Alimentato dalla poca conoscenza e dalla disinformazione diffusa dai media, in Occidente prevale il pregiudizio che considera l’islam una religione violenta e misogina; ma il pregiudizio è nutrito anche dalla pratica di persone provenienti da Paesi a maggioranza musulmana, che osservano più le tradizioni del loro gruppo sociale che non l’islam dei testi. Una diffusa subcultura musulmana sessista e fortemente discriminatoria nei confronti delle donne è di supporto al maschilismo già presente nelle società di provenienza, poiché il patriarcato domina – in misura diversa – le società arabe, africane e asiatiche, quali che ... leggi tutto
A partire dal 1850, nel Movimento di Santità furono molte le donne che ministrarono come missionarie e insegnanti di catechismo. Fra loro va ricordata Alma Bridwell White, la prima donna a diventare vescovo negli Stati Uniti, che fondò la Pillar of Fire Church e si batté per l’uguaglianza delle donne protestanti.Già dal 1900 Charles Fox Parham, il “padre” del movimento pentecostale negli Stati Uniti, preparava e inviava donne a fondare Chiese e servire come pastore. Nel 1906 William Joseph Seymour portò il movimento di Parham dal Kansas a Los Angeles e fondò la missione di Azusa Street, che divenne una congregazione interrazziale in... leggi tutto
Nell’antichità, la donna ebrea era esclusa da gran parte della vita comunitaria e spesso relegata fra le pareti domestiche, sottomessa al padre o al marito. Le esemplari donne ebree della Bibbia rappresentano un’importante eccezione in quanto posero le basi per una trasformazione del ruolo e dell’immaginario femminile.Con il Medioevo si designarono due sfere di civilizzazione molto diverse tra loro: il mondo occidentale e quello orientale. Le differenti situazioni socio-culturali ed economiche che si delinearono per le varie comunità ebraiche costituirono un fattore determinante nell’evoluzione dello status della donna. Interpretazioni moltepliciIn cons... leggi tutto
Nel buddhismo non c’è un’esplicita teoria a favore della donna e sono presenti aspetti misogini e ambivalenti dal punto di vista socio-culturale e istituzionalizzato, che si sono storicamente affermati in Paesi a maggioranza buddhista.Le donne sono state ammesse nell’ordine monastico dopo molte insistenze e con una regola più restrittiva di quella maschile, ma è stato un atto notevole da parte del Buddha, oltre 2.500 anni fa, includere le donne negli insegnamenti in una società patriarcale che le vedeva portatrici di pochi diritti in materia di istruzione e pratiche religiose.Nelle Scuole del buddhismo Theravada diffuso nel Sud-est asiatico, gli ... leggi tutto
Violenza è ignorare il dolore dell’altro, è mancanza di ascolto, fino ad arrivare alle manifestazioni più eclatanti in cui si priva l’altro della libertà, della dignità, o lo si ferisce mentalmente e fisicamente. Considerare la violenza estinta in una religione o in una comunità sarebbe non solo una pura utopia, ma anche una tremenda ingenuità! La stessa frenesia che domina la società contemporanea è, a detta di molti illuminati, una forma di violenza.Il Mahatma Gandhi, ritenuto solitamente una delle massime figure della nonviolenza, era solito ripetere: «Nessuno può farmi del male senza il mio permesso&r... leggi tutto
Siamo un organismo cresciuto dal basso, a partire da donne della base femminile delle comunità religiose, nato sotto lo stimolo del documento Contro la violenza sulle donne: un appello alle Chiese cristiane in Italia, firmato nel marzo 2015 da rappresentanti di dieci Chiese cristiane: un atto significativo promosso dalle Chiese evangeliche e originariamente dalle donne di quel mondo, cui riconosco un debito enorme. Iniziativa di donne credentiL’Osservatorio è frutto di uno spontaneo aggregarsi, non per emanazione dall’alto, istituzionale, ma per desiderio di alcune, che per il progetto nutrivano sia necessità che passione. Il cuore si incardina nel rompere i... leggi tutto
Queste pagine sono dense di vissuto.Scaturiscono da donne “credenti”, ricche della forza interiore che la fede dona. Insieme, sono impegnate a «rompere il silenzio sulle responsabilità delle religioni in merito alle violenze sulle donne: tutte le religioni, nessuna esclusa» – come precisa la conclusione di Paola Cavallari, coordinatrice dell’Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne nato a Bologna il 14 marzo 2019. I contributi sono scritti da donne dell’Osservatorio, che fanno esperienza diretta delle luci e delle ombre della propria religione e, con grande libertà, esprimono su di essa una critica sincera e altretta... leggi tutto

CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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