Dall’Afghanistan arriva la notizia che il nuovo governo talebano ha deciso di chiudere il ministero per gli Affari Femminili per sostituirlo con quello della Promozione della virtù e la Prevenzione del vizio. E così chiude l’unico ministero, istituito nel 2001, che aveva garantito a migliaia di donne e famiglie di poter sperare in un futuro migliore. Il lavoro di Sima Samar e delle altre ministre che hanno ricoperto questa carica aveva permesso a tante donne e ragazze di studiare, di emanciparsi da tradizioni ancestrali che le volevano costrette in casa, e di entrare nel mercato del lavoro.Chiuderlo è come segnare la fine di un’era. Ancor più p... leggi tutto
Nel 1975 lo Zambia era ancora in prevalenza un Paese agricolo. Nella capitale, Lusaka, la gente arrivava in massa dai villaggi sperando di trovare un lavoro meno gravoso e fare fortuna. Dal punto di vista economico, erano anni difficili. Prima di tutto, l’educazioneIn questo contesto matura l’iniziativa della Chiesa che, attraverso vari istituti religiosi, cerca di sostenere in città la fede che la gente aveva ricevuto nelle rispettive zone rurali. Noi comboniane abbiamo dato priorità all’istruzione, specialmente delle donne e delle ragazze: l’80% di loro non sapeva leggere né scrivere. Le Chiese cristiane erano punti di aggregazione, sia umana s... leggi tutto
Tutto è iniziato con un invito ad Aden, 1950. Tre anni dopo, un altro invito: per il Bahrein. Entrambi erano protettorati britannici, divenuti indipendenti rispettivamente nel 1963 e nel 1971.Nel 1968 siamo state chiamate a Dubai, e nel 2002 a Fujayrah.Scuole confessionali, apertamente cristiane, in un mondo assolutamente musulmano sono di per sé un indice del livello di tolleranza, seppur non di spassionata accettazione delle stesse, di questi Paesi. La nostra presenza è stata apprezzata per la qualità dell’insegnamento, comprovata da ottimi risultati a livello internazionale. Tanti ministri del governo di Aden, Bahrein e Dubai sono stati nostri alunni. Va... leggi tutto
L’assimilazionismo, però, non dà conto di tutti i cambiamenti culturali che avvengono in una società caratterizzata dalle migrazioni, qual è quella italiana oggi.Le migrazioni e il conseguente incontro tra autoctoni e immigrati generano cambiamenti sia nella cultura di chi arriva, sia nella cultura di chi accoglie. Quindi l’integrazione implica uno sforzo e un impegno da entrambe le parti, e allora può essere interessante capovolgere la prospettiva: quali sono le caratteristiche degli autoctoni che influenzano i processi di integrazione degli immigrati? Paura, anzituttoUna ricerca pubblicata nell’ottobre 2018 da Caritas Italiana e da Il R... leggi tutto
Per le bambine, accedere all’istruzione significa poter attivare processi di emancipazione e poter essere effettivamente più libere nella vita adulta. Come ha magistralmente argomentato il premio Nobel Amartya Sen, è più probabile che una bambina che ha studiato possa, da adulta, lavorare fuori casa ed esercitare maggior potere sulle scelte che coinvolgono la proria vita e quella dei figli. L’istruzione rende inoltre le donne meno vulnerabili anche a matrimoni combinati nell’infanzia, gravidanze indesiderate e violenze.Per questo approfondiamo la scolarità fra i migranti minori di età, con una prospettiva di genere. Bambine discriminateSu... leggi tutto
Nel 2012, la giovane pakistana Malala Yousafzai è diventata molto conosciuta nel mondo per aver ricevuto un attacco da parte dei talebani, sull’autobus con cui tornava da scuola, solo per aver parlato pubblicamente del diritto all’istruzione per le ragazze. Invece di metterla a tacere, l’attacco talebano non ha fatto altro che incoraggiare le giovani pachistane a parlare ancora di più del diritto allo studio.UN News l’ha intervistata per saperne di più a proposito del suo nuovo ruolo. Messaggero di pace è una carica importante. Come ti vedi in questo ruolo?Sono molto onorata di avere ricevuto questo titolo di Messaggera di pace. Per me &eg... leggi tutto

CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

Leggi Tutto

Instagram

YOUTUBE

All for Joomla All for Webmasters
Utilizziamo i cookies per facilitare una migliore esperienza sul nostro sito. Se continui la navigazione riteniamo confermato il tuo assenso. Clicca qui per sapere di più sulla policy.