Dopo una calorosa accoglienza da parte delle suore, alle 10.30 è incominciata la celebrazione di una messa solenne, presieduta da don Carlo Puricelli, direttore della “Casa Simone di Cirene”, e concelebrata da dodici sacerdoti e da una moltitudine di parenti, amici e amiche della comunità.
Un gruppo di persone della parrocchia ha animato la celebrazione con il canto e don Carlo ha offerto una toccante omelia: ci ha invitato a rispondere con dedizione all’amore donato da Gesù di Nazaret e testimoniato anche da tante Suore missionarie comboniane in 150 anni di vita dell’istituto. Ha ricordato anche suor Maria De Coppi, uccisa in Mozambico il 6 sett...
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Quest’anno la congregazione delle Suore missionarie comboniane festeggia 150 anni di fondazione.Ci uniamo a loro con gioia e riconoscenza per il bene che hanno seminato in tutti questi anni, e offriamo una piccola riflessione su come le vediamo noi, laici e laiche che condividiamo con loro passi di vita.
Il peso degli anniLe Suore comboniane, note anche come Pie Madri della Nigrizia, hanno avuto e hanno tuttora un ruolo importante nella storia ecclesiale: le missionarie sono impegnate non solo a portare il Vangelo ai quattro angoli del mondo, ma soprattutto a “farsi prossime” di popoli impoveriti e martoriati, che spesso sono anche i più dimenticati.
L’Istitu...
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Sono arrivata a Pueblo Libre di Lima, in Perù, nel 1995 per iniziare gli studi di Scienze religiose. La comunità era dedicata all’animazione missionaria e all’orientamento vocazionale.
Era veramente interculturale, in prevalenza costituita da studenti: 1 brasiliana, 1 ecuadoregna, 3 peruviane, 1 spagnola e la sottoscritta, italiana. La nostra casa era in un quartiere della classe media, vicina alle università. Studiare, però, non ci bastava: era importante anche vivere in mezzo alla gente impoverita delle periferie.
Con Carolina Silvera Solis (deceduta nel 2002) e Carmen Rosa Taira Oshiro, attuale coordinatrice delle comboniane in Zambia, lo abbiamo ...
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Ai tempi della mia giovinezza andavo a scuola a Monza. Un giorno, appena salita sul tram, vedo una suora vestita di nero con 5 bottoni rossi: è suor Angelide Borgonovo, la prima suora comboniana che incontro nella mia vita. È tornata da poco dall’Uganda, dove è vissuta per più di 15 anni; con semplicità e gioia mi parla della sua esperienza missionaria. Mi colpisce e mi affascina quel che condivide della sua vita spesa nell’evangelizzazione, il catecumenato di adulti di diversi gruppi etnici che vivono in diverse zone del Paese. Con tanto impegno e fatica, ma anche con gioia, ha imparato 9 lingue locali per annunciare l’amore di Dio Padre ...
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Da due settimane in Ucraina è esplosa una violenza mostruosa, che sempre più si accanisce contro persone inermi; adesso anche donne gestanti.
Il 9 marzo la maternità e la pediatria dell’ospedale di Mariupol sono state completamente sventrate da un bombardamento aereo russo. Dei tre edifici di quel complesso ospedaliero, uno non esiste più.In quel luogo di cura, che generava vita, campeggia un cratere spaventoso. Il video trasmesso dal corrispondente della BBC è raccapricciante.
I crimini di guerra si accumulano giorno dopo giorno, come le salme nelle fosse comuni.Ma le donne danno vita anche nelle tenebre della devastazione: lo hanno continuato a fa...
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Qual è il valore dell’anno così particolare che ci si spalanca davanti?Senza pretendere di anticipare il desiderio di Dio per noi, che chissà quale “grazia”, quale dono vorrà farci, possiamo dire che questo sarà un tempo per fermarci, per ricordare, per ringraziare e per valutare dopo aver prestato ascolto dentro e fuori di noi; dentro e fuori della nostra congregazione.Dentro, perché viviamo un momento di grandi trasformazioni che richiede attenzione, valutazione, fede e audacia. Fuori, perché è indispensabile ascoltare con cuore attento la realtà e la storia del nostro tempo, così da poter scorgere nuov...
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150 anni di vita chiedono di essere ascoltati perché hanno molto da offrire, soprattutto se attraversati da donne che hanno vissuto in società maschiliste dentro una Chiesa spiccatamente clericale. Il 2022, per noi Suore Missionarie Comboniane, ufficialmente Pie Madri della Nigrizia, segna il 150° dei primi passi.Sono inizi talmente discreti da non avere neppure una data ufficiale, ma ci piace associarli a quella risposta che giovani donne hanno dato all’appello appassionato di un missionario che, per esperienza diretta, aveva compreso il loro valore. Era Daniele Comboni, prete dell’Istituto Mazza di Verona, sopravvissuto a una spedizione missionaria in Sudan, a...
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A Nairobi gli stranieri sono spesso accolti da giovani in costume masai, ma che masai non sono: è il loro “lavoro”, vista l’attrazione che esercitano sui turisti le bellezze naturalistiche ed etniche del Paese, di cui il Masai in costume è diventato un’icona
Origini e sviluppiIl Kenya è molto di più di quello che i viaggi turistici mostrano. Le sue bellezze, anzitutto umane, e le sue profonde contraddizioni, ancora anzitutto umane, costellano la sua storia. È abitato da una molteplicità di etnie con origini bantu, nilotiche e cuscitiche. Nel 1999 erano Kikuyu (23,1%), Luo (16,9%), Kamba (13%), Kalenjin (10,7%), Kisii (8,4%), ...
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Mi chiamo Carmen González, sono missionaria comboniana dal 1969, e dal 1971 ho vissuto in vari Paesi dell’America Latina, condividendo la mia vita e la mia fede con un popolo gioioso, pieno di speranza e di vita. Dal 2001 al 2011 sono rimasta in Spagna, mio Paese di origine, per un servizio alla congregazione. Sono stati anni di grande dinamismo e discernimento perché ci siamo sentite chiamate a rivedere e valutare la nostra vita in risposta ai cambiamenti della società, della missione e anche della nostra congregazione.
Entro la riflessione, durata anni, è emersa la necessità di “ridisegnare” la nostra presenza, dando priorità a &...
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La presenza comboniana in Portogallo è frutto della passione missionaria di José da Cruz Moreira Pinto, vescovo di Viseu, piccola e antica cittadina nel Nord del Paese: dal 1947 vi accoglie i missionari comboniani. Già nel 1955 le comboniane destinate al Mozambico, ospiti dei comboniani e delle suore del seminario, transitano da Viseu per apprendere il portoghese, ma la prima comunità sarà aperta soltanto nel 1964, a seguito dell’espulsione dal Sudan. Giulietta Corti, Albertina Modenese, Malvina Vallenari, Iselda Rossi e Teresina Minelli la inaugurano ufficialmente il 1° gennaio 1965 dentro il seminario comboniano di Viseu, dove sono responsabili ...
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