Sono nata a Castel Volturno nel 1999 da madre nigeriana ma cresciuta in una famiglia napoletana a cui sono stata affidata a pochi giorni dalla nascita. Studentessa in Culture digitali e della comunicazione presso l’Università Federico II di Napoli, mi sono sempre interessata ai temi della discriminazione, razzismo e disuguaglianze sociali. A sedici anni ho iniziato la pubblicazione dei miei tre romanzi per la Rizzoli, OVER (2016) OVER 2 (2016) e #TBT Indietro non si torna (2017). Ho deciso successivamente di lasciare i romanzi young adult e di cimentarmi in una scrittura più realistica e autobiografica, che possa dare voce per i ragazzi italiani nati da genitori stranieri...
leggi tutto
Non è facile ricostruire il complesso e variegato mondo delle beghine, vuoi per l’ampiezza temporale del fenomeno (dal XII al XV secolo), vuoi per la sua estensione geografica. Apparse nei Paesi Bassi alla fine del 1100, si diffusero rapidamente soprattutto in Renania, Provenza e Italia settentrionale. Nel panorama dei movimenti religiosi che attraversavano il Medioevo la loro vita fu subito percepita come una novità, generando non poca apprensione nelle gerarchie ecclesiastiche: erano donne laiche dalla forte personalità e dalla cultura non comune, che vollero vivere al di fuori dei chiostri, svolgendo un lavoro manuale e ritrovandosi insieme ad altre donne nella ...
leggi tutto
Nel delineare il progetto di Italia che verrà, il Piano Nazionale di ripresa e resilienza, «delude le aspettative delle donne ma anche i propri propositi di mobilitare le energie femminili ripercorrendo schemi e politiche già viste».
La riflessione è di Susanna Camusso, responsabile delle Politiche di genere della Cgil. Nel Piano, la parola donna/donne è usata ben 61 volte, la parola cura circa 40: una nozione, quella della “cura”, che dovrebbe essere associata a un’idea di politica basata sull’interdipendenza e sulla relazione attraverso cui i generi (al plurale!) e le generazioni possono ridisegnare un nuovo modo di stare al ...
leggi tutto
Non è l’unico caso in cui risulta complicato ottenere informazioni specifiche di genere; questo limite statistico ricorre in tanti altri ambiti di primaria importanza e dovrà essere risolto affinché le politiche volte a ridurre il gender gap, ovvero il divario fra maschi e femmine, non rimangano solo buone intenzioni
Cause in divenireFra le principali cause di migrazioni forzate ci sono i conflitti e l’instabilità politica: non a caso nel 2019 i primi Paesi di provenienza di rifugiati, richiedenti asilo e sfollati interni sono la Siria (6,6 milioni di persone), devastata da una guerra decennale, il Venezuela, afflitto da una grave instabilità p...
leggi tutto
Ilaria Capua, direttrice del Centro di eccellenza One Health dell’Università della Florida, Maria Lodovica Gullino, vicerettrice dell’Università di Torino e direttrice di Agroinnova, e Ilaria Borletti Buitoni, vicepresidente del Fondo ambiente italiano (Fai), sono le iniziatrici del progetto weTree, presentato in modalità online l’8 marzo 2021, Giornata internazionale della donna. La coincidenza non è casuale perché la loro iniziativa coniuga sostenibilità e pari opportunità. «La pandemia ci ha insegnato una cosa importante: ripartiamo dalle donne, dalla ricerca e dalla natura», precisa Maria Lodovica Gullino.Altr...
leggi tutto
She-cession è il neologismo creato per raccontare lo stop dell'economia femminile in questo anno di pandemia. Gli si oppone, in questo momento di “ripartenza”, un termine che ci piace molto di più: la She-covery, un rilancio post crisi, ma al femminile.
Al Women’s Forum Global Meeting 2020 qualche dato positivo, tra i molti non proprio incoraggianti, è venuto fuori grazie un sondaggio realizzato da Ipsos su 3.500 cittadini delle nazioni G7 (Italia, Usa, Germania, Francia, Regno Unito, Canada e Giappone): il 91% considera una priorità superare il gender gap, il 78% sostiene che un maggiore accesso delle donne al settore Stem e Ai potrebbe portare...
leggi tutto
Ogni epoca ha conosciuto il suo male del secolo. Nel Cinquecento l’epidemia della sifilide imperversava in Europa: era scoppiata a Napoli nel 1495, a seguito della venuta in Italia di Carlo VIII, il cui esercito era composto per lo più da migliaia di mercenari con prostitute al seguito. Il ritorno dell’esercito francese verso nord diffuse la malattia in tutta la penisola, per poi espanderla in Europa, giungendo sino in Oriente. Questa infezione trasmessa sessualmente era conosciuta per questo con il nome di mal francese, tranne in Francia, dove prese il nome di mal napolitain.
Incurabili? Non per loroCome si è reagito davanti a questo morbo ripugnante che straziava...
leggi tutto
Il 22 aprile ricorre la 51ma Giornata Mondiale della Terra, istituita nel 1969 dalle Nazioni Unite per celebrare l’ambiente e la salvaguardia del pianeta. Nel corso degli anni la partecipazione internazionale all’Earth Day è cresciuta, superando oltre il miliardo di persone in tutto il mondo.
Per il secondo anno consecutivo, la tv pubblica manderà in onda una maratona multimediale di 12 ore di diretta televisiva con #OnePeopleOnePlanet. La trasmissione inizierà alle 7:30 del 22 aprile e proseguirà fino alle 20:30, collegandosi con tanti programmi Rai. In diretta e on demand sulla piattaforma www.onepeopleoneplanet.it, numerosi saranno i contributi da ...
leggi tutto
L’incontro ufficiale fra Unione Europea e governo turco, avvenuto lo scorso lunedì ad Ankara, ha sollevato voci e polemiche.
Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, vengono ricevuti da Erdogan in una sala nel palazzo presidenziale. La stranezza è che ci sono solo due sedie, al centro si accomoda Erdogan, alla destra Michel, ma manca quella che spetterebbe a von der Leyen, che viene fatta sedere su un divano a lato.
Dell’incidente si parlato molto perché rientra in un dibattito molto più ampio e longevo che comprende lo scarso riguardo nei confronti dei capi delle istituzion...
leggi tutto
Era la primavera del 2015 quando, a seguito di un susseguirsi di eventi, decisi di partire da sola per un nuovo viaggio verso la Repubblica democratica del Congo. Era la sesta volta che mi recavo nel continente africano, e non fu l’ultima; e nonostante ogni viaggio sia sempre un’esperienza nuova, sin da subito quello ebbe un sapore diverso, che basta chiudere gli occhi per gustarlo ancora.
In Congo la foresta ti assorbe: maestosa, imponente, sconfinata, sembra infinita. È capace di farti sentire fuori dal resto del mondo: basta inoltrarsi appena per trovarsi in un mondo parallelo, un “concerto” di cinguettii, ronzii, versi di animali lontani, crepitii di passi...
leggi tutto