Martedì, 26 Maggio 2020 12:18

Le donne per il Disarmo

Solo la lotta del movimento di liberazione delle donne (alla cui scuola ed alla cui sequela tutti gli esseri umani possono e debbono porsi) libera l'umanità dalla violenza

Il 24 maggio ricorreva la Giornata internazionale delle donne per il disarmo.
Ed è una ricorrenza che convoca l'umanità all'ascolto di due verità che dovrebbero stare a cuore non solo ad ogni persona di volontà buona sollecita del bene comune, ma anche ad ogni essere umano che vuole continuare a vivere.

La prima verità: che solo la lotta del movimento di liberazione delle donne (alla cui scuola ed alla cui sequela tutti gli esseri umani possono e debbono porsi) libera l'umanità dalla violenza.
Semplicemente perché effettualmente, storicamente, concretamente, il potere maschile, l'ideologia maschilista, la prassi maschile fondata sulla violenza, sulla gerarchia, sull'asservimento e sull'esclusione dell'altra persona, è la prima radice e il primo paradigma di ogni violenza.
E quindi la lotta contro l'oppressione maschilista libera non solo metà dell'umanità dalla violenza che subisce, ma libera anche l'altra metà dalla violenza che esercita (e di cui quindi si fa alienato strumento e disumanata merce), e libera quindi l'umanità intera anche da ogni portato di quella violenza: la guerra e tutte le uccisioni, il razzismo e tutte le persecuzioni, lo sfruttamento schiavista degli altri esseri umani, la riduzione degli altri esseri viventi a cose annientabili, l'avvelenamento, la devastazione e la distruzione della natura, l'inabissarsi della civiltà nella barbarie, il precipitare dell'umana vicenda nel vuoto infernale.

La seconda verità: che solo il disarmo può fermare la distruzione della civiltà umana.
Giunti all'attuale stadio di sviluppo delle tecnologie distruttive è ormai evidente ad ogni persona ragionevole che non solo ora ma già originariamente ed intrinsecamente la guerra, e i poteri che l'effettuale uso dello strumento della guerra e la logica intrinseca della guerra - la sua struttura, la sua ideologia, le sue prassi - ha portato a dominare sul mondo, stanno realmente ed immediatamente minacciando di distruzione la civiltà umana, l'intera umana famiglia, l'intero mondo vivente. E' una verità che nessuno può più occultare dopo Auschwitz e dopo Hiroshima. Nel mondo vi sono arsenali efficienti a distruggere più e più volte l'umanità intera e tanta parte della biosfera, a distruggere il miracolo di quest'unico mondo vivente che conosciamo. E vi sono poteri algidi e brutali, stolti e impazziti, disponibili a farlo.
Chiunque apra gli occhi vede con chiarezza questa abominevole realtà. E chiunque scruti nel suo cuore sa quale sia il suo primo dovere: impedire la catastrofe, salvare le vite.

Abolire la guerra, i suoi strumenti e i suoi apparati, è per l'intera umanità l'impegno piuù necessario e più urgente.
E per abolire la guerra che minaccia di distruzione l'umanità e la biosfera occorre il disarmo: perché è con le armi che si fanno le guerre, che si esercita la più  profonda e la più vasta violenza, che si impone l'abuso e la morte; le armi sempre e solo servono a uccidere, a uccidere gli esseri umani; le armi sono intrinsecamente assassine, e tutte e tutti ci minacciano di morte.

Abolire la guerra, abolire le organizzazioni armate e in quanto tali predisposte, addestrate e dedite all'uccidere, abolire le armi. Questo occorre. Solo abolendo le armi si può salvare l'umanità.

Le piu' grandi esperienze collettive di opposizione alla guerra, di costruzione della pace, di lotta antifascista, di difesa della natura, di affermazione della dignita' umana, sono state guidate da donne.

La lotta del movimento di liberazione delle donne è la matrice, la fonte inesausta, il cuore pulsante della nonviolenza in tutte le sue concrete e coerenti estrinsecazioni: lo stesso Gandhi fu originariamente ispirato dal movimento suffragista; la grande stagione di lotte nonviolente del movimento per i diritti civili in America fu iniziata da una donna di nome Rosa; e una donna di nome Rosa guidò l'opposizione alla prima guerra mondiale; furono le donne che per prime organizzarono la resistenza alla guerra, che per prime iniziarono la resistenza al fascismo; una donna ha scritto il più importante programma politico antimilitarista, antifascista e di liberazione dell'umanità, il cui titolo è Le tre ghinee; donne hanno guidato e guidano le lotte più decisive, più nitide e più intransigenti contro il razzismo, il colonialismo, l'imperialismo e il totalitarismo; donne hanno guidato e guidano il movimento ecologista in tutto il mondo; una donna di nome Simone e' la massima espressione del pensiero morale dell'umanità nell'epoca contemporanea; una donna di nome Hannah è la massima espressione del pensiero politico dell'umanità nell'epoca contemporanea.

Leggi l'articolo completo qui.

Last modified on Martedì, 26 Maggio 2020 12:33

CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

Leggi Tutto

Instagram

YOUTUBE

All for Joomla All for Webmasters
Utilizziamo i cookies per facilitare una migliore esperienza sul nostro sito. Se continui la navigazione riteniamo confermato il tuo assenso. Clicca qui per sapere di più sulla policy.