Nuove parole chiave per il futuro Corriere della Sera
Domenica, 06 Settembre 2020 08:16

Nuove parole chiave per il futuro

La questione climatica è rimasta bloccata, ancora una volta, alla sola teoria.
Eppure c’è chi agisce e alza la voce per suonare campanelli d'allarme e trovare nuovi punti fermi per ripensare il futuro.

In questo 2020, complice la pausa forzata dalla pandemia, non si può dire che non si sia parlato di ambiente e della correlazione ormai notevolmente comprovata tra la sua salute e la nostre.

Per questo sembrava ovvie che una volta tornati alla normalità avremmo dovuto cambiare in modo radicale le nostre priorità come persone e come Stati, per impostare uno stile di vita e socio-economico diverso, più sostenibile per noi e per il luogo in cui viviamo.

Nonostante questo, la questione climatica è rimasta bloccata alla sola teoria.

Eppure c’è chi agisce e alza la voce, perché la questione ambientale non può più essere ignorata e non può più essere divisa da quella economica e da quella sociale.

Sono i giovani dei Fridays for Future che ancora una volta si assumono la responsabilità di ricordare a tutti che qualcosa deve cambiare. Per questo il 9 ottobre è in programma un nuovo Climate Strike nazionale. Un ritorno in piazza che sarà l’appuntamento finale di una serie di iniziative che inizieranno il 25 settembre, Giornata globale di Azione per la Giustizia climatica, per poi proseguire fino allo sciopero.
Tutto questo mentre, a una settimana dal rientro scolastico, il Comitato tecnico Scientifico inspiegabilmente obbliga gli studenti a utilizzare mascherine usa e getta, con grave dispendio economico e grave accumulo di rifiuti.

Ci sono poi tante persone che non protestano, ma agiscono, per tutelare la nostra Terra con reverenza e impegno: sono le comunità cristiane di tutto il mondo, che dal 1° settembre al 4 ottobre vivono il Tempo del Creato.

E ancora c’è l‘azione di chi sa che l’impegno globale per un pianeta sostenibile non può non passare da una strategia legislativa. Come Léonore Moncond’huy che, a soli due mesi dall’insediamento come sindaco in Francia, ha stravolto le priorità di gestione cittadina secondo l’idea che tutti gli investimenti debbano necessariamente incorporare la dimensione ecologica. Simbolico il suo stop alla costruzione di un nuovo edificio sulla riva del fiume della città perché non includeva standard di sostenibilità.

O come Katharina Schulze, che a 30 anni è esponente di riferimento per i temi ambientali in Germania. Tra i suoi obiettivi principali ci sono il divieto di utilizzo degli oggetti monouso (posate e bicchieri), la protezione degli insetti come parte fondamentale dell’ecosistema e il sostegno alla ricerca con una cifra annua di finanziamenti pari a 100 milioni di euro.

Sono numerosi anche gli intellettuali che in questo momento intervengono per aiutare ad immaginare un futuro dopo la pandemia. Il Corriere della Sera ha raccolto dieci conversazioni con filosofi, scrittori e artisti nella Tavola periodica delle parole.

Uno strumento nuovo, interessante, costruito con sensibilità verso il mondo che abbiamo, per aiutare tutti e tutte a ripensare il futuro partendo da nuove parole chiave.

Last modified on Domenica, 06 Settembre 2020 08:24

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