Si chiama Viacrucis Migrante. È la carovana del Movimiento Migrante Mesoamericano che dal 2010 accompagna i migranti fino a Città del Messico, da dove potranno procedere verso il confine con gli Stati Uniti. Non sono messicani, gli uomini, le donne e i bambini che lasciano le loro terre e decidono di emigrare, o almeno, provarci. Provengono dall’Honduras, dal Guatemala, da El Salvador e dal Nicaragua. Molti di loro si mettono in cammino verso nord ignorando l’esistenza di questa carovana, poi solitamente si uniscono quando la incontrano o quando ne vengono a conoscenza. Nonostante le miserie e i pericoli di un “pellegrinaggio” in solitaria verso l&rsqu... leggi tutto
Il Movimiento Mundial en favor de la Infancia (Mmi) del Nicaragua, di cui fa parte Terre des Hommes, condanna l’atroce assassinio di un neonato di 5 mesi e una bambina di 2 anni e mezzo nel quartiere Carlos Marx di Managua, durante un attacco contro la popolazione civile da parte di gruppi armati il 16 giugno scorso, durante la quale sono morti quattro adulti ed è stato ferito gravemente un minore. Le organizzazioni che compongono l’Mmi lanciano un appello al Governo del Nicaragua perché ponga fine alla violenza e garantisca la protezione dei bambini e degli adolescenti. Nei conflitti sociali e nelle altre situazioni di conflitto i bambini sono particolarmente vuln... leggi tutto
Prendiamoci cinque minuti per guardare il video “Ehi, lo sai che (non) sei italiano?”. Ecco i visi e le espressioni di Viola, Jibril, Ryan, Shantal, Jason che di straniero in effetti hanno solo il nome. Ascoltiamo le loro parole, gli accenti e le inflessioni colorate e rese più vivaci da parlate locali. Sono bambini come altri mille, come quelli che ogni giorno imparano, giocano e vivono insieme nelle nostre scuole, nelle strade e nei quartieri delle città grandi e dei piccoli centri. Un mosaico di infanzie che è di casa da tempo, ma che una legge del 1992 trattiene nella terra incerta della non cittadinanza fino alla maggiore età. Italiani in attes... leggi tutto
Non c’è limite alla crudeltà della guerra! Le armi chimiche sono vietate, eppure le hanno usate anche il 5 aprile. E peraltro contro civili inermi. Anzi, contro bambini e bambine: trenta di loro hanno perso la vita in modo atroce, con una terribile fame d’aria. Ma l’arsenale chimico di Bashar al Assad non era stato smantellato nel 2014, con una delicata operazione costata decine di milioni di euro? Lo scorso febbraio Dacia Maraini, presentando a giovani e meno giovani di Verona, uomini e donne, il suo libro “La bambina e il sognatore”, affermava: «Se gli uomini praticassero di più l’amore materno ci sarebbero meno guerre!&raqu... leggi tutto
L’accoglienza a scuola di un bambino straniero comporta la mobilitazione di un gran numero di energie che prendono forma in iniziative e proposte didattiche diverse. Esse, però, da pratiche suggestive ed originali, rischiano di diventare poco significative quando manca una conoscenza accurata della storia e del bagaglio di esperienze e informazioni pregresse sul bambino. Avere consapevolezza della necessità di raccogliere queste informazioni, di come farlo e di come utilizzarle per un effettivo sviluppo generale e linguistico del bambino italiano, ma soprattutto straniero, comporta il fatto di mettersi in discussione come insegnante, cambiando prospettiva e riorganizzando... leggi tutto
Donne a fianco di donne in passi di liberazione. È il 1 febbraio: le donne si muovono con armonia nella “sala stampa estera” di via dell’Umiltà a Roma. Preparano il lancio della “Giornata internazionale di preghiera e riflessione contro la Tratta di persone” 2017 e degli eventi che a Roma la precedono. Il Comitato organizzatore è ricco di istituzioni, anche prestigiose, ma la realizzazione è resa possibile anzitutto dalle donne. Quelle dell’Unione Internazionale Superiore Generali (UISG), religiose e laiche, insieme a giornaliste amiche, ci tengono a ribadire l’ampia collaborazione che ha promosso le iniziative, ma la de... leggi tutto

CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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