Roma, demolizione insensata USMI CIAC
Domenica, 30 Giugno 2019 07:32

Roma, demolizione insensata

Come religiose dell’Unione superiore maggiori d’Italia (Usmi), abbiamo cercato a Roma un luogo significativo per essere presenti insieme nel contrasto alla tratta. Ci siamo trovate in 12, di 8 diverse nazionalità e appartenenti a 11 istituti religiosi. Avevamo solo poche gocce di tempo settimanale da donare al di fuori dei rispettivi impegni di lavoro. Metà di noi sono giovani e alcune studiano all’università. In dialogo con la Prefettura di Roma abbiamo ottenuto un permesso speciale per svolgere due ore alla settimana di servizio volontario nel Cas di Torrenova: il 2 agosto 2018 lo abbiamo iniziato… e lo abbiamo interrotto venerdì 6 aprile 2019, quando il governo ha chiuso la struttura

A Torrenova c’era un piccolo Cas, ovvero un Centro di accoglienza straordinaria per donne vittime di violenza, tratta, o quant’altro. La capienza massima era di 60 posti. Nel 2015 l’immobile era stato offerto da un privato alla Prefettura di Roma per accogliere migranti, e una cooperativa aveva vinto l’appalto per organizzare la vita della piccola comunità di ragazze.
Vicinanza, ascolto, fiducia, stima e assistenza hanno ridato vita a queste giovani venute da lontano, spesso attraverso l’inferno libico: vi provvedevano volontari, presenti 24 ore su 24, e un direttore. Le giovani, in gran parte analfabete, venivano da sperduti villaggi della Nigeria, della Repubblica democratica del Congo, della Costa d’Avorio, dell’Egitto, del Marocco e della Colombia. Ultimamente sono arrivate anche ragazze incinte, indirizzate dopo il parto a una struttura più idonea. Dominio, questo il nome del primo nato nel centro, è stato la mascotte di tutte e di tutti.

Esperienza di rigenerazione…
Nel Cas abbiamo apprezzato l’accoglienza del direttore e dei volontari, che svolgevano con serietà e dedizione il compito loro affidato, andando ben oltre l’accoglienza formale prevista dalla legge.
Settimana dopo settimana abbiamo instaurato con le giovani un rapporto di simpatia e fiducia.
Oltre a qualche gita fuori porta e a gioiosi momenti ricreativi, abbiamo realizzato con loro dei brevi corsi di formazione personale: istruzioni di primo soccorso, con relativo diploma dell’Usmi Italia, inglese e yoga, e un corso di psicologia che le aiutasse a gestire emozioni e sentimenti, ovvero a crescere e maturare come persone serene e libere.
E loro hanno svelato a noi un mondo “altro”, che ci ha reso attente a realtà che esulano dal nostro quotidiano. In particolare ci ha colpito il loro grande sogno: per molte non è avere soldi, un lavoro, una casa, una famiglia o la felicità, ma “essere migliore in futuro”!
Non “avere un futuro migliore”, bensì “essere io migliore”. Hanno affrontato condizioni difficili, sia come migranti sia come vittime di violenza; eppure, nonostante le ferite, i traumi e l’abbandono che hanno sofferto, coltivano questo grande sogno.
Di religioni diverse, cattoliche, protestanti e musulmane, spesso abbiamo pregato insieme, ed eravamo diventate per loro così prossime da essere chiamate “mamme”. Davvero abbiamo percorso insieme un cammino di “umanità e dignità”.

… e di demolizione
La chiusura improvvisa del Cas ci ha ferito profondamente: tempi brevissimi di preavviso e poche informazioni sul futuro delle giovani. Un cattivo esempio di gestione del fenomeno migratorio, poco rispettoso delle persone e dei loro diritti umani. Certamente non consono ai valori del nostro Paese.
Con suor Azia Ciairano, responsabile dell’Usmi Italia per il settore tratta, abbiamo scritto una lettera per esprimere la nostra sofferenza e far conoscere la situazione delle vittime del decreto Salvini. Tanti organi di stampa e di informazione ci hanno dato voce.

Continua...

Last modified on Domenica, 30 Giugno 2019 07:37

CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

Leggi Tutto

Instagram

YOUTUBE

All for Joomla All for Webmasters
Utilizziamo i cookies per facilitare una migliore esperienza sul nostro sito. Se continui la navigazione riteniamo confermato il tuo assenso. Clicca qui per sapere di più sulla policy.