Davos 2023: quale “cooperazione” per cambiare l’economia? Protesta di giovani a COP26 FFF
Domenica, 15 Gennaio 2023 16:47

Davos 2023: quale “cooperazione” per cambiare l’economia?

Dal 16 al 20 gennaio 2023 la rinomata località sciistica di Davos ospita in Svizzera ben 2.700 esponenti di governi, istituti bancari e grandi imprese

Tra loro 52 capi di Stato, il segretario generale dell’Onu, il direttore generale dell’Oms, la direttrice del Fondo monetario internazionale e quella dell’Organizzazione mondiale del commercio, la presidente della Bce e ben 1.500 manager in rappresentanza di 700 aziende.

Il tema, “La cooperazione in un mondo frammentato”, è intrigante ma le prospettive molto meno, perché anche la partecipazione della società civile, molto contenuta sebbene ampiamente sbandierata dagli organizzatori, potrà influenzare le decisioni politiche ed economiche?
Chi condiziona Davos, come già COP23 che lo scorso novembre ha dibattuto sull’emergenza climatica, sono le potenti aziende multinazionali e i loro scandalosi profitti.

Si è ripetuto fino allo sfinimento che la sostenibilità della vita umana e di tante altri organismi dipende da una drastica riduzione delle emissioni di gas climalteranti, come anidride carbonica e metano. È la stessa ricerca scientifica a dimostrarlo, eppure miopi interessi economici hanno la meglio su scelte più lungimiranti che chiedono anzitutto di rivedere stili di vita consumistici e distruttivi.

In conseguenza alla feroce aggressione dell’Ucraina, anche quest’anno la Federazione Russa è esclusa dal vertice di Davos, ma se la finalità è raccogliere i brandelli di una “fiducia” più che lacerata per rilanciare una “cooperazione” benefica, escludere chi crea problemi può essere la via da seguire?

Le richieste per cambiare l’economia e renderla più sostenibile e più giusta non mancano: c’è chi chiede di disinvestire dalle fonti fossili, chi protesta e lancia appelli per bloccare l’apertura di nuovi siti fossili di estrazione.
Gli appelli della società civile sono già confermati da azioni che prospettano cambiamenti possibili, forse apparentemente insignificanti ma capaci di avviare un vero cambiamento: di mentalità, di relazioni, di stili di vita.
Un convegno su nuovi modi di produrre e consumare energia ne ha parlato il 13 gennaio a Trapani. Eventi simili sulle Comunità energetiche rinnovabili si svolgono da tempo in altre parti d’Italia, interessando gruppi di cittadinanza e anche piccole e medie imprese. La Regione Lazio ha da poco pubblicato il bando che ne finanzia gli studi di fattibilità.
Anche il Movimento Laudato si’, che il 15 gennaio ha celebrato 8 anni di vita, continua a diffondere in tutti i continenti scelte di ecologia integrale.

I progressi sono lenti, ma ci sono, e incoraggiano a non rassegnarsi: con azioni di “cittadinanza” che riescono davvero a cooperare, anche un’altra energia diventa possibile!

Last modified on Domenica, 15 Gennaio 2023 17:50

CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

Leggi Tutto

Instagram

YOUTUBE

All for Joomla All for Webmasters
Utilizziamo i cookies per facilitare una migliore esperienza sul nostro sito. Se continui la navigazione riteniamo confermato il tuo assenso. Clicca qui per sapere di più sulla policy.