Dall’Afghanistan arriva la notizia che il nuovo governo talebano ha deciso di chiudere il ministero per gli Affari Femminili per sostituirlo con quello della Promozione della virtù e la Prevenzione del vizio.
E così chiude l’unico ministero, istituito nel 2001, che aveva garantito a migliaia di donne e famiglie di poter sperare in un futuro migliore. Il lavoro di Sima Samar e delle altre ministre che hanno ricoperto questa carica aveva permesso a tante donne e ragazze di studiare, di emanciparsi da tradizioni ancestrali che le volevano costrette in casa, e di entrare nel mercato del lavoro.
Chiuderlo è come segnare la fine di un’era.
Ancor più perché la chiusura del ministero arriva a braccetto con una nuova disposizione: le ragazze possono tornare a scuola, ma solo per chi frequenta le elementari. Sembra infatti che quelle dalle medie in poi debbano restare a casa, ma non è ancora chiaro che cosa sarà di loro.
In questo contesto dai contorni bui e ancora troppo indefiniti, oggi vogliamo guardare a un mondo arabo che incoraggia le donne: Masdar City.
Masdar City, negli Emirati Arabi Uniti, è una città-laboratorio completamente ecosostenibile grazie all’attivazione di tecnologie Green e alla scelta di una vita in armonia con l’ambiente. Oltre questi obiettivi, che nascono nel 2006 - anno do fondazione della città - da qualche giorno sembra che sia stato introdotto un nuovo progetto business esclusivamente pensato per tutte le donne imprenditrici, per supportare ulteriormente la crescita delle aziende guidate da donne negli Emirati Arabi Uniti.
Fin dal suo inizio, Masdar ha valutato l’importanza fondamentale delle donne e a questo riguardo, nel 2017, il governo degli Emirati Arabi Uniti ha promesso 50 milioni di dollari al fondo Women Entrepreneurs Finance Initiative e ha introdotto diverse iniziative per incoraggiare l’imprenditoria femminile, tra cui l’Abu Dhabi Businesswomen Council. Sicuramente un altro bel passo avanti, ma le trasformazioni profonde nella società degli Emirati si vedono anno per anno osservando, ad esempio, che ormai il 70%dei laureati negli Eau è costituito da donne.
E dal prossimo anno, a queste si uniranno anche le donne che si laureeranno alla Mohamed bin Zayed University of Artificial Intelligence, che ha sede proprio a Masdar City (Mbzuai): la prima università al mondo dedicata allo studio dell’intelligenza artificiale per il progresso della transizione verde mondiale.
“A Masdar City, che è l’hub regionale per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie e soluzioni incentrate sulla sostenibilità - spiega Masara Alameiri, direttore ad interim - le donne sono i motori chiave dei progressi pionieristici che vengono compiuti qui nei settori dell’intelligenza artificiale, dell’energia pulita, della salute, dell’alimentazione, di sicurezza, mobilità, acqua e sviluppo urbano sostenibile”.
Masdar City riconosce il loro ruolo vitale e offre un’opzione commerciale competitiva che consentirà a un numero ancora maggiore di donne di stabilire le proprie aziende lì. Per questo ci auguriamo che Masdar possa essere un modello che sappia e riesca ad esportare - non solo ad elevare al proprio interno - la fondamentale necessità di educare le donne e coinvolgerle nello sviluppo del benessere di tutte e di tutti. Compresa la Terra.