Giovedì, 09 Maggio 2019 14:32

9 maggio. Auguri, Europa!

9 maggio 1950: un certo Robert Schuman, allora ministro degli Esteri francese, osò proporre una forma di cooperazione politica per l'Europa volta a prevenire che ogni altra “guerra” potesse originare dal Vecchio Continente e sconvolgere il mondo.

Il suo appello a «sforzi creativi» per «l'eliminazione del contrasto secolare tra la Francia e la Germania» a partire proprio dalle regioni che «per lungo tempo si sono dedicate alla fabbricazione di strumenti bellici» è stata la prima pietra posta a costruzione dell’Unione Europea (Ue).

Da allora sono passati 69 anni e l’Ue è ancora in divenire, perché, come già intuito dal politico francese: «L'Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto».

Al di là delle celebrazioni istituzionali, che pullulano anche in Italia, ci piace far luce su quelle promosse da gruppi e movimenti: il Movimento federalista europeo si è attivato a Milano e a Verona, e le iniziative non mancano in tante piazze d’Italia, da Bergamo a Barletta.

Invitiamo tutti e tutte a “far festa”, perché il 9 maggio 1950 è iniziato anzitutto un processo di riconciliazione, che ha garantito decenni di PACE e prosperità nel cuore dell’Europa.

Tanti altri benefici sono stati generati dall’Unione: integrazione culturale ed economica, opportunità di lavoro, servizi sociali e difesa dei diritti umani e ambientali.
Benefici che non sono scontati.

Non mancano nodi da sciogliere per realizzare una maggiore integrazione politica e garantire istituzioni europee più democratiche:

- Rendere generale la co-decisione del Parlamento europeo per tutte le decisioni legislative dell’Ue e dotarlo di poteri propri di fiscalità.
- Aumentare, almeno raddoppiandolo, il bilancio dell’Ue.
- Attribuire alla Commissione i necessari poteri di governo per tutte le competenze dell’Ue
- Eliminare il diritto di veto nei due Consigli.
- Consentire modifiche nei trattati anche a maggioranza qualificata o super-qualificata dei governi e dei parlamenti nazionali.
- Con le elezioni del 26 maggio abbiamo la possibilità di scegliere un Parlamento europeo che sblocchi il presente stallo istituzionale.

La «solidarietà di fatto» è a portata di voto.

Buona festa, cittadini e cittadine d’Europa!

CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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