Giovedì, 14 Febbraio 2019 20:30

Europa al voto: amicizia da coltivare

Gli insulti che volano fra i “rappresentati” dei popoli europei sanno di amaro.

Che il primo ministro italiano, Giuseppe Conte, svolga il ruolo di “grande mediatore” fra i due vice-premier che controllano le scelte del governo, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, è ben noto a chi, in Italia, segue con interesse le vicende politiche.

Ma l’appellativo di “burattino” lanciatogli dal belga Guy Verhostadt, leader dei liberali del Parlamento europeo, non riconosce la sua persistente fatica di “mediatore”: «Ce l’avevano con Di Maio e Salvini. Ma sono io ad averci messo la faccia, a fare da parafulmine».

Anche l’invettiva di Conte contro i “burattini” delle lobby e dei gruppi di potere non riconosce i passi del Parlamento europeo sulla revisione del Trattato di Dublino e altre questioni rilevanti.

Che il governo italiano abbia assunto posizioni di rottura con alcuni partner europei è evidente, ma gli insulti non risolvono le questioni: avveleno l’aria.

Certi toni, troppo aspri e polemici, a chi servono?

Probabilmente a chi vuol ridurre il dibattito sull’Europa a sciabolate di offese inconcludenti.

Ne soffrono le questioni complesse che tutti e tutte noi ci troviamo ad affrontare: le scelte di economia, le politiche agricole e di sviluppo, la gestione delle migrazioni, la costruzione di infrastrutture europee di primaria importanza, i trattati internazionali di commercio e di politica estera. La lista sarebbe lunga.

Per questo l’Europa non ha bisogno di “burattini” né di politici d’assalto che sfidano a duello chiunque non la pensi come loro.

Il Presidente Sergio Mattarella, con la sua impeccabile pacatezza, ha ricucito da poco lo strappo con il governo francese.

In vista delle elezioni europee c’è bisogno di conoscere e approfondire, per comprendere meglio quali scelte costruttive siano a portata di mano e … di voto.

Le opportunità non mancano: a ciascuno e ciascuna di noi l’impegno a individuarle nel proprio territorio e a promuoverle.

Combonifem, in collaborazione con pax Christi e il Movimento federalista europeo, ha organizzato a Verona un ciclo di incontri mensili: “Un’ Europa da costruire”.

Dal 19 febbraio al 3 maggio 2019 sarà possibile confrontarsi su cittadinanza, sovranità, moneta unica e gestione delle frontiere.

A Modena il 15 febbraio si svolge un “Dialogo sull’Unione europea”, ma tante altre sono le iniziative da non perdere.

Non sono comizi, sono spazi di incontro e confronto: di questi abbiamo bisogno per coltivare legami di amicizia fra cittadini e cittadine d’Europa.

Buon cammino verso il 26 maggio 2019!

CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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