Una sfida generativaVoglio cominciare dal perché ho scelto di partecipare a questa esperienza. Credo, infatti, che le risposte vere ai nostri perché ci smuovano nel profondo e ci mettano di fronte a quello che noi realmente siamo. Io ho partecipato perché volevo vivere un’esperienza forte che non ero riuscita, per vari motivi, a vivere gli anni passati. Nello scegliere il cosa, il quando e il dove mi sono sentita attratta dalle parole “stile” e “vita” che insieme rappresentano un impegno a lungo termine, ovvero un impegno per tutta la vita. E non è facile, soprattutto nella società “liquida” di oggi, prendere un im... leggi tutto
E mentre all’Ilva di Taranto gli operai, ma non solo loro, pagano per l’irresponsabilità di una classe dirigente incapace di fare i conti – non da oggi e non da ieri – con il rapporto lavoro e ambiente, avendo puntato tutto sulle magnifiche sorti e progressive dello sviluppo senza rispetto alcuno per la salute, nel continente latinoamericano corruzione e ingiustizia sociale, evasione fiscale e crescita delle diseguaglianze, promesse mancate della democrazia, indecorosità dei gruppi dirigenti, spingono la Bolivia, come la piccola Haiti, a dire “basta”. La punta dell’iceberg di tante contraddizioni è il Cile dove l’ultima ma... leggi tutto
Il Sud Sudan è tuttora dilaniato da una guerra civile che si trascina da oltre mezzo secolo. Queste pagine non osano svelare gli intricati retroscena di tanta sofferenza, subita e inferta. Svelano semplicemente incontri fugaci e relazioni intense, vissute e raccontate con grande umiltà. È un modesto tributo a quelle donne che, senza atteggiarsi a eroine, hanno assunto su di sé il desiderio di riscatto di tante e tanti giovani che nel Sudan meridionale hanno avuto la sorte di nascere. 1919: le prime donne europeeLe cinque comboniane che inaugurarono la comunità di Wau furono Rosa Facci, Valentina Cederle, Clelia Donà, Brigida Carrettoni e Rosilde Gia... leggi tutto

CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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