Sabato, 03 Agosto 2019 12:27

Sessant’anni in evoluzione

Se il pastore – come dice papa Francesco – deve avere l’odore delle pecore, le comboniane portano per il mondo il profumo di Cristo e dell’Africa: la gioia dei suoi bambini, la forza della sua gente, la bellezza e ricchezza della sua terra, la sua voglia di vivere e di crescere, la sua cultura, spiritualità, musica e danza. E si prodigano anche a lenire le ferite che rendono parte della sua gente vulnerabile e vittima di guerre, malattie, e ingiustizie anche in America Latina

Il sogno di Daniele Comboni, “Salvare l’Africa con l’Africa”, si vive anche nel continente americano: da Esmeraldas a Carpuela, nel cuore della Valle del Chota, la popolazione deportata dall’Africa ha vissuto secoli di schiavitù e le missionarie comboniane hanno avuto la fortuna di condividerne un tratto di storia.
Dal 1959, sulla costa ecuadoriana sono spuntate varie comunità di comboniane: dopo Esmeraldas, San Lorenzo e Limones nel 1963, Las Palmas nel 1965 e Muisne nel 1966. Santa María de los Cayapas nasce nel 1975 lungo il fiume omonimo; Rocafuerte nel 1976, e nel 1979 El Carmen, nella provincia di Manabí.

Dalla Costa alla Sierra
Con gli anni, un crescente numero di giovani ecuadoriane si interessano alla vita missionaria: così nel 1980 viene inaugurata la casa di postulantado a La Mañosca e nel 1983 il noviziato a Quito.
Nella Sierra dell’Ecuador nascono altre comunità comboniane, immerse tra gli indigeni Kitchua a Latacunga e Sigchos, e a Carpuela tra gli afrodescendenti.
A Limonal, nel Valle del Mira, la comunità inizia nel 1995. La popolazione afrodiscendente ha una storia ben diversa da quella degli zambos della Costa: sembra ancora schiacciata da secoli di dura schiavitù nelle miniere e nelle piantagioni di cotone e canna da zucchero. Anche dopo la chiusura delle comunità, le comboniane, attraverso la pastorale afro, continuano comunque a incontrarsi con la popolazione, grata per tutto quello che è stato condiviso e contenta di poter continuare il cammino.
Oggi, le comunità di Esmeraldas, San Lorenzo e Santa María de los Cayapas rimangono a far “causa comune” con la popolazione afroecuadoriana. A Quito le comunità sono due: la casa provinciale e il noviziato internazionale.

Dall’Ecuador al Perù
Le missionarie comboniane raggiungono il Perù nel 1979: iniziano a Pueblo Libre, periferia di Lima, dove offrono anzitutto un servizio sociale.
Sempre nella periferia di Lima, nel 1986 viene aperta la comunità di Nueva Esperanza, che nel 2002 viene trasferita a El Nazareno, a Pamplona Alta, una periferia meridionale di Lima con forte immigrazione e alta densità di popolazione.

Un salto in Costa Rica e una sosta in Colombia
Nel 1991 apre la prima comunità a San José di Costa Rica, per accompagnare le giovani di quel Paese che desideravano conoscere la vita comboniana; per praticità, questa comunità nel 1998 viene assunta dalla Provincia del Messico.
Dopo l’Ecuador e il Perù, inizia una presenza in Colombia: nel 1998 apre la comunità di Medellín. Nel 2005 è il turno di quella di un popolatissimo porto sull’Oceano Pacífico, abitato da afrocolombiani, chiusa nel gennaio 2013. Nel 2007 la comunità di Medellín è trasferita a Bogotá, in una zona densamente popolata, con violente tensioni sociali causate dalla povertà e dalla mancanza di servizi: Ciudad Bolívar, sospesa poi nel dicembre 2018.

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Last modified on Sabato, 03 Agosto 2019 12:31

CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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