Lunedì, 30 Luglio 2018 08:55

Cara zia…

Un racconto dal cuore alla realtà.

Tra le foto di mia mamma, Carla Pagani, trovo un suo scritto: «Ho sempre avuto una grande attrazione verso il continente africano e da diversi anni desideravo fare un’esperienza in Africa, in una missione. Sentivo che mi era necessario un contatto diretto con i problemi e la vita di un popolo sicuramente molto meno fortunato di noi. Gli impegni di lavoro, la famiglia, i casi della vita hanno sempre interferito su questo desiderio, ma finalmente quest’anno sono riuscita a realizzarlo. Mia figlia Sara ha deciso di partire con me e questo mi ha fatto felice, anche se ero abbastanza perplessa sulla sua capacità di adattamento. E così il 5 agosto 2000 siamo partite da Milano/Malpensa verso la missione cattolica di Zomea, nella foresta al confine con il Congo, dove vivono molte comunità di Pigmei. Da poco più di due anni vi operano le comboniane, tra cui mia zia, suor Beniamina Pagani, missionaria in questa terra da oltre trent’anni».

La forza e la passione con cui suor Beniamina lavorava a fianco della sua gente era disarmante. A settant’anni, le viene affidata questa missione: come ostetrica si occupa di un piccolo dispensario con maternità, dove venivano curati non solo i Pigmei, ma anche i loro “padroni”. Oltre al suo lavoro nella sanità, grazie alla sua capacità di mediare cercava di accompagnare i Pigmei Aka e i Bantu a trovare strade di riconciliazione e fratellanza. La sua forza nasceva dal ritrovare Dio negli occhi di ogni persona che aiutava.

È stato un viaggio straordinario che ha cambiato le nostre vite per sempre.

Mamma Carla aveva la sua stessa determinazione e l’accompagnava passo passo. Il loro scambio di emozioni e vissuti stava gettando semi per grandi progetti. A Zomea mia mamma si era presa a cuore Rita: a 6 anni, la piccola pesava 9 chili. Purtroppo l’ha vista morire. Zia Beniamina, abbracciando mia madre in pianto, le dice: «Succede ogni giorno qui. Voi venite e rimanete turbati, ma poi andate via e ve ne dimenticate».

Tornata in Italia, mia mamma ha sensibilizzato amici, conoscenti e colleghi affinché quel pezzo di mondo non restasse dimenticato. Così è nata l’Associazione Amici per il Centrafrica. Il primo progetto è stato un nuovo dispensario, proprio a Zomea. Ne sono seguiti altri e oggi, nella capitale Bangui, il centro polifunzionale per l’infanzia, “La gioia di vivere”, fortemente voluto da mamma Carla, ha una scuola e l’unico centro pedagogico per la formazione degli insegnanti del Paese.

C’è anche il dispensario “Mama Carla”, inaugurato nell’ottobre 2017, in ricordo di mia madre, che all’inizio dell’aprile 2016, senza mai arrendersi alla malattia, ha raggiunto zia Beniamina nella Bangui celeste.

Last modified on Lunedì, 30 Luglio 2018 09:04

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