Tutte e tutti abbiamo vissuto il tempo della pandemia e ancora lo stiamo vivendo, e pensiamo ai Paesi dove i vaccini non sono ancora disponibili per tutta la popolazione.Le conseguenze della pandemia hanno inciso sulle nostre famiglie e comunità, sui popoli e le comunità locali con le quali viviamo, sui nostri corpi e sulle nostre biografie. Per questo ci interroghiamo sul presente e sulla visione di futuro da nutrire. Ripensare il presente e guardare al futuroLa parola “sinodalità” sta entrando sempre più nel nostro linguaggio ecclesiale, ma non è una parola nuova. La Uisg l’ha assunta come sfida per la prossima Assemblea plenaria conden... leggi tutto
Nel delineare il progetto di Italia che verrà, il Piano Nazionale di ripresa e resilienza, «delude le aspettative delle donne ma anche i propri propositi di mobilitare le energie femminili ripercorrendo schemi e politiche già viste». La riflessione è di Susanna Camusso, responsabile delle Politiche di genere della Cgil. Nel Piano, la parola donna/donne è usata ben 61 volte, la parola cura circa 40: una nozione, quella della “cura”, che dovrebbe essere associata a un’idea di politica basata sull’interdipendenza e sulla relazione attraverso cui i generi (al plurale!) e le generazioni possono ridisegnare un nuovo modo di stare al ... leggi tutto
Per affrontare la questione ci viene incontro l’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere, che ogni anno, pubblicando il Rapporto sull’indice dell’uguaglianza di genere, aggiorna i dati per tutta l’Unione Europea e per ogni singolo Stato membro.L’indice complessivo, pubblicato l’ottobre scorso e relativo al 2018, è di 67,9 su 100 (considerando 1 la situazione di massima disuguaglianza e 100 la situazione di completa uguaglianza): emerge un valore che cresce molto lentamente, di circa mezzo punto percentuale l’anno: di questo passo, la parità sarà raggiunta tra circa 60 anni.L’indice esprime la sintesi di 6 diversi ... leggi tutto
Nascere donna in alcune parti del mondo è ancora una colpa. Ogni giorno centinaia di migliaia di ragazze sono soggette a pratiche che causano loro danni fisici e psicologici: mutilazioni ai genitali e matrimoni precoci o forzati sono solo i primi esempi. Il tutto accade con la piena conoscenza e il consenso di famiglie, amici e comunità. L’Unfpa, Agenzia delle Nazioni Unite per la salute sessuale e riproduttiva, il 30 giugno ha presentato il suo Rapporto annuale in diretta mondiale. In Italia il Rapporto, intitolato Contro la mia volontà. Affrontare le pratiche dannose per il raggiungimento dell’uguaglianza di genere è stato lanciato da Aidos, Associ... leggi tutto
“Tutti i miei studi economici e politici nel momento del bisogno non mi sono serviti assolutamente a nulla. L’unica cosa che è stata in grado di salvarmi è stato il lavoro a maglia. Sferruzzare di diritto e di rovescio mi ha offerto una strada per uscire dall’abisso in cui ero precipitata, aiutandomi a tirarmene fuori”. A parlare a TPI è Loretta Napoleoni, consulente di governi, economista ed esperta di terrorismo internazionale. Una donna di successo, affermata e potente che racconta a testa alta la sua passione segreta per il lavoro a maglia, un’arte femminile e delicata che le ha salvato la vita e a cui ha dedicato il suo ultimo libro &l... leggi tutto
A un anno dal suo inizio, il Progetto Aisha si sta consolidando nel capoluogo lombardo, dove ha sviluppato anzitutto un’assistenza discreta e fattiva alle donne musulmane vittime di violenza domestica.«Grazie alle nostre differenze riusciamo ad approfondire le tematiche del progetto da prospettive diverse», dice Sara Sayed, del team di coordinamento, costituito da sei donne di età compresa fra i ventidue e i quarant’anni, di fede islamica e con radici algerine, egiziane, palestinesi, siriane e anche italiane.Sara spiega i piccoli passi compiuti in vari ambiti, grazie soprattutto a tanta dedizione e a un forte spirito di collaborazione: «Prima di questo pr... leggi tutto
La nostra cultura, come ogni cultura, è pervasa da stereotipi che spesso ingabbiano le persone in ruoli di dominio o di marginalità. Ci sono “bulli” che aspirano al dominio e potenziano in modo ossessivo la propria forza fisica, e ci sono “pupe” che investono energia e tempo in assillanti cure dimagranti e di bellezza, per sedurre con il proprio corpo. Due cliché che diventano gabbie e sviliscono la vita maschile e femminile, le fanno semplicemente violenza.Ma c’è ben altro nel mondo maschile: ci sono uomini che amano prendersi cura della sposa, della compagna di vita, dei figli, delle figlie e delle persone anziane, in casa e fuori. ... leggi tutto
121 sono stati i femminicidi nel 2016. E anche oggi è stata registrata un'ulteriore aggressione. Per curare la violenza di chi perpetra un femminicidio serve un processo lungo di educazione all’affettività. E c’è chi ci prova.A Parma ci sta provando l’Associazione centro antiviolenza, che da ottobre a dicembre 2016 ha organizzato con successo un corso di formazione per il personale docente delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie e per educatori ed educatrici del territorio. Il precorso, dal titolo “Cultura delle differenze e prevenzione della violenza” ha vista la partecipazione di oltre cento persone. È stato co... leggi tutto
“Dio, patria, famiglia”, una triade che riporta alla memoria il ventennio fascista e che ritorna nei discorsi di piazza, di strada, di bar. Cristina Simonelli l’affronta declinandola al plurale. Perché oggi la mobilità, la globalizzazione, la migrazione ci costringono a rivedere il concetto di patria alla luce dello “straniero”; perché le famiglie sono diventate plurali, così come le forme di genitorialità.  Simonelli cerca di tenere insieme tutto, lo fa andando a declinare genealogie particolari, prima fra tutte quella della Santa Famiglia, che la teologa definisce «icona spaziosa», sottolineando le differenz... leggi tutto
La Rete dei Viandanti ha organizzato lo scorso mese di ottobre a Bologna il suo secondo convegno nazionale, dal titolo Chiesa, di che genere sei? Carismi, ministeri, servizi per un popolo di donne e di uomini. Gli interventi di relatrici, relatori e partecipanti sono stati molto chiari nelle analisi e coraggiosi nel guardare al futuro. Cettina Militello ha ricordato come il Battesimo conferisca a ogni persona i tre doni del Sacerdozio, della Regalità e della Profezia, senza distinzione alcuna di condizione sociale o di sesso. Il Concilio aveva riscoperto questa verità, ma ancora oggi sembra che i tre munera (doni, ndr) siano riferibili solo ai ministri ordinati, la cui funzion... leggi tutto

CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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