Tra loro 52 capi di Stato, il segretario generale dell’Onu, il direttore generale dell’Oms, la direttrice del Fondo monetario internazionale e quella dell’Organizzazione mondiale del commercio, la presidente della Bce e ben 1.500 manager in rappresentanza di 700 aziende. Il tema, “La cooperazione in un mondo frammentato”, è intrigante ma le prospettive molto meno, perché anche la partecipazione della società civile, molto contenuta sebbene ampiamente sbandierata dagli organizzatori, potrà influenzare le decisioni politiche ed economiche? Chi condiziona Davos, come già COP23 che lo scorso novembre ha dibattuto sull’emerge... leggi tutto
Le tecnologie che producono emissioni climalteranti o che pongono gravi rischi ambientali, come quelle nucleari, non possono essere considerate “verdi” e tanto meno “sostenibili”, non ci vuole molto a capirlo.Eppure la Commissione europea ha ceduto alle convenienze di alcuni Stati membri e alle pressioni delle fortissime lobby fossili. Per questo il Wwf e altre organizzazioni stanno collaborando con ClientEarth, un’associazione con approccio legale alle questioni ambientali, per presentare ricorso contro questa grave distorsione della Tassonomia europea. Anche alcuni Stati dell’Unione si stanno mobilitando. LA BEFFA DEI FINTI PROGRESSI SUL NUCLEAREI... leggi tutto
Energia è “capacità” di agire.È forza trasformante in atto, “al lavoro”: è vita! C’è l’energia che riscalda, quella che illumina, quella che muove…Ci sono tante forme di energia che pervadono la nostra giornata, si combinano, si trasformano… e che tante volte diamo per scontate.Basta premere un interruttore per accendere la luce o il computer; abbiamo il frigorifero che conserva i cibi e il forno che li scalda, la lavatrice che provvede al bucato e il telefono cellulare che ci tiene in contatto con il mondo.Consumiamo tanta energia e spesso neppure ce ne rendiamo conto. Vi è mai capitato di rimanere... leggi tutto
L’esito frustrante di Cop26, ovvero dell’ennesima Conferenza delle Parti convocata dall’Onu per arginare la crisi climatica, ha una causa lampante: la fame d’energia. I Paesi “sviluppati” (o “disviluppati?) ne divorano tantissima da più di un secolo, ma da alcuni decenni anche vari Paesi “in via di sviluppo” (così si chiamavano negli anni Settanta) sono attraversati da una crescita industriale che mangia energia, ulteriormente richiesta anche dall’espansione della loro “classe media” dotata oggi di auto privata e abitazioni piene di elettrodomestici. Nel “libero mercato” il rapporto domanda-of... leggi tutto
I carnivori mangiano gli erbivori, gli erbivori mangiano i vegetali, i vegetali producono il proprio nutrimento grazie al sole che fornisce l’energia per trasformare l’anidride carbonica in zuccheri.In conclusione, senza energia, e quindi senza sole, non esisterebbe la vita. Ma per noi che siamo oltre la vita puramente biologica, il bisogno di energia emerge in molti altri ambiti: lavoro, movimento, calore. In fondo, se negli ultimi 200 anni la nostra vita, almeno quella di coloro che vivono nella parte opulenta del mondo, è cambiata così tanto, è stato proprio grazie all’abbondanza di energia che non solo ci ha permesso di muoverci, illuminarci e scald... leggi tutto
Consumi al vaglioEsaminando la situazione un po’ più nel dettaglio, ci si rende conto che i consumi finali all’interno delle abitazioni possono variare molto in relazione a: varietà di abitudini di ciascun utente, numero di componenti, dotazioni informatiche e altri apparecchi elettronici ricaricabili. Ci sono situazioni in cui la condizione economica consente di lasciar passare qualche spreco in più o permette semplicemente maggiori condizioni di comfort rispetto a chi, magari, fa fatica anche solo a mantenere 17 gradi d’inverno. Per questo non è facile proporre dei dati rappresentativi di tutte le realtà, ma i numeri forniti dall’U... leggi tutto

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Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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