«Sono la violenza!Cosa sono? Chi sono? Sono tante cose in una sola, un solo nome per molteplici facce…. Definirmi, riconoscere la mia esistenza è stata una mossa astuta: “Se la conosci la eviti, se la conosci non ti uccide”. Sarebbe dovuta suonare così la campagna per porre fine alla mia esistenza!E invece no, eccomi qui viva e vegeta, forte dei miei mille trasformismi, degli articoli di giornale, degli infiniti dibattiti sui social, di intere trasmissioni dedicate alle mie esternazioni più efferate e, proprio per questo, spettacolarizzate. Il luogo comune, lo stereotipo (sai quelle frasi, quei comportamenti così accattivanti da diventare... leggi tutto
Venerdì 9 novembre è stata inaugurata l’opera murale voluta dal Comune di Silius e dall’associazione “Minatori e memorie del Gerrei”, realizzata da quattro artisti, tra cui due donne Valerie Nave ed Emma Rubens. Nell’area di Gerrei esisteva la miniera di Genna Tres Montis, la principale fonte di reddito per la gente del posto e non escluse le donne, ovviamente più sfruttate rispetto agli uomini ed a condizioni di salario molto inferiori, che erano impegnate con la cernita del materiale estratto. Oggi l’attività estrattiva é cessata, ma non la memoria di chi ci lavorò a condizioni disumane, soprattutto tramandata da... leggi tutto
«Toc, toc. Chi è? Più di metà della Chiesa». Uno slogan forte, intonato da un piccolo gruppo di uomini e donne che, il 3 ottobre, hanno fatto capolino fuori dalle porte dal Vaticano proprio in concomitanza con l’apertura del Sinodo dei Vescovi. Il tema del Sinodo, quest’anno, era il coinvolgimento dei giovani nella comunità della Chiesa. Secondo i manifestanti, uno dei modi per farlo sarebbe assegnare un ruolo più importante alle donne nella Chiesa, per evitare che abbandonino la Chiesa già da giovani, come sta succedendo in diverse parti del mondo.https://www.futurechurch.org/ Degli 1,3 miliardi di cattolici al mondo, pi&ug... leggi tutto
Le aspettative erano tante. Sono rimasta impressionata da una lettera indirizzata a papa Francesco da giovani missionari appartenenti a differenti Chiese cristiane: anche loro sperano che questo Sinodo possa aiutarli ad accompagnare meglio i loro coetanei nel discernimento della propria vocazione. Questo desiderio rivela che i giovani sono già co-creatori di una Chiesa relazionale, inclusiva e “in uscita”, in cui si sentono a casa.Una delle parole-chiave di questo evento è stata “ascoltare le aspirazioni dei giovani”. Mentre stavamo lavorando sulla prima parte dello Strumento di lavoro è emersa la necessità di vivere in modo concreto la cul... leggi tutto
Asia Bibi è una giovane mamma pachistana. Da nove anni è in carcere per aver pronunciato parole offensive contro il profeta Maometto. La sua condanna a morte per blasfemia, decretata nel 2010, è stata sospesa grazie a insistenti pressioni internazionali e il verdetto è atteso a giorni. Una credente cattolica non ha vita facile nella Repubblica islamica del Pakistan, ma neppure un credente musulmano come l’avvocato Salmaan Taseer: aver preso le difese di Asia e aver sollecitato la revisione della legge contro la blasfemia gli è costato la vita. È stato ucciso all’inizio del 2011 dalla sua guardia del corpo. Nima è un giovane irania... leggi tutto
Denis Mukwege e Nadia Murad sono i vincitori del premio Nobel per la Pace 2018, per il loro impegno contro l'uso della violenza sessuale come arma di guerra. Denis Mukwege, ginecologo e ostetrico, ha fondato, in Congo, l’Ospedale Panzi di Bukavu. Operando durante i conflitti ha vissuto moltissimi casi di violenza sessuale, tanto da diventare uno dei massimi esperti. La sua posizione nei confronti dei governi che permettono questo scempio è, da sempre, molto chiara: «Per fermare quanto sta avvenendo qui in Congo – ha raccontato in un’intervista a TPI –, occorrerebbe innanzitutto che i colpevoli venissero puniti. Poi ci vorrebbe una ferma volont&agrav... leggi tutto
Terre des Hommes si unisce all’appello dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza perché al più presto si predispongano più case famiglia protette per le madri detenute con figli al seguito. “Sono troppo poche in Italia le strutture per madri detenute con figli piccoli: solo cinque gli istituti a custodia attenuata e addirittura solo due le case famiglia protette. Non possiamo attendere che si ripetano episodi drammatici come quello accaduto il 18 settembre a Rebibbia, né possiamo accettare l’idea che dei bambini continuino a vivere dietro le sbarre, in ambienti che non sono adatti a una crescita sana e a un ar... leggi tutto
Il populismo non piace. Neanche fuori dall’Europa. Mentre l’UE è alle prese con Orban e l’Italia con Salvini, il Brasile è in attesa per votare alle prossime presidenziali, ma il candidato favorito sembra non soddisfare tutta la popolazione. Jair Bolsonaro, populista di estrema destra, gode infatti della simpatia del nostro vicepresidente del consiglio, ma non di una grossa fetta dei suoi cittadini: il 44% tra gli intellettuali e le donne. Chi è causa del suo mal pianga se stesso, recita un proverbio che fa proprio al caso nostro perché Bolsonaro, oltre ad essersi presentato al pubblico con toni maschilisti, si è reso portavoce di intoll... leggi tutto
Dieci giorni attraccati alla costa. Tutti “irregolari”. Tutti da rimandare in Libia, secondo Matteo Salvini e il governo italiano. Tutto, per ottenere risposte, sostegno e soccorsi dall’Europa intera. Ammirevole, se non fosse che la maggior parte delle persone bloccate per 10 giorni sul ponte della nave Diciotti avrebbe avuto diritto all’asilo politico immediato. Ad affermalo, è Daniela de Robert, delegata del garante per le persone detenute e private della libertà personale. Delle 192 persone che il 26 agosto sono finalmente scese dalla nave, a colpirci sono le donne. Undici. Tutte con meno di vent’anni. Molte partite dall’Eritrea quando er... leggi tutto
Sono giovani, laureate, provenienti da diversi Paesi del Medio Oriente. Sono le donne che hanno dato vita a Nsawya FM, la prima web radio femminile saudita, che va in onda da un Paese segreto per dare voce a chi voce non ha. Nsawya FM si rivolge alle donne parlando di violenza domestica, di come tutelarsi dagli uomini e di altre questioni che limitano i diritti delle donne nel regno del Golfo. «Abbiamo iniziato questo progetto per tenere traccia delle nostre azioni, in modo che le persone possano capire che esistiamo davvero, che siamo reali - ha detto la principale speaker Ashtar, in un'intervista con la BBC - le autorità saudite potrebbero bannare il nostro account Twitter in... leggi tutto

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Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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