Venerdì, 26 Maggio 2017 06:32

Ancora il silenzio dell'Africa

Oggi è la giornata dell’Africa.

Una ricorrenza in sordina, con un evento alla Farnesina e qualche rara menzione sui media. Così, anche oggi, il “continente nero” è assente dalle cronache. Si ricordano soltanto le vittime dell’ennesimo naufragio nel Mediterraneo.

L’Africa, quella subsahariana in particolare, rimane ancora ai margini.
Chi la conosce?
Già se ne parla pochissimo, e quel poco è pervaso da stereotipi di fame, guerre e miseria.

Dal 1963 la giornata dell’Africa ricorre il 25 maggio, fondazione dell'Organizzazione dell'unità africana, rinominata nel 2002 Unione africana. Un cammino di crescita tortuoso per la vita del continente, perché le sue ingenti risorse naturali fanno gola a interessi rapaci di economia e finanza, mentre la popolazione soffre.

Quest’anno la giornata è dedicata ai giovani.

Un semplice paragone salta agli occhi.

Le 22 vittime dell’attentato di Manchester erano giovani e giovanissime, dilaniate da un famigerato ordigno esplosivo. I loro volti ed i loro nomi hanno costellato in questi giorni i telegiornali. La loro giovane vita, rubata troppo presto, è divenuta anche oggetto dell’editoriale della direttrice del TG2, Ida Colucci.

Dal giugno 2011 centinaia di giovani e giovanissime delle popolazioni Nuba sono state bersaglio di micidiali bombe a grappolo, lanciate dal governo del Sudan, sebbene fossero state vietate a livello internazionale dal 2008.
Erano ragazze e giovani donne che andavano a cercare acqua o legna per cucinare quel poco di cibo che ancora c’era. I loro volti sono rimasti ignoti. Rarissime da allora le menzioni sui media italiani, negli Usa spicca la denuncia di George Clooney e del vescovo Macram. Poi il silenzio.

Ma il popolo Nuba resiste, ancora oggi, con una determinazione che sorprende.

Lo stesso silenzio avvolge i giovani e le giovani di Somalia, Eritrea, Sud Sudan, Repubblica centrafricana, Repubblica democratica del Congo, e tante altre aree “di crisi” che deturpano l’Africa. Però l’energia vitale di questa "popolazione giovane" sorprende.

Per questo è bene ricordare che oggi è la giornata dell’Africa.

CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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