Sono nata a Valeggio sul Mincio (Verona). Dal 1971 sono missionaria comboniana e a fine agosto 1977 sono arrivata in Congo, allora chiamato Zaire.Dopo un breve periodo di studio della lingua locale, il lingala, ho raggiunto la mia prima missione: Dakwa, nella diocesi di Bondo. Come infermiera mi è stata affidata la cura dei lebbrosi: li andavamo a trovare nei loro villaggi, entrando nelle loro abitazioni. È stata un’esperienza stupenda, che mi ha rivelato l’accoglienza, la generosità e la voglia di vita della gente. Il mio servizio a Dakwa è durato 5 anni; dopo altri 5 fra Niangara e Mungbere, ho avuto la grazia di accompagnare e curare per 22 anni pe... leggi tutto
Da diversi giorni l’atmosfera è tesa: militari fuggiaschi arrivano a Isiro da Butembo e dove passano saccheggiano. Fino a questa mattina le autorità locali hanno cercato di sfamarli e disarmarli, ma il loro numero ha già superato le migliaia. È Natale. Le messe del mattino, un po’ meno affollate del solito, erano ben animate; dopo un pranzo sobrio ci siamo concesse un momento di riposo, ma verso le 15 un vociare insolito che martella impetuoso alla porta mi fa sobbalzare: «I militari sono già dai comboniani e hanno preso veicoli e carburante». Un attimo di panico, poi subito all’opera: nascondiamo le ricetrasmittenti, mettiamo... leggi tutto
Il primo ritorno...Il 22 luglio 1969 le comboniane raggiungono Nduye, quella che era stata la missione degli inizi, e riprendono le usuali attività: scuola per ragazze con relativi dormitori, centro per le donne, catecumenato, dispensario e presenza tra i Pigmei. La scia di morte e distruzione del 1964 aveva lasciato il vuoto: la presenza missionaria belga non c’era più e le comboniane erano richieste anche nella diocesi di Isiro/Niangara. Qui aprono le comunità di Niangara e Ndedu nel 1971 e di Viadana e Isiro nel 1973. Nel 1972 raggiungono Kisangani, sede della diocesi omonima, e nello stesso anno sono anche a Mungbere, nella diocesi di Wamba.Insieme ai combonian... leggi tutto
Il fiume Congo viene rinominato Zaire, da nzeri che significa “fiume” in una lingua locale (termine che i portoghesi avevano distorto appunto in “Zaire”). Lui stesso cambia nome: si fa chiamare Mobutu Sese Seko e impone a ogni cittadino e cittadina di adottare un nome “tradizionale”; nell’ottobre del 1971 la stessa Repubblica del Congo diventa Repubblica dello Zaire. La politica di autenticità culturale viene apprezzata in altri Paesi africani per la musica, gli abiti, e anche per la “zairizzazione” delle risorse, ovvero la nazionalizzazione di tutte le maggiori imprese, inclusa la strategica Union Minière, che era rimasta s... leggi tutto
Era la primavera del 2015 quando, a seguito di un susseguirsi di eventi, decisi di partire da sola per un nuovo viaggio verso la Repubblica democratica del Congo. Era la sesta volta che mi recavo nel continente africano, e non fu l’ultima; e nonostante ogni viaggio sia sempre un’esperienza nuova, sin da subito quello ebbe un sapore diverso, che basta chiudere gli occhi per gustarlo ancora. In Congo la foresta ti assorbe: maestosa, imponente, sconfinata, sembra infinita. È capace di farti sentire fuori dal resto del mondo: basta inoltrarsi appena per trovarsi in un mondo parallelo, un “concerto” di cinguettii, ronzii, versi di animali lontani, crepitii di passi... leggi tutto
Ho professato il 29 settembre 1950. Terminato il corso d’infermiera all’Ospedale civile di Brescia, nel dicembre 1951 sono ad Anversa, in Belgio, per il francese, la formazione coloniale e un corso di medicina tropicale all’Istituto Léopold II. Ci ospitano delle suore francesi. Su suggerimento dei missionari dehoniani, rimango fino al 1953, per frequentare a Bruxelles il corso di ostetricia presso la maternità delle suore agostiniane fiamminghe. In viaggioA fine aprile 1954 sono di nuovo a Verona, e dopo pochi giorni, con due consorelle destinate all’Uganda, salpo da Venezia sulla motonave Europa. Dopo 16 giorni di navigazione arriviamo a Mombasa, in Ke... leggi tutto
Nel 1949 viene istituito nel Congo orientale il vicariato cattolico di Wamba. Il dehoniano belga Joseph Wittebols, vicario apostolico, chiede a madre Carla Troenzi, allora superiora generale, di avere alcune suore per la missione di Nduye, nella foresta dell’Ituri, avviata da un dehoniano di Padova, Bernardo Longo. La richiesta è del 14 aprile 1950, la risposta del 25 maggio. Le suore destinate alla nuova missione sono: Clementina Previtali, Elisea Pezzi, Silvana Clerici, Sistina Salvatore e Pia Nazzarena Zorzan. La prima meta, però, è il Belgio, per un anno di corso coloniale obbligatorio. Il 14 novembre 1951 salpano da Venezia, transitano per il Sudan, e il 2 gen... leggi tutto
La tragica morte dell’ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci hanno alzato il velo su un massacro terribile che si consuma da oltre vent’anni in una parte dell’Africa di cui i nostri media raramente parlano, e ancor più raramente lo fanno con dovizia di particolari. In occasione del premio “Nassiriya per la Pace”, conferito a lui e alla moglie Zakia Seddiki nel 2020, Attanasio dice: «Tutto ciò che noi in Italia diamo per scontato non lo è in Congo dove, purtroppo, ci sono ancora tanti problemi da risolvere. Il Congo è una realtà così lontana da quella che conosciamo che è difficile ... leggi tutto
Mi chiamo Margherita, ho 22 anni e sono laureata in Scienze politiche. Per puro caso nel 2017 ho incrociato il Gim di Venegono e da lì non me ne sono più andata. Ho incontrato testimoni di vita vera e i miei nuovi amici sono diventati famiglia.La mia grande avventura comincia proprio a marzo scorso, tre giorni dopo la laurea: Milano – Istanbul – Entebbe – Bunia e poi la destinazione finale, Mungbere, villaggio nella Repubblica democratica del Congo. Ho sempre sognato di scoprire quel mondo che sembrava così distante e Mungbere, finalmente, mi aspettava proprio nel bel mezzo della foresta. Cronache di viaggioDopo due voli internazionali e poche ore di s... leggi tutto
È nato? Era atteso da oltre due anni e non riusciva proprio a venire alla luce. È il nuovo presidente della Repubblica democratica del Congo, il più esteso Paese dell’Africa Subsahariana. Con una superfice di poco superiore a metà dell’Unione Europa, conta 81 milioni di abitanti. Lo scorso 30 dicembre, mentre in Italia l’atmosfera era pervasa di festività natalizie e preparativi per salutare il 2018 con brindisi e fuochi di artificio, nella Repubblica democratica del Congo terminava una lunghissima e accidentata gestazione: dopo due anni di rinvii, la popolazione poteva finalmente esercitare il diritto di voto. Dei 40 milioni di person... leggi tutto
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CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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