Martedì, 09 Febbraio 2021 16:48

Ri-Ciak, passi di aggregazione in tempi di isolamento

Con grande gioia ci raggiunge, in questi giorni, una bella notizia che riguarda il progetto del cinema di comunità a Veronetta. Un sogno che ora sta per decollare.

Il 2 febbraio scorso è stato firmato il preliminare per l’acquisizione dell’ex cinema CIAK da parte dell’Associazione ViveVisioni Impresa Sociale al prezzo complessivo di euro duecentomila da corrispondere in sei anni. Venerdì 5 febbraio sono state aperte simbolicamente le saracinesche del Cinema Ciak.

Dal 2 febbraio, il cinema, ribattezzato Ri-Ciak, che sta per ri-generazione e ri-costruzione, è nella disponibilità dei trecento e più soci che hanno aderito all’Impresa Sociale. Ma l’acquisto non è personale, bensì comunitario: «Non compriamo per noi – si legge ne comunicato - rileviamo un bene privato per renderlo fruibile alla comunità cittadina. Siamo e saremo di fatto delle facilitatrici/facilitatori del processo per far diventare il cinema Ri-Ciak un bene comune.

Ci sono stati momenti di difficoltà, ma abbiamo resistito, tenendoci per mano, ascoltando la voce della città che ci chiedeva di non gettare la spugna confidando nella forza delle relazioni.
Sono state proprio le relazioni che abbiamo intrecciato in questi due anni a sostenerci per continuare a coltivare questo sogno che diventerà realtà per tutta la città: un bene pubblico, non statale, modellato sui desideri di socialità e di relazione delle cittadine e dei cittadini di Verona. Lo scopo è di favorire, attraverso l’attività culturale e cinematografica, le pratiche del buon vicinato, la socializzazione e la condivisione di progetti collettivi, rispondendo anche alle esigenze dei giovani e dei meno giovani e delle comunità multietniche presenti nella zona».

Oltre ai soci, il progetto ha il sostegno di diversi partner istituzionali come la Camera di Commercio con l’Agenzia Verona Innovazione T2i, dell’Accademia delle Belle Arti, di Mag Mutua e Servizi per l’Autogestione e dell’Università di Verona Dipartimento Culture e Civiltà. E ancora Cisl, Cgil, Acli, Club Alpino Italiano, Anpi, Fevoss, Legambiente, Combonifem, Arci Passepartout, Fondo Aldo Borgato, Banca Etica, Fim Cisl, First Cisl, Fai Cisl, Filca.

Si è quindi costruita una rete di opportunità, di desideri, di collaboratori e partner del progetto che continua a crescere. Abbiamo riscontrato un rinnovato interesse da parte dell’Ateneo universitario veronese con il quale abbiamo sottoscritto una Convenzione permanente di scambi reciproci che rispondano anche alle esigenze di giovani studentesse e studenti.

In un periodo nel quale assistiamo allo stop di quasi tutte le attività culturali, Ri-Ciak scommette sul futuro, sulla capacità degli scambi di trarre pensiero dagli accadimenti per costruire ponti, intrecciare nuove relazioni superando la nebulizzazione dei rapporti sociali fra le persone.

«Immaginiamo un Ri-Ciak aperto tutto il giorno per sette giorni alla settimana, supportato dal volontariato, ma anche da qualche nuovo posto di lavoro. L’idea è quella di lasciare la struttura a disposizione delle Istituzioni universitarie e delle Associazioni degli studenti al mattino. Mentre nei pomeriggi la sala potrebbe essere noleggiata per laboratori, seminari, incontri, stage, dibattiti e altre attività culturali contribuendo così, insieme alle proiezioni cinematografiche, alla sostenibilità finanziaria del progetto. L’offerta cinematografica proposta non sarà quella tradizionale della grande distribuzione e delle prime visioni, ma ospiterà seconde visioni, produzioni d’autore e indipendenti che non trovano spazio altrove, rassegne tematiche specifiche, cinema in lingua, oltre a quelle dedicate all’intrattenimento. Avremmo previsto anche un social-bar che svolga servizio di portierato di quartiere e centro di scambio, di relazioni e di coordinamento delle attività culturali del cinema e del rione. In futuro pensiamo anche ad un’Accademia delle Arti Cinematografiche a respiro internazionale».

Ora il cinema Ciak è di Veronetta e di tutta la città, delle sue cittadine e dei suoi cittadini!

Un bell’incoraggiamento perché, in tempio di isolamento, queste aggregazioni fioriscano in ogni parte d’Italia.

Last modified on Martedì, 09 Febbraio 2021 17:00

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