Giovedì, 25 Novembre 2021 20:08

Care donne, che la violenza non schiaccia

25 novembre: Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, ma anche giornata delle donne che superano le violenze con ostinata determinazione.

Questa data non si limita a denunciare la violenza di una dittatura che il 25 novembre 1960 trucidò Patria, Minerva e María Teresa Mirabal, attiviste della Repubblica Domenicana che contestavano apertamente il governo di Rafael Leonidas Trujillo. Con l’auto si stavano recando in carcere a visitare i mariti di Minerva e María Teresa: gli agenti del governo le fermano, le torturano a morte e le gettano in un burrone per simulare un incidente.

La violenza che uccide è soltanto la più eclatante di quelle che le donne subiscono, perché le violenze sono multiple e l’Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne lo esprime già per scelta nel proprio nome.

In Italia una violenza sottile esclude ancora la madre dal nome di figli e figlie: la campagna sul “cognome materno” la denuncia e offre strumenti legali per superarla.

Rispetto a uomini e ragazzi, ci sono motivi ulteriori che costringono molte donne e ragazze a fuggire dal proprio Paese: in Afghanistan sono recluse in casa e milioni ragazze non possono più andare a scuola se hanno più di 13 anni; e che dire delle tante giovani costrette alla mutilazione genitale in varie parti del mondo?

La campagna Feminist Asylum lo ricorda e invita a provvedere la dovuta attenzione.

Femminicidi e percosse “domestiche” si assommano alla mentalità distorta, in Italia ancora molto diffusa, che relega a ruoli marginali e subordinati donne molto competenti: è una violenza che non sparge sangue ma provoca danni gravi a loro e… a tutta la società!

Perché sono le donne che aiutano a risolvere i conflitti armati, al punto che la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu 1325 dell’anno 2000 favorisce la prospettiva di genere nei processi decisionali. Anche in altre “emergenze” l’apporto delle donne in ruoli decisionali è risultato prezioso, come attesta un articolo del 2020 sulla gestione della pandemia.

E che dire delle donne che mantengono in vita l’umanità provvedendo cibo sano? La campagna delle donne contadine contro la fame e la violenza lo grida proprio oggi.

E allora, care donne, il 25 novembre ci ricorda che attraversate lo scempio della violenza, anche quella che non subite, e riuscite a curarla con ostinata determinazione!

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Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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