Da decenni noi Comboniane coltiviamo relazioni di amicizia con persone palestinesi e israeliane, e da entrambe siamo accolte.Adesso, però, tutti e tutte viviamo nella paura ed è cresciuta la diffidenza verso chi è dell’altro popolo. Subito dopo il 7 ottobre sono aumentati i controlli da parte dell’esercito e della polizia israelian, che hanno impedito alle persone di spostarsi per andare al lavoro, all’ospedale o anche semplicemente a fare la spesa.La relazione tra Palestinesi e Israeliani che vivono negli insediamenti è ulteriormente peggiorata, con gravi abusi da parte dei coloni, soprattutto durante la raccolta delle olive, tradizione molto im... leggi tutto
Questo saluto ebraico, che in italiano abbiamo tradotto semplicisticamente con “pace”, esprime molto di più. Augura che la vita si dipani ogni giorno in tutto il suo splendore, che dentro e fuori diffonda generosamente armonia e nutra relazioni accoglienti. «Shalom!» è il saluto che ricorre sulle labbra di un uomo che è stato tradito, lasciato solo da coloro che chiamava “amici”; che è stato deriso, calunniato e condannato a morte per aver osato parlare di Dio come il papà che attende e abbraccia con tenerezza il figlio ribelle quando torna a casa, come il pastore che cerca con dedizione la pecora smarrita e come la casa... leggi tutto
Il mio Trionfo durò finché i Tamburi Ebbero lasciato soli i Morti E allora abbandonai la mia Vittoria E mortificata fuggii Lì dove i Volti estinti Conclusione mi tornarono E allora odiai la Gloria E desiderai essere Loro. Quello che sarà è scoperto benissimo Quando sarà anche stato – Se la Prospettiva potesse sapere di Retrospettiva Le Tirannie degli Uomini Sarebbero più Tenere, più divine Verso il Transitivo – Una contrizione di baionetta Non è niente per i Morti – (Emily Dickinson, 1212, María Milagros Rivera Garretas, Vita d’amore e poesía, VandA Edizioni 2021) Non devi c... leggi tutto
Da diversi giorni l’atmosfera è tesa: militari fuggiaschi arrivano a Isiro da Butembo e dove passano saccheggiano. Fino a questa mattina le autorità locali hanno cercato di sfamarli e disarmarli, ma il loro numero ha già superato le migliaia. È Natale. Le messe del mattino, un po’ meno affollate del solito, erano ben animate; dopo un pranzo sobrio ci siamo concesse un momento di riposo, ma verso le 15 un vociare insolito che martella impetuoso alla porta mi fa sobbalzare: «I militari sono già dai comboniani e hanno preso veicoli e carburante». Un attimo di panico, poi subito all’opera: nascondiamo le ricetrasmittenti, mettiamo... leggi tutto
Vi scrivo da Yambio, Sud Sudan.Sono originaria di Chiuduno (Bergamo) e dal 30 agosto 2019 lavoro in un centro che prepara studenti di ogni parte di questo Paese, reduce da una lunga guerra, a insegnare nella scuola primaria. Adesso anche qui, in uno degli angoli più remoti del mondo, si conosce Bergamo. Prima che il college chiudesse, ogni mattina una studentessa o uno studente si alzava in piedi nell’assemblea per affidare alla protezione di Dio le sorelle e i fratelli di Bergamo e tutta la popolazione italiana provata dall’epidemia del coronavirus. Una mattina avevo la prima ora (insegno matematica). Dopo l’appello, Meling alza la mano e chiede la parola. A nome ... leggi tutto
Dai campi profughi dell’Uganda, sono rientrata brevemente a Kajo Keji, in Sud Sudan, con altre due suore comboniane, due fratelli comboniani e quattro loro operai. Arrivati al confine tra Uganda e Sud Sudan, abbiamo trovato i soldati del governo: volti stanchi. Non c'era luce nei loro occhi, né un sorriso sulle loro labbra. Anche loro soffrono la guerra. È proprio vero che dalla guerra nessuno ci guadagna. In verità, ci guadagnano solo i produttori di armi, che le vendono ai Paesi più poveri, a volte scambiandole con beni preziosi come l’avorio. Lungo il cammino verso Lomin abbiamo notato molti negozi con le porte di metallo piegate o squarciate. In a... leggi tutto
Non c’è limite alla crudeltà della guerra! Le armi chimiche sono vietate, eppure le hanno usate anche il 5 aprile. E peraltro contro civili inermi. Anzi, contro bambini e bambine: trenta di loro hanno perso la vita in modo atroce, con una terribile fame d’aria. Ma l’arsenale chimico di Bashar al Assad non era stato smantellato nel 2014, con una delicata operazione costata decine di milioni di euro? Lo scorso febbraio Dacia Maraini, presentando a giovani e meno giovani di Verona, uomini e donne, il suo libro “La bambina e il sognatore”, affermava: «Se gli uomini praticassero di più l’amore materno ci sarebbero meno guerre!&raqu... leggi tutto
Per pochi giorni, con la visita di papa Francesco, l’interesse internazionale si concentrò sulla Repuppica Centrafricana e sulla sua brutale guerra civile, che imperversa dal 2013, e sulla speranza di pace della gente. Tutti i media ne parlarono; poi di nuovo il silenzio.La stessa Porta Santa veniva chiusa il 13 novembre 2016 dall’arcivescovo di Bangui, Dieudonné Nzapalainga. I media internazionali non c’erano, ma la popolazione sì, e anche un ostinato desiderio di pace.Che cos’è cambiato nel Paese in questo Anno Santo della Misericordia?Una spirale di vendetta lo attanaglia. A ottobre, con la conclusione dell’intervento della Francia... leggi tutto

CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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