Mercoledì, 31 Agosto 2022 20:30

Passione comboniana: rigenerare la vita!

Silvia Sartori, classe 1975 e Pia Madre della Nigrizia dal 2010, vive da allora tra Ecuador e Perù

Sono nata a Piove di Sacco (Pd) e la mia famiglia è formata dai miei genitori, Adriana e Flavio, e da mio fratello Marco. A Padova mi sono laureata in Lingue e Letterature straniere per unire le mie grandi passioni: l’arte e l’educazione. Mi immaginavo guida turistica, insegnante o magari impegnata in progetti sociali con minori migranti. La mia gioventù è stata segnata dal cammino scout e proprio l’esperienza vissuta come scout con un bambino ammalato in un orfanotrofio della Romania ha sollecitato in me la passione tutta comboniana per “rigenerare la vita”.

FINESTRE DA SPALANCARE
Le Suore missionarie comboniane le ho conosciute grazie al cammino Giovani impegno missionario (Gim) di Padova: a 24 anni, guardavo il mondo dalla mia “piccola finestra” cercando autenticità ed essenzialità. In quegli anni, con l’impeto del vento, altre finestre si spalancano ed entrano popoli che non conoscevo, afflitti da guerra, povertà e ingiustizia.

Così comincio a innamorarmi dei valori proposti da Gesù di Nazaret e desidero contemplarlo nel volto di coloro che rimangono ai margini. Durante gli incontri del Gim, missionarie e missionari di passaggio offrono la loro testimonianza e le rughe che solcano i loro visi diventano per me i più bei libri da leggere.

OGNUNA È SÉ STESSA, MA…
Dopo la laurea vivo un anno di volontariato sociale a Padova e vengo più a contatto con la comunità delle comboniane del “Centro mondo amico”, realtà diocesana che ospitava donne vulnerabili di varia nazionalità. Le suore vivevano in quella struttura e la gestivano. Ognuna era sé stessa, con la sua storia, esperienza e cultura, ma c’era qualcosa che le univa tutte: il desiderio di servire il prossimo.

Questo loro modo di “essere” mi è piaciuto molto, come pure ascoltare le loro riflessioni e preghiere, semplici e profonde, quando il sabato pomeriggio condividevo con la comunità la lettura del Vangelo domenicale. Così, a poco a poco, matura la mia vocazione comboniana, che suor Maria Teresa Traina accompagna con fiducia: nel 2006 inizio la prima tappa di formazione missionaria a Granada (Spagna) e nel 2008 continuo con il noviziato a Milano, dove suor Pompea Cornacchia, mia formatrice, mi rivela il segreto della gioia: amare con gratuità.

PIA MADRE DELLA NIGRIZIA… IN AMERICA LATINA
Nel 2010, subito dopo la prima professione, arrivo in Ecuador: per quattro anni ho vissuto con la popolazione afrodiscendente a San Lorenzo, come insegnante di religione e vice-delegata del vescovo. In quella missione suor Mariangela Sardi è stata per me testimone preziosa di servizio, fermezza, libertà e fedeltà nell’osare cammini nuovi. A San Lorenzo ha fondato l’istituto Nuevos Pasos per bambini e bambine diversamente abili, rivelando in modo sorprendente, per quel contesto, la loro potenzialità e dignità. Del popolo afroecuadoriano ho ammirato il fatto che secoli di sofferenza ed esclusione non gli hanno impedito di procedere con forza, allegria e creatività.

Da sette anni sono in Perù, a Lima. Nella comunità di Pamplona Alta ho partecipato a un progetto per l’infanzia, “Casitas”, volto a prevenire la violenza e promuovere valori umani, spirituali e la difesa dei diritti.

Oggi seguo la pastorale giovanile comboniana, il progetto delle cucine parrocchiali in zone ad altissima incidenza di tubercolosi, accompagno giovani donne interessate alla missione, e suor Carmen Martín Salguero mi testimonia il “far causa comune” con la gente.

RADICI SANTE E NUOVE GEMME
Tantissime suore comboniane hanno segnato il mio cammino; pressoché tutte quelle che ho incontrato mi hanno lasciato in qualche modo degli insegnamenti: la radicalità, la vicinanza alla gente, la creatività, la fede.

Per me la congregazione è come un grande albero: l’incertezza che viviamo in questo momento sembra far cadere tutte le sue foglie, ma ha “radici sante” che lo alimentano. Il giubileo mi invita a percepire la forza di queste radici, e ad attendere con speranza le gemme nuove che stanno per nascere.

CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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