Mercoledì, 27 Gennaio 2021 21:48

Un patto globale per educarci

«Per educare un bambino (e una bambina) serve un intero villaggio»: questo proverbio africano esprime bene l’appello di papa Francesco a unire le forze per costruire un’ampia alleanza educativa volta a offrire strumenti e possibilità a tutti e tutte, e in particolare alle giovani generazioni. Così prende avvio una proposta inclusiva e integrale

In relazione a due sue encicliche, Evangelii gaudium e Laudato si’, nel 2020 il Papa ha promosso due percorsi di riflessione da vivere a livello globale coinvolgendo giovani e adulti insieme: The Economy of Francesco e il Patto educativo globale. Quest’ultimo ha lo scopo di rinnovare la passione di facilitare un processo formativo per «per-sone mature, capaci di superare frammentazioni e contrapposizioni e ricostruire il tessuto di relazioni per un’umanità più fraterna».

Il Patto nasce in continuità con l’emergenza additata da Benedetto XVI nella Lettera alla Diocesi e alla città di Roma sul compito urgente dell’educazione il 21 gennaio 2008: la comunità tutta deve prendere coscienza e responsabilità della necessità di “educare”. Nel frattempo altre sfide hanno sollecitato il suo successore a promuovere percorsi globali per una proposta educativa inclusiva e integrale: la dilagante cultura dell’indifferenza e dello scarto, i cam-biamenti climatici e la digitalizzazione.

Incontro “virtuale” ma reale
A causa del covid-19, la Congregazione per l’Educazione cattolica, incaricata di far incontrare quanti nelle diverse parti del mondo operano in vari ambiti educativi, ha dovuto riorganizzare l’evento inizialmente programmato per il 14 maggio 2020 a Roma. Una serie di conferenze dedicate specificamente al mondo accademico si è svolta il 15 ottobre 2020 presso la Pontificia Università Lateranense, ma dal 12 al 14 novembre il Comitato per l’educazione delle Unioni internazionali di superiore e superiori generali (Uisg e Usg) ha organizzato un seminario telematico mondiale sul tema “Ridisegnare il Patto educativo globale”. Circa 660 partecipanti si sono connessi da 68 Paesi per più di 5 ore al giorno (dalle 13 alle 18.30 in Italia), e fra loro c’ero anch’io. Ogni giornata iniziava con un’esperienza educativa presentata dai più giovani e, dopo una breve introduzione sul tema e la metodologia di lavoro, continuavamo in diversi gruppi linguistici (francese, inglese, italiano, spagnolo) suddivisi per aree di inte-resse: educazione scolastica, educazione e pastorale giovanile, amministrazione, ecc.

Accogliere, coinvolgere
Nel suo messaggio d’apertura ai tre giorni di seminario, monsignor Angelo Vincenzo Zani, segretario della Congregazione per l’Educazione cattolica, ha indicato i sette impegni lanciati dal Patto educativo globale:

• la centralità della persona;
• il rifiuto della cultura dello scarto;
• l’ascolto di bambini e ragazzi;
• la piena partecipazione delle bambine nei processi educativi;
• educarci all’accoglienza;
• studiare la politica e l’economia, l’ecologia integrale e la cura della Casa comune;
• guardare avanti insieme.
Il seminario non ne costituisce un punto d’arrivo, ma una ripartenza.

Continua...

Last modified on Mercoledì, 27 Gennaio 2021 22:05

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