Il postulato europeo è stato aperto a Granada (Spagna) nel 2003, frutto della riflessione e del discernimento realizzato dalle “superiori” delle 5 province d’Europa e dalla Direzione generale: il primo prolungato contatto delle giovani con la vita comboniana si svolge in una comunità priva di grandi strutture, inserita in un ambiente semplice e impegnata a servire concretamente la società e la comunità cristiana.
Fare casaIl capoluogo dell’Andalusia, che ospita una facoltà di teologia, offre una formazione intercongregazionale e abbisogna di servizi all’immigrazione, rispondeva ai requisiti. Nel 2002 si inizia a cercare casa. ...
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Mi chiamo Carmen González, sono missionaria comboniana dal 1969, e dal 1971 ho vissuto in vari Paesi dell’America Latina, condividendo la mia vita e la mia fede con un popolo gioioso, pieno di speranza e di vita. Dal 2001 al 2011 sono rimasta in Spagna, mio Paese di origine, per un servizio alla congregazione. Sono stati anni di grande dinamismo e discernimento perché ci siamo sentite chiamate a rivedere e valutare la nostra vita in risposta ai cambiamenti della società, della missione e anche della nostra congregazione.
Entro la riflessione, durata anni, è emersa la necessità di “ridisegnare” la nostra presenza, dando priorità a &...
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Mi chiamo Benedetta, sono insegnante e faccio parte del gruppo Laici missionari comboniani di Bologna. Dal 22 al 28 agosto ho partecipato al campo che si è svolto in Puglia tra Noci e Gioia del Colle (Bari): un’esperienza pensata per giovani adulti over 35 che si pongono domande e sentono il bisogno di dare risposte concrete. Non accontentandomi di una vacanza tradizionale, ho fortemente desiderato partecipare al campo, nonostante la precarietà della situazione causata dall’emergenza sanitaria, e al ritorno ho portato con me una grande quercia, frutti, mani e l’orizzonte: sono parole legate al creato, ma arricchite di significato per ciò che ho vissuto;...
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La presenza comboniana in Portogallo è frutto della passione missionaria di José da Cruz Moreira Pinto, vescovo di Viseu, piccola e antica cittadina nel Nord del Paese: dal 1947 vi accoglie i missionari comboniani. Già nel 1955 le comboniane destinate al Mozambico, ospiti dei comboniani e delle suore del seminario, transitano da Viseu per apprendere il portoghese, ma la prima comunità sarà aperta soltanto nel 1964, a seguito dell’espulsione dal Sudan. Giulietta Corti, Albertina Modenese, Malvina Vallenari, Iselda Rossi e Teresina Minelli la inaugurano ufficialmente il 1° gennaio 1965 dentro il seminario comboniano di Viseu, dove sono responsabili ...
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Negli anni Cinquanta la Spagna, con la guerra civile alle spalle, affronta una faticosa ricostruzione. Il movimento operaio rivendica i diritti dei lavoratori mentre le campagne si spopolano per l’intensa emigrazione in cerca di migliori condizioni di vita nelle città e all’estero. La Chiesa, dagli anni Quaranta allineata con la dittatura di Francisco Franco, recepisce i fermenti che introducono al Concilio Vaticano II: Vicente Enrique y Tarancón, cardinale di Madrid e presidente della Conferenza episcopale, ispirato a principi di tolleranza, rispetto delle libertà e dei diritti umani, apre cammini di riconciliazione tra correnti ideologiche contrapposte.
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Nel 1933 le missionarie comboniane sbarcano in Gran Bretagna in risposta alle necessità della missione: la loro attività nell’educazione e nella sanità nelle colonie britanniche di Sudan e Uganda richiedeva, oltre alla conoscenza delle lingue locali, la conoscenza dell’inglese e la frequenza del corso coloniale. La neoeletta Madre generale Carla Troenzi, per anni missionaria in Sudan e Uganda, nel 1933 si adopera per garantire alle suore un’adeguata preparazione linguistica e professionale.
Per anni i rosminiani di Loughborough offrono loro ospitalità in cambio di servizi interni. Nel 1934 due comboniane sono in una scuola a Mayfield, nel Sussex...
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Mi chiamo Francesca. Vivo a Padova, ho 26 anni e nell’agosto del 2019, insieme a Carmen, Miriam, Alberto, Matteo e Zeno, ho trascorso tre settimane in Ecuador per conoscere e comprendere un Paese ricco di culture, volti e storie. Il viaggio è frutto del percorso Giovani impegno missionario (Gim) della Famiglia Comboniana, al quale mi sono avvicinata per caso. Accoglienza, semplicità e condivisione sono le prime sensazioni che ho percepito varcando la soglia della grande casa comboniana: esattamente ciò di cui sentivo il bisogno. E vivendo un periodo, pur brevissimo, di “missione”, queste parole hanno acq...
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Verso gli Stati Uniti avevo pregiudizi e preconcetti alimentati dalle sue decennali e – a mio parere – arroganti politiche economiche ed estere ulteriormente rafforzate da George Bush Jr. Nutrivo sentimenti contrastanti: da una parte sentivo di andare nella pancia di quello che consideravo un po’ l’impero del male, dall’altra ero curiosa di vedere dal vivo ciò che Hollywood mostra nei suoi film: città cosmopolite piene di vita e zone urbane alberate con case i cui giardini non hanno recinti e le finestre non hanno inferriate. Con sorpresa ho trovato e frequentato tante persone di ogni credo ed estrazione sociale impegnate a dar voce ai valori che n...
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Arrivo negli Usa con suor Enrica Facoetti il 29 settembre 1967 e subito il Paese mi sembra immenso: nella prima lettera a casa parlai solo di grandi distanze. Poi l’impatto con quel mondo che non capivo, a partire dalla lingua; ma la comunità, accogliente, mi è stata di grande aiuto.
La prima esperienzaMi attendevano sette anni di studio, in primo luogo della lingua, alternato con il servizio in casa e nella scuola materna, poi al college per conseguire il diploma di infermiera professionale; per altri quattro anni ho lavorato come Nursing Superviser in una casa per anziani della diocesi di Philadelphia: con 185 ospiti era una responsabilità più grande di m...
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Sono Giorgia, ho 29 anni, padovana e dottoranda in Scienze forestali. Dopo un’esperienza in America Latina, sono tornata con il bisogno di comprendermi. Sento forte in me quel senso di appartenenza a un’unica umanità, parte di quel creato tanto amato da san Francesco. Così da tre anni seguo il percorso giovani della Famiglia Comboniana, il Gim (Giovani impegno missionario). La spiritualità incontrata mi ha fatto sentire “a casa” e la proposta lanciata da un comboniano, assieme ad altre “dioincidenze”, ha fatto il resto: il 3 agosto 2019 parto con altre 7 persone per il “campo Gim” in Mozambico, devastato pochi mesi prima da...
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