Sono arrivata in Egitto nel 1968 e ho cominciato subito a lavorare come infermiera all’Ospedale italiano. In Egitto si trovavano allora circa 300 Pie Madri, perché era facile ottenere il visto d’ingresso e si poteva acclimatarsi all’Africa prima di raggiungere altre destinazioni. L’Egitto era considerato stazione di transito verso le missioni più interne del continente, ma quando la guerra civile ha travolto Sudan, Congo e Uganda, per tante missionarie non è stato più possibile raggiungerle e sono rimaste in Egitto.Quando sono stati pubblicati i Documenti capitolari, anche in Egitto è cominciato l’aggiornamento: per 15 giorni c...
leggi tutto
Sono Alessia, ho 22 anni, vivo a Trento e studio giurisprudenza.Cos’è l’Africa per me? È una domanda alla quale ho qualche difficoltà a rispondere, anche dopo aver trascorso circa tre settimane nella missione di Haro Wato, un villaggio del sud dell’Etiopia, a circa dodici ore dalla capitale Addis Abeba.
UN SOGNO NEL CASSETTO…Andare in Africa ha simboleggiato dare forma a un sogno che avevo sin da piccola: la mia catechista Ida era una suora missionaria comboniana che spesso raccontava della vita “in missione”… che mi ha subito affascinata. Passati gli anni, il sogno è rimasto, e nel 2018 ho contattato suor Carmela Coter...
leggi tutto