Non c’è più tempo. Per il pianeta, per il nostro mondo, per le nostre vite. Noi siamo la cura.Il covid ha svelato verità ed evidenze finora nascoste o rimosse, che sono invece le cause drammatiche delle conseguenze dell’epidemia. Un pianeta sempre più malato, un mondo sempre più ingiusto, vite sempre più faticose.Per la prima volta milioni e milioni di donne e di uomini hanno contemporaneamente condiviso paure, angosce, dolore, isolamento, solitudine. È esplosa la fragilità dei corpi e delle nostre vite, l’interdipendenza delle relazioni, i bisogni della cura del vivere. Questa esperienza collettiva oggi non trova sign... leggi tutto
Avere l’opportunità di vivere serenamente il periodo del lockdown ha permesso allo sguardo interiore di rivolgersi all’essenziale e di produrre spazi di riflessione e di crescita. Le sofferenze sono state molteplici, non solo quelle di chi ha perso i propri cari a causa della malattia, ma anche di chi si è ritrovato costretto in una casa prigione, dove il tempo è stato scandito da violenze e soprusi. Donne di tutto il mondo si sono ritrovate in vortici di orrori senza fine. Tra queste, anche numerose donne musulmane, a cui la seguente riflessione è dedicata. Quale islam?L’islam, sia come tratto identitario e culturale, sia come fede, appartiene ... leggi tutto
Molteplici sono le angolature da cui azzardare un’analisi degli effetti sulle donne della pandemia e dell’isolamento forzato. Senza alcun dubbio, l’irruenza con cui il virus ha invaso la “normalità” quotidiana ha gettato tutti in crisi.Si è soliti attribuire a questo termine, “crisi”, un’accezione prevalentemente negativa, eppure, attingendo alla sua sorgente etimologica, essa si mostra come un monito perentorio alla scelta, al cambiamento. Volenti o nolenti, si è costretti ad accettare una rivoluzione degli assetti consueti. Si potrebbe affermare che il lockdown e il totale rovesciamento delle abitudini lavorative, di vit... leggi tutto
Dal 1995 sembra che nulla sia cambiato per quanto riguarda la parte della Piattaforma d’Azione relativa alla situazione economica delle donne, che continuano a lavorare molto di più degli uomini e guadagnano di meno. Inoltre, «nella maggior parte del mondo le donne sono praticamente assenti o sono rappresentate in misura minima nei processi decisionali economici, inclusa la formulazione di politiche economiche»: questo scrivevano a Pechino, questo abbiamo visto nelle procedure adottate a seguito della crisi sanitaria in atto. Si sono viste poche donne nei vari comitati di “esperti” costituiti per affrontare le questioni relative alla pandemia e ai suoi ef... leggi tutto
La situazione delle prostitute è diventata desolante. Nella città di Santa Fé addirittura spaventosa. Uscire di notte è doppiamente rischioso: oltre al contagio, le donne sono esposte a violenze inaudite. In passato la polizia controllava le strade e interveniva su richiesta di aiuto. C’erano poliziotti che offrivano protezione in cambio di qualche servizio sessuale, ma le prostitute avevano almeno chi le difendeva. Oggi non c’è nessuno, e le ragazze devono comunque andare sulla strada nonostante l’Ife. Alcune colleghe con figli minori lo hanno ottenuto, ma il denaro non basta. Molte altre non l’hanno neppure chiesto perché n... leggi tutto
Nel 2015 si prospettavano «ancora 81 anni per raggiungere la parità nella partecipazione al mercato del lavoro, più di 75 anni per ottenere retribuzioni uguali a parità di lavoro e circa 50 anni per la parità nella rappresentanza politica».A un quarto di secolo, quali sono i bilanci di “Pechino”?Se per il Global Gender Gap Report 2020, pubblicato dal Forum economico mondiale il 16 dicembre 2019, la parità di genere avrebbe dovuto attendere ancora 99 anni per realizzarsi a livello mondiale, quanti di più se ne dovranno aggiungere adesso per gli effetti del covid sulla vita delle donne? Cenerentola dello “sviluppo”M... leggi tutto
Da un punto di vista giuridico la Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne costituisce il suo frutto più concreto, ma la Piattaforma d’Azione ne costituisce quello più rilevante da un punto di vista politico e sociale: i diritti delle donne diventano “diritti umani”. In tempo di pandemia, però, le donne hanno sofferto molto più degli uomini e queste pagine ce lo raccontano: il cammino per eliminare la dolorosa discriminazione di genere è ancora lungo. Molto lungo. ... leggi tutto

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Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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