La scorsa settimana in Vaticano si è svolto un “ritiro spirituale” molto particolare: acerrimi nemici, che dal 15 dicembre 2013 con la loro rivalità hanno distrutto la neonata Repubblica del Sud Sudan, hanno sostato insieme, non per trattare spartizioni di potere ma per vivere la riconciliazione. Due giorni dedicati alla loro “fede cristiana”, professata a parole ma sconfessata nei fatti; un tempo di introspezione e preghiera, per avviare un percorso di guarigione interiore e di conversione. Il “ritiro spirituale” di Salva Kiir Mayardit, Riek Machar Teny, Taban Deng e Rebecca Nyandeng ha inteso alimentare una “trasformazione personale... leggi tutto
È una triste realtà che nelle situazioni in cui scoppia un conflitto armato, sono i membri più vulnerabili delle società: le ragazze, i bambini, che vengono più colpiti dalle conseguenze della guerra. Le sei violazioni più comuni sono il reclutamento e l'uso di bambini in guerra, uccisioni, violenze sessuali, rapimenti, attacchi a scuole e ospedali e la negazione dell'accesso umanitario. Il 19 agosto 1982, stimolata dalle emergenze in Palestina, l'Assemblea Generale decise di commemorare il 4 giugno di ogni anno come Giornata internazionale dei bambini innocenti vittime dell'aggressione. Spesso le violenze e i soprusi causati dalla guerra non pesan... leggi tutto
Siamo in Sud Sudan, dove il conflitto e la mancanza di sicurezza hanno costretto alla fuga 1 cittadino su 3. All’interno del Paese, 7 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria. Ad inizio mese, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha lanciato un appello per lo stanziamento di 1,5 miliardi di dollari per sostenere i rifugiati in fuga e di 1,7 miliardi di dollari per le persone in difficoltà che si troveranno all’interno del Paese nel 2018. Secondo l’Unhcr, infatti, il numero dei rifugiati dovrebbe superare quota 3 milioni entro la fine di quest’anno. «Il costo umano del conflitto in Sud Sudan ha raggiunto pro... leggi tutto
Con le sue notizie regolari, quanto più imparziali possibile, Crn cerca di far capire cosa succede nel Paese e contrastare una propaganda velenosa. A differenza di altri mezzi, ha il grande vantaggio di trasmettere dal territorio, nelle lingue parlate dalla gente e di favorirne una reale partecipazione. Fra continuità e cambiamentoDalla fine del 2013 la programmazione ha subito molti cambiamenti, sebbene la promozione delle comunità resti al centro. Priorità è data a programmi che possano favorire il processo di pace, attraverso educazione civica e momenti di scambio e confronto tra gruppi diversi. Ampio spazio è anche dedicato a informazioni di uti... leggi tutto
«Come avete fatto?», chiede con stupore Carol Morgan, responsabile di Bbc World Service Trust in Sudan. Nell’ottobre 2009 il Sud è una regione traballante, senza regole e senza strutture, quotidianamente in bilico sul baratro di una guerra che cova; la regione dei pozzi di petrolio e quella di confine con il Nord Sudan sono spesso in subbuglio. Le prime elezioni democratiche sono previste per aprile 2010 e Crn cerca di preparare la popolazione, soprattutto quella stragrande maggioranza analfabeta, più donne che uomini, che mai nella loro vita avevano visto una scheda elettorale. È un evento molto importante, in vista del tanto atteso referendum per l&rs... leggi tutto
Febbraio 2007. Dopo il lancio a Juba, sede dell’allora governo autonomo del Sud Sudan, di Radio Bakhita, la prima stazione di Crn, il progetto si concentra sull’apertura di altre sette emittenti. Sono previste nelle principali città del Sud Sudan e sui Monti Nuba, geograficamente parte del Sudan. Dal 2006 mi ero dedicata a visite di sopralluogo: a Torit e Yei con suor Graça Almeida e a Wau con suor Cecilia Sierra. Preziosa l’assistenza di altre persone, fra cui meritano particolare menzione Bruno Ghisellini e Marco Camozzi, i due tecnici disposti a lavorare in quel Paese fantasma. La Conferenza episcopale cattolica ottenne senza difficoltà tutte le li... leggi tutto
È la rete di emittenti cattoliche, il Catholic Radio Network (Crn). Dove la radio è il mezzo principale, se non l’unico, per comunicare, un circuito di stazioni che trasmettono nelle lingue comprese dalle comunità locali è una benedizione. Registrata inizialmente il 14 febbraio del 2008 dalla Relief and Rehabilitation Commission del governo autonomo del Sud Sudan come ong n. 23, Crn ha accompagnato il fragilissimo tempo della transizione dal trattato di pace del 2005 alla dichiarazione di indipendenza del Sud Sudan del 9 luglio 2011. Un periodo di sospesa ostilità, pervaso dall’entusiasmo della popolazione ma assediato da troppe armi e troppo r... leggi tutto
Sono trascorsi due anni da un’esperienza indimenticabile: un mese in missione.Sono Angela Maio, ho 39 anni, vivo a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, e sono medico.In passato, spinta dal desiderio di fare un’esperienza seppur breve di missione, avevo contattato invano varie ong: mi venivano richieste precedenti esperienze all’estero, che non avevo, oppure disponibilità per periodi medio-lunghi, inconciliabili con le mie esigenze di lavoro.Nel 2014, cercando sul web, ho trovato un corso organizzato da suor Carmela Coter, comboniana: preparava a esperienze missionarie, anche per brevi periodi, e non richiedeva previa esperienza all’estero. Che gioia! Una ... leggi tutto
Appena il tempo della preghiera e di raccontarci la giornata durante la cena in comunità, che il telefono squilla: da un villaggio lontano è arrivata all’ospedale una mamma che sanguina profusamente. Ha viaggiato su un mezzo di fortuna per cinque ore. Chiedo: «È a termine? Il bimbo è vivo?». «Sembra di sì – rispondono dal reparto –, ma la donna è pallidissima». Quando arriviamo nella maternità dell’ospedale la vedo afflosciata sul letto della sala parto in un lago di sangue. Mi avvicino: il battito del cuore del bebè è lento ma c’è, la mamma è molto pallida, ma ... leggi tutto
Gran parte della popolazione è fuggita dalle proprie case rifugiandosi in campi di Protezione dei Civili improvvisati attorno alle chiese e nei pressi della Missione Onu. Tali campi hanno via via assunto una certa strutturazione, con un minimo di servizi, ma restano a tutti gli effetti delle enormi tendopoli dove la gente vive ammassata in condizioni subumane. Anche il grande complesso della missione ha accolto migliaia di sfollati. Alcune ong hanno allestito dei dispensari, dove offrono servizi ambulatoriali. Per un periodo Medici senza frontiere ha realizzato un piccolo ospedale pediatrico nel campo Onu, tuttavia il Comboni Hospital rappresenta l’ospedale di riferimento. Per... leggi tutto
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CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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