Nelle scorse settimane, molti giornali italiani hanno riportato la notizia che delle donne hanno vinto il Nobel. Se ad alcune e alcuni di noi potrebbe sembrare eccessiva una copertura mediatica così ampia, per altri la notizia è più che valida. Perché sì, se una donna vince il Nobel fa notizia perché si parla di Nobel, ma anche perché è un fatto raro, una novità. Una delle tante di questo secolo, che per la prima volta vede le donne prendere posizione in importanti ruoli decisionali e istituzioni. In Italia questo processo sembra un po’ più complesso, soprattutto nelle posizioni di governo, dove le donne sono sempr... leggi tutto
Il mondo delle donne si sta muovendo. Lunedì mattina si è conclusa una assemblea di due giorni organizzata dalla Casa internazionale delle donne a Roma. All'ordine del giorno, le donne e i fondi del Next Generation EU, quei 750 miliardi di Euro che l'Unione Europea ha destinato, e di cui l'Italia avrebbe titolo a ricevere una percentuale pari al 28 per cento. Ma è chiaro che la discussione va oltre, riguarda il paese che vogliamo, perché questa pandemia ci ha stordito e ci lascia ancora oggi spaventate (e sta arrivando la seconda ondata), in Italia abbiamo perso 500/600 mila posti di lavoro (pur nel vigore di norme che vietano i licenziamenti). La situazione dive... leggi tutto
Questa bella storia di speranza e riscatto arriva dalla Sicilia dove un gruppo di donne coraggiose, vittime di violenza, sono riuscite a liberarsi dall’incubo in cui vivevano e ad iniziare una seconda vita da imprenditrici. Sono già due anni che le Cuoche Combattenti, così giustamente hanno deciso di chiamarsi, producono conserve, prodotti da forno e piccola pasticceria, prodotti caratterizzati tra l’altro da un’etichetta antiviolenza. Ora la loro forza e ambizione le ha portate a realizzare un vero e proprio sogno, quello di aprire una bottega tutta loro. Il laboratorio e il negozio si trova in piazza Generale Cascino 11 a Palermo ed è stato inaugurat... leggi tutto
Gentile Ministro Gualtieri, i numeri sono già stati fatti e hanno circolato parecchio quindi non stiamo qui a ripeterli. Il succo è questo: troppe donne lasciano il lavoro al primo figlio, troppe donne non lavorano, troppi bambini non nascono e troppi crescono a casa fino all’età della scuola. Le vogliamo parlare degli asili nido, della loro necessità. Questo tema sembra marginale a fronte di altri e invece non lo è, e sembra che riguardi solo le donne, invece riguarda tutti e tutto: riguarda la denatalità, riguarda il PIL, riguarda il bilancio dello Stato, riguarda la felicità pubblica. Siamo il fanalino di coda dell’Europa. Le... leggi tutto
Ottocentoquarantamila occupati in meno rispetto al secondo trimestre di un anno fa. Quasi tutti nei servizi. Mai successo. Nelle crisi precedenti era l’industria ad essere colpita di più, le costruzioni. È anomalo, ma è comprensibile, ristorazione, alberghi, servizi alle famiglie, commercio sono stati particolarmente colpiti dagli effetti della pandemia. L’intervento massiccio di protezione con gli ammortizzatori sociali e il blocco dei licenziamenti, ha permesso di tamponare la situazione per ampi settori di lavoratori, ma per i più precari è stato più difficile e anche per gli indipendenti. Sono 650 mila lavoratori in meno con contrat... leggi tutto
“Jane Faser, prima donna a capo di una grande banca Usa”: in questi giorni quale giornale non ha titolato così la scelta di Citigroup di cedere le redini di CEO a una persona che da 16 anni è responsabile del settore più grande dell’azienda, quello che si occupa a livello mondiale del credito ai singoli clienti? Forse non farebbe poi così notizia, se non fosse che quella persona è una donna. Certo è un cambiamento importante, dal momento che solo 31 società sulle 500 che compongono l’indice azionario di Wall Street, sono guidate da donne. Ma il vero cambiamento sarà avvenuto solo quando nomine come queste non f... leggi tutto
Vedere quella lunga fila di bare portate via dai carri militari, le tante persone che morivano in ospedale e nelle Rsa senza uno sguardo di conforto dei propri cari, è stata per me una grande sofferenza. Io non la posso dimenticare e penso che non la dobbiamo dimenticare, perché può aiutarci a crescere nell’apprezzare la vita umana. Quando si commentava il numero dei decessi percepivo anche una sorta di relativismo etico: se le persone anziane morivano era semplicemente la loro sorte. Nel corso degli anni, a mio avviso, abbiamo perso il concetto di persona come soggetto in relazione con altri e altre; è emersa la potenza dell’io che ama apparire: cons... leggi tutto
In due mesi un appello di Livia Turco ha aggregato un movimento di donne che, nelle loro molteplici differenze, convergono su temi salienti per orientare l’Italia che riprende a camminare dopo il blocco imposto dalla pandemia. In centinaia ci siamo incontrate online il 27 luglio per avviare un’azione politica indispensabile a evitare che tutto ricominci “come prima”.Quali passi ci attendono in questa tessitura epocale? Il 26 agosto a Central Park (New York) è stata inaugurata una statua della scultrice Margareth Bergmann, la prima dedicata a tre donne, Sojourner Trouth, Susan Anthony ed Elizabeth Cady Stanton, suffragette che sono il volto dell’altra sto... leggi tutto
Siamo a metà del mese di luglio. Lo abbiamo iniziato nel ricordo del 25° della strage di Srebrenica: un eccidio raccapricciante, tanto più perché consumato sotto gli occhi di 600 “caschi blu” olandesi, parte delle forze internazionali di pace delle Nazioni Unite. L’Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne ricorda «8372 musulmani massacrati alle porte d’Europa e si stringe con solidale vicinanza alle donne e alle associazioni che per decenni hanno lavorato e tutt’oggi lavorano per curare le ferite senza nascondere le cicatrici, elaborare i traumi senza cancellare la memoria, ottenere giustizia senza rinunciare all... leggi tutto
Nascere donna in alcune parti del mondo è ancora una colpa. Ogni giorno centinaia di migliaia di ragazze sono soggette a pratiche che causano loro danni fisici e psicologici: mutilazioni ai genitali e matrimoni precoci o forzati sono solo i primi esempi. Il tutto accade con la piena conoscenza e il consenso di famiglie, amici e comunità. L’Unfpa, Agenzia delle Nazioni Unite per la salute sessuale e riproduttiva, il 30 giugno ha presentato il suo Rapporto annuale in diretta mondiale. In Italia il Rapporto, intitolato Contro la mia volontà. Affrontare le pratiche dannose per il raggiungimento dell’uguaglianza di genere è stato lanciato da Aidos, Associ... leggi tutto
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Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

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Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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