Martedì, 30 Novembre 2021 18:36

Come le nostre mucche

Il 12 settembre 1969 Liliana Rivetta ed io partiamo insieme da Venezia, destinazione Uganda.
Con la nave Asia raggiungiamo Mombasa dopo quasi un mese, perché lo stretto di Suez è minato per la Guerra dei sei giorni e noi circumnavighiamo l’Africa. Liliana va a Lira e io in Karamoja, ancora “distretto chiuso”. A Iriri la strada è bloccata e i militari aprono la barriera dopo aver visto i documenti. Ci inoltriamo in una pianura arida coperta di spine e sferzata dal vento.

Arrivo a Kangole a novembre e vi rimango qualche mese per imparare la lingua. Inizio la missione a Moroto il 23 marzo 1970, insieme ad Armida Gariboldi e Alessandrina Negri: sono la prima comboniana che non arriva dal Sudan. Assistita da due ragazze ugandesi, inizio la scuola d’infanzia in inglese con quasi 40 bambini di militari acioli e madi in stanza a Moroto, ma di pomeriggio seguo padre Pellerino che a piedi raggiunge i villaggi karimojong. I bambini concludono il primo anno di scuola con attività che impressionano i genitori, e l’anno seguente ce sono più di 100. Dopo 4 anni lascio la scuola a suor Maria Grazia Neri e per 9 anni mi dedico interamente alla pastorale: visito da sola i villaggi e a Naoi collaboro con padre Antonio La Braca. I giovani sono armati di lance e scudi di pelle, ma non mi sento minacciata. Lascio Moroto dopo 13 anni e continuo il lavoro pastorale a Kaabong. Un giorno il vescovo chiede agli anziani di un villaggio: «Voi rispettate suor Natalina?»; loro rispondono: «La proteggiamo come le nostre mucche!», ovvero ciò che hanno di più prezioso. Ricordo anche l’affetto di una donna: curva e sferzata dal vento zappava la terra. Mentre cammino la saluto, lei mi ferma e mi chiede: «Io devo essere qui per dare cibo alla mia famiglia, ma a te chi te lo fa fare?».

Dopo un breve servizio in Europa dal 1991 al 1995, ho continuato a condividere il Vangelo con i Karimojong: ancora a Moroto, poi a Iriri, Kanawat e Matany. Come insegnante nelle scuole e, soprattutto, visitando i villaggi a piedi, in motorino o in auto. L’ho sempre fatto e continuo a farlo con grande gioia e soddisfazione.

 

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Last modified on Martedì, 30 Novembre 2021 18:41

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