Mercoledì, 30 Agosto 2017 15:05

Volti di missione

Questo numero introduce due eventi singolari: la conclusione del quinto centenario della Riforma, prima celebrazione ecumenica di questa ricorrenza nella storia della cristianità, e il primo Festival nazionale della Missione, frutto di una collaborazione finora inedita in Italia.

Entrambi gli avvenimenti ricorrono in ottobre, mese missionario.

Il dossier raccoglie le ferite inferte dal connubio Chiesa-potere, sfociato nella protesta della Riforma, a sua volta strumentalizzata da ansie di controllo e rivendicazioni di autonomia. In un’Europa in fermento, Lutero ha inconsapevolmente contribuito al crollo del Sacro Romano Impero, frutto di uno sciame di conflitti che per secoli hanno alimentato astio e sfiducia. Anche fra le denominazioni cristiane.

Eppure oggi, dopo 500 anni, la Riforma viene celebrata insieme da tante Chiese protestanti e dalla Chiesa cattolica grazie anche alla “missione”. Il movimento ecumenico è infatti frutto di un disagio missionario: portare il Vangelo creando fratture anziché comunione. Uno scandalo che nel 1910, dalle “terre di missione”, come erano chiamate, ha motivato graduali passi di riconciliazione. In queste pagine li raccontano voci di donne, in un intreccio ecumenico che esalta il dialogo della vita, lieto di affrontare insieme sfide condivise, perché la missione è energia trasformante.

Nella molteplicità di esperienze cristiane cresciute fianco a fianco, è scaturita nel secolo scorso l’esigenza di preservare insieme la dignità umana: in Sudafrica per scalfire l’apartheid; in Kenya per promuovere la revisione della Costituzione e sottrarre terreno a una dittatura di fatto; in Sudan, Repubblica democratica del Congo, Uganda, per incoraggiare la pace… La lista sarebbe lunga.

In questi Paesi le Chiese cristiane hanno lasciato i luoghi di culto per riversarsi insieme nelle strade e completare il loro servizio educativo, sanitario e di contrasto alla povertà, con prese di posizione squisitamente politiche. Insieme. 
E talvolta hanno pagato con la vita il coraggio di tali scelte.

Un intreccio ecumenico tardivo in Paesi, come Italia o Regno Unito, dove una sola denominazione ha prevalso per secoli, relegando ai margini le altre. In Italia l’iniziativa ecumenica prende origine nel 1947 da una donna, Maria Vingiani, fondatrice del Segretariato attività ecumeniche (Sae).

Missione e dialogo. Gioia di confrontarsi con la complessità del mondo, senza scandalizzarsi per le differenze di metodo, di forma, di interessi. Purché la vita cresca.

Così anche il primo Festival della Missione, che si svolge a Brescia dal 12 al 15 ottobre 2017, diventa un esperimento all’insegna di differenze che non separano. Prende forma con molteplici articolazioni, perché la missione ha tanti volti, spesso molto diversi, come i popoli del mondo. E fa luce su donne che hanno preso e prendono l’iniziativa di creare luoghi rigeneranti.
Ne troverete molti anche in queste pagine: dalla cooperativa sociale Quid di Verona, all’ospedale San Daniele Comboni di Wau, città del Sud Sudan oggi soffocata da una guerra ignorata dai media, ma che papa Francesco non dimentica. Ne ha fatto oggetto di particolare attenzione con l’iniziativa “Il Papa per il Sud Sudan”.

Missione e accoglienza. In questo meritano una menzione particolare due amici di vecchia data: “donmarcodonroberto”. Dal 2009 hanno arricchito queste pagine con i loro sogni. Ora è giunto il momento di imboccare strade diverse. Non facile per i due co-parroci che, a Verona, hanno vissuto diciotto anni “in tandem” a San Nicolò all’Arena. Combonifem li ringrazia per il gusto aperto e accogliente delle loro parole e delle loro iniziative. Davvero una bella missione!

Perché, come ricorda papa Francesco: «La missione ispira una spiritualità di continuo esodo, pellegrinaggio ed esilio».

Last modified on Venerdì, 01 Settembre 2017 04:47

CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

Leggi Tutto

Instagram

YOUTUBE

All for Joomla All for Webmasters
Utilizziamo i cookies per facilitare una migliore esperienza sul nostro sito. Se continui la navigazione riteniamo confermato il tuo assenso. Clicca qui per sapere di più sulla policy.