza della brutalità del rito. La vita, però, Khady l’ha dedicata alle ... leggi tutto
Rischia dai 3 ai 5 anni di carcere l’attuale vicepresidente del consiglio Matteo Salvini. Il tribunale dei ministri di Catania ha richiesto l'autorizzazione a procedere in giudizio per il caso Diciotti. Ma accade di nuovo. Il 24 gennaio la nave Sea Watch3 lancia un tweet preoccupante: «Ci troviamo di fronte a un ciclone mediterraneo, un fenomeno meteorologico piuttosto raro con onde di 7 metri, pioggia e vento gelido». La richiesta è implicita: sostegno, riparo e un porto sicuro per la nave e per i 47 migranti che sono a bordo ormai da 7 giorni. Una richiesta caduta nel vuoto. Dal governo, una risposta sorda: sì al sostegno medico e sanitario, no all’... leggi tutto
Dal 19 gennaio 2019 infuriano le polemiche sull’ennesimo naufragio nel Mediterraneo: davanti alla Libia ha rapito la vita a 117 persone. Altre 52 vittime sono state segnalate lo stesso giorno fra Marocco e Spagna. Il Mar Mediterraneo, insieme alle tante altre rotte delle migrazioni irregolari, custodisce molti più resti mortali di quelli ufficialmente registrati: sono tutte vittime,  spesso anonime, di un traffico umano che lucra sulla disperazione di milioni di  persone. Di chi è la colpa? Dei trafficanti di esseri umani, dell’inefficienza della guardia costiera libica, ben foraggiata da oltre 40 milioni di fondi europei e italiani, o è colpa de... leggi tutto
In Marocco, lo scorso 30 dicembre, un uomo è stato condannato per le ripetute violenze nei confronti della moglie. La pena consiste in 2 anni di carcere, al pagamento di una multa e al risarcimento di alcune migliaia di franchi alla consorte. Punizione troppo lieve? Sicuramente. Ma non dimentichiamo che la società marocchina, fino a poco tempo fa non considerava la violenza domestica come reato. Sono le prime conseguenze della legge Hakkaoui che, approvata a febbraio 2018 dal parlamento di Rabat, prende il nome dalla ministra della Famiglia che l’ha proposta. La normativa, approvata non senza difficoltà a ben dodici anni dalla prima lettura, inasprisce e in alcuni... leggi tutto
Il 3 dicembre 2018, il decreto 113/18, noto come Decreto immigrazione e sicurezza, è divenuto legge della Repubblica Italiana. Considerato da molti incostituzionale, il decreto viola i diritti umani e alimenta sentimenti di insofferenza e odio verso i migranti e tutti i “diversi” che chiedono aiuto. Una legge insidiosa, che si esprime in due forme principali:- nascere fuori dall’Italia è una colpa insanabile,- diventare cittadini italiani è pressoché impossibile. Da Palermo a Milano questa legge ha risvegliato l’opposizione dei sindaci che minacciano ribellione e dimissioni se il testo non verrà discusso e rivisto in tempi stretti.... leggi tutto
Sono 70 donne giudici, avvocatesse e procuratrici. Arrivano da Angola, Benin, Botswana, Capo Verde, Etiopia, Ghana, Kenia, Malawi, Marocco, Mozambico, Niger, Nigeria, Senagal, Sierra Leone, Tanzania, Tunisia, Uganda, Zambia, ma anche da Pakistan e Stati Uniti. Lo scorso 12 e 13 dicembre erano in Vaticano, nella sede della Pontificia Accademia della Scienze, per partecipare al summit contro la tratta degli esseri umani. Per condividere esperienze e studiare strategie in grado di arginare questa piaga moderna e aiutare le vittime a vivere una nuova vita sociale. Sin dall’inizio del suo pontificato, Papa Francesco ha chiesto all’Accademia di occuparsi e studiare la questione del t... leggi tutto
Nell’ampio dibattito sui diritti umani, un percorso specifico ha avuto l’affermazione dei diritti delle donne. Risultato di un lungo cammino a livello internazionale e regionale. Con la nascita delle Nazioni Unite nel 1945, la questione femminile acquista nuova rilevanza a livello internazionale. La Carta delle Nazioni Unite afferma la «fede nei diritti fondamentali dell’uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nell’uguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne» e l’articolo 13 introduce «il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali per tutti senza distinzioni di razza, di sesso, di lingua e di rel... leggi tutto
In Italia i bimbi sono sempre meno. La conferma del calo demografico arriva dagli ultimi dati Istat che riguardano le culle sempre più vuote e il forte calo demografico delle nascite che, per il 2017 ha toccato la cifra negativa di meno 15.000 nati. Un trend negativo per molti settori dello sviluppo, ma preoccupante soprattutto per il sistema scolastico che negli anni a venire risentirà del calo delle iscrizioni, delle presenze e quindi degli insegnanti. Insomma, un vero e proprio terremoto a cui lo Stato italiano dovrà far fronte.L’andamento negativo delle nascite viene in parte attenuato dalle presenze di alunni stranieri che nascono e dimorano in Italia, ma an... leggi tutto
Nel mondo, una donna su tre è vittima di violenza. Un dato che in questi giorni ha inondato tutti i media. Ma quanti di noi si sono fermati a riflette su cosa significhi questo dato? Diffonde un messaggio straziante: per ogni tre donne che conosciamo - una madre, una nonna, una sorella - statisticamente una di loro sta subendo o ha subito una violenza. A pensarci, è pietrificante. Eppure c’è chi, anche dopo una violenza ha la forza di parlare. Il coraggio di denunciare. La volontà di prendere l’iniziativa e combattere. Proprio per dare voce a questa vittime, e appoggiandosi allo slancio dei movimenti globali e delle campagne di base come #MeToo, #Ti... leggi tutto

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Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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