Sabato, 15 Settembre 2018 14:19

Il dissenso intelligente

Il Brasile si prepara alle elezioni presidenziali del 7 ottobre. Il candidato di estrema destra è in testa ai sondaggi, ma sul web esplode il dissenso del movimento femminista.

Il populismo non piace. Neanche fuori dall’Europa.

Mentre l’UE è alle prese con Orban e l’Italia con Salvini, il Brasile è in attesa per votare alle prossime presidenziali, ma il candidato favorito sembra non soddisfare tutta la popolazione. Jair Bolsonaro, populista di estrema destra, gode infatti della simpatia del nostro vicepresidente del consiglio, ma non di una grossa fetta dei suoi cittadini: il 44% tra gli intellettuali e le donne.

Chi è causa del suo mal pianga se stesso, recita un proverbio che fa proprio al caso nostro perché Bolsonaro, oltre ad essersi presentato al pubblico con toni maschilisti, si è reso portavoce di intolleranza verso numerosi gruppi sociali e di essere favorevole alla ulteriore liberalizzazione delle armi.

Il suo elettorato però, dicono i sondaggi, non è dei più pregiati: con il 14% di disoccupazione giovanile, i profughi venezuelani che premono alle frontiere, la violenza inaudita nelle favelas, la crisi economia; le persone poco istruite, anche se oneste, tendono a scegliere la personalità forte che promette grandi cambiamenti.

Ma non tutti gli elettori cercano questo in un politico. Bolsonaro, infatti, alcuni giorni fa è stato vittima di un attentato da parte di un simpatizzante di Lula.

Nonostante la poca simpatia per la sua figura, non possiamo accettare che la violenza venga utilizzata come forma di dissenso. Preferiamo una critica pacifica, che usa le armi della comunicazione, dell’intelligenza e delle parola, lasciando da parte coltelli e pistole.

Un dissenso che non divide, unisce in un unico pensiero l’intero Paese. In Brasile è accaduto anche questo.

Su Facebook a fine agosto è nata la pagina: "Mulheres unidas contra Bolsonaro", il movimento ideato da Ludimilla Teixeira, una pubblicitaria di 36 anni di Bahia dopo aver riscontrato moltissime posizioni critiche verso il candidato populista.

E con la pagina, è nata anche una comunità che vuole contrastare il leader brasiliano, ma ha anche l’obiettivo di unire tutte le donne del Brasile «contro l'avanzata e il rafforzamento del machismo, della misoginia e di altri tipi di pregiudizi rappresentati dal candidato Jair Bolsonaro e dai suoi elettori», come dichiarato dal gruppo sui social.

Una denuncia molto chiara, che non ha intenzione di farsi travolgere dalle altre forze in concorso.

Last modified on Sabato, 15 Settembre 2018 14:30

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