A Torrenova c’era un piccolo Cas, ovvero un Centro di accoglienza straordinaria per donne vittime di violenza, tratta, o quant’altro. La capienza massima era di 60 posti. Nel 2015 l’immobile era stato offerto da un privato alla Prefettura di Roma per accogliere migranti, e una cooperativa aveva vinto l’appalto per organizzare la vita della piccola comunità di ragazze.Vicinanza, ascolto, fiducia, stima e assistenza hanno ridato vita a queste giovani venute da lontano, spesso attraverso l’inferno libico: vi provvedevano volontari, presenti 24 ore su 24, e un direttore. Le giovani, in gran parte analfabete, venivano da sperduti villaggi della Nigeria, della ...
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