Giovedì, 10 Novembre 2022 13:57

I rischi del “far causa comune”

In Mozambico, la prima vittima della violenza è la popolazione mozambicana, ma le imboscate e le aggressioni non risparmiano neppure il personale missionario: il 3 gennaio 1985 viene uccisa suor Teresa Dalle Pezze, che stava viaggiando da Carapira a Nacala. Il 14 marzo 1986 la Renamo sequestra suor Alma Lomboni (poi deceduta a Verona nel 1998) e suor Piedade de Jesus Figueira: le rilascia al termine di 5 mesi di prigionia, dopo marce forzate in foresta. Commentando la sua drammatica esperienza, diceva suor Alma: «Ora che ho condiviso un po’ la loro vita dura, amo di più la gente del Mozambico».

Per contribuire alla rigenerazione di un Paese profondamente lacerato, le Comboniane danno priorità all’educazione scolastica e alla formazione dei responsabili di comunità. Per favorire la frequenza scolastica delle ragazze, troppo assorbite a casa dalle mansioni domestiche, in quasi tutte le missioni vengono aperti lares (convitti) femminili. Nel 1998 apre la scuola femminile di Nacala: con 25 ragazze, che sono diventate 356 nel 2014 tra scuola secondaria e istituto tecnico di amministrazione e gestione.

Negli anni le Comboniane sono presenti anche nelle commissioni diocesane di giustizia e pace per sensibilizzare le comunità locali, le associazioni di contadini e gli amministratori locali a vagliare criticamente le allettanti proposte delle multinazionali, che spesso risultano in un vero e proprio sfruttamento.

Da alcuni anni nella provincia di Cabo Delgado sono stati individuati ingenti giacimenti di gas: il terrore seminato dalle milizie di giovani fondamentalisti ha origine nella religione o negli interessi economici? Migliaia di persone del luogo sono state trucidate negli ultimi mesi: tra loro, anche suor Maria De Coppi. La scelta di rimanere in mezzo alla violenza per “far causa comune” con la gente può divenire anche una scelta di martirio.

Last modified on Giovedì, 10 Novembre 2022 14:01

CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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