Quest’anno vi invitiamo a celebrare la Festa del lavoro con un tocco di “cura”.La nostra Repubblica è fondata sul lavoro, come recita l’articolo 1 della Costituzione italiana.Ma quale lavoro?L’economista Luigino Bruni ci ricorda, nel suo libro Economia con l’anima del 2013, che «non tutto il lavoro fonda la Repubblica, ma solo quello degli uomini e delle donne libere, non quello degli schiavi e dei servi». Si parla spesso delle nuove forme di lavoro “para-schiavistico”: quello controllato dai “caporali”, o quello delle donne e degli uomini vittime di Tratta. Si parla anche del lavoro dei tanti e tante lavoratrici... leggi tutto
Conoscete Jennifer Nedelsky? Da sempre attenta alle relazioni, insegna alla Facoltà di Legge dell’Università di Toronto. È una mente pensante e un cuore pulsante che osa proporre: «Ogni persona lavori al massimo 30 ore settimanali e doni almeno 12 ore ogni settimana alla cura di sé, della famiglia e della comunità». L’economista Luigino Bruni l’aveva intervistata nel 2014, per comprendere meglio la sua originale proposta politica. Secondo Nedelsky, chi si vanta di avere un lavoro di tale responsabilità da non aver tempo per altro dovrebbe rivedere la propria idea di eccellenza. Anzi, l’intera società, a... leggi tutto
Un'alimentazione sana e di qualità, un lavoro decente, una politica agricola giusta e sostenibile in una Europa dei Popoli e della Solidarietà. Invitiamo le organizzazioni membri del Coordinamento Europeo Via Campesina (Ecvc), i gruppi di alleati, i cittadini e tutto il movimento contadino per la sovranità alimentare in Europa, a prendere parte alla mobilitazione del 25 marzo - 60 anni dopo la firma del Trattato di Roma - per un' Europa diversa, un' Europa che si prenda cura della sua popolazione e non protegga gli interessi delle imprese, per una politica agricola che si traduca in alimenti qualità, salari dignitosi per i produttori e un lavoro meritevole che pr... leggi tutto
Se per la Ministra Fedeli «l’Erasmus è il Dna dell’Europa», secondo i dati diffusi dalla Commissione Europea il programma di scambio culturale ridurrebbe fortemente il rischio di disoccupazione e il gap retributivo di genere. In questo senso, i dati del World Economic Forum sul gender gap parlano chiaro: l'Italia è quarantasettesima su cinquantanove Paesi, sia per il numero delle donne che lavorano, sia dei loro percorsi di carriera. La percentuale di presenza femminile nei consigli di amministrazione italiani è del 3%. In Finlandia è del 40%. Il divario retributivo di genere nel Regno Unito è pari al 17,5%. Nei Paesi industrializz... leggi tutto
Quale spazio alle donne in un mondo del lavoro che cambia? È in corso a New York la 61esima Commissione Onu sullo Status delle Donne. Un’assise con cui il Consiglio economico e sociale dell’Onu cerca di promuovere la parità di genere e il contributo delle donne nelle molteplici società del mondo.  Quest’anno l'incontro verte sul potere economico delle donne in un mondo del lavoro in rapido cambiamento. Ma il tema emergente è il ruolo delle donne nelle “popolazioni indigene”, quelle tenute ai margini della società dei consumi e degli sprechi. E sono proprio queste donne ad essere coinvolte da anni in iniziative su piccol... leggi tutto
Nella sede della Cgil di Palermo, abbiamo incontrato Bijou Furaha Nzirirane, originaria della Repubblica Democratica del Congo e a Palermo da 16 anni. Dal 14 settembre 2015 è la nuova responsabile dell’ufficio migranti della Cgil di Palermo. La sua storia, il suo impegno sindacale, la sua testimonianza di donna fanno di lei una persona straordinaria. È stato bello ascoltare il suo racconto sulle sue origini e sulla città che l’ha accolta. Chi è Bijou? Sono una donna congolese di 40 anni arrivata a Palermo 16 anni fa e ho un figlio di 5 anni. Sono venuta a Palermo per studiare; finiti gli studi pensavo di ritornare in Africa. Sono rimasta incinta e ho ... leggi tutto
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Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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