Il Mozambico è devastato anche dal riscaldamento globale: nel marzo 2019 il ciclone Idai ha distrutto la città di Beira e le zone circostanti, causando quasi 1.000 morti e decine di migliaia di profughi. Un mese dopo il ciclone Kenneth si abbatte sul Nord del Paese, distruggendo parte della provincia di Cabo Delgado.
Per sensibilizzare la popolazione sulla cura della “casa comune”, le Suore missionarie comboniane hanno dedicato ai gruppi giovanili un programma che attinge all’enciclica Laudato si’ (LS): durante la pandemia hanno coinvolto una ventina di giovani nel corso online per Animatori LS offerto dall’omonimo Movimento globale. Dopo vari incontri su cambiamenti climatici, creazione nella Bibbia e nuovi stili di vita, nella diocesi di Nampula sono maturate varie iniziative:
· incontri per far conoscere in varie parrocchie la LS a piccoli gruppi di giovani, che si sono poi attivati in campagne di pulizia del quartiere e nel piantare alberi;
· formazione di un Circolo LS via whatsapp, con incontri di approfondimento dell’enciclica e di preghiera per il creato.
Alcune giovani del gruppo hanno anche confezionato borse di stoffa che vendono a un prezzo simbolico per indurre le persone a non usare più sacchetti di plastica.
A Nampula, il Circolo continua a sensibilizzare gruppi giovanili a prendersi cura della creazione, contrastando la deforestazione e le discariche che infestano le vie della città. Nel 2022, in collaborazione con la Commissione diocesana di dialogo interreligioso, il gruppo Animatori LS ha partecipato al festival giovanile e alle Giornate nazionali della Gioventù, presentando canti e poemi sulla Madre Terra in cui “tutto è connesso”. Oltre a canti e rappresentazioni teatrali, il gruppo ha creato una “capulana”, una stoffa che le donne usano come gonna o come coperta. Disegnata da una suora comboniana, ha al centro il mondo e la “casa comune”. Essendo usata come vestito, la capulana cammina per le strade portando ovunque il suo messaggio.
La missione di convertirci alla cura del creato è faticosa e impegnativa, perché implica di cambiare abitudini e stili di vita, ma giovani che continuano a sensibilizzare altri giovani, e anche adulti, per vivere più in sintonia tra noi e con tutta la creazione sono anche un bel tributo a suor Maria De Coppi, e alla sua cura della Terra.